Trap Uno: la stagione del rilancio
Il Responsabile e Direttore tecnico nazionale della disciplina Giampaolo Micheletti spiega le nuove prerogative con cui la specialità si presenta all’appuntamento del Campionato italiano
(di Massimiliano Naldoni)
Il Trap Uno è alla vigilia del più importante compito in classe della stagione 2024: il prossimo 30 giugno infatti il Tav Le Bettole di Trecate, in provincia di Novara, ospiterà il Campionato italiano che, attraverso alcuni importanti aggiustamenti promossi dal Consiglio federale e dal Responsabile nazionale della disciplina Giampaolo Micheletti, proporrà un’accattivante e nuovissima formula. All’orizzonte peraltro c’è anche un appuntamento internazionale che può contribuire ulteriormente al rilancio della specialità: il Campionato europeo in Portogallo del mese di settembre. È proprio il Responsabile e Direttore tecnico nazionale del Trap Uno a illustrare le novità di questa stagione all’insegna del rilancio.
Coach Micheletti, lei ha annunciato che il Campionato italiano di Trap Uno presenterà quest’anno una novità importante: di cosa si tratta?
Per la prima volta il Campionato italiano di Trap Uno sarà aperto a tutti i tesserati delle Associazioni venatorie che non siano in possesso della tessera Fitav. Procederemo ad una sorta di affiliazione temporanea per la sola circostanza del Campionato italiano, e ribadisco: per questa unica e speciale occasione, mediante la registrazione di ogni soggetto in gara che dovrà appunto fornire alcuni propri dati al momento dell’iscrizione tra cui, essenzialmente, la copertura assicurativa dell’Associazione venatoria. È sottinteso che dalla volta successiva lo stesso soggetto, che per praticità chiameremo neo-tiratore, sebbene tesserato di un’Associazione venatoria, qualora voglia partecipare ad una gara della Fitav, quand’anche si tratti nuovamente di un episodio agonistico di Trap Uno, dovrà inderogabilmente sottoscrivere la tessera della Federazione italiana tiro a volo. Naturalmente niente impedisce, come del resto in certo modo perfino suggeriamo, che il tesseramento alla Federazione italiana tiro a volo avvenga già direttamente all’atto dell’iscrizione al Campionato italiano alle Bettole perché in tal modo il neo-tiratore potrà continuare addirittura fino dal giorno successivo a fare attività in pedana.
Il Direttore tecnico nazionale del Trap Uno Giampaolo Micheletti
Proviamo a fornire a tiratori e neo-tiratori qualche indicazione più precisa di questo appuntamento agonistico: è vero che ci sono importanti iniziative anche in fatto di premi?
Il Campionato italiano di Trap Uno si disputerà nella sola giornata del 30 giugno ed è programmato sulla distanza di cento piattelli suddivisi in quattro serie. Contemplerà ufficialmente soltanto premi d’onore: il titolo tricolore e le medaglie per i primi tre classificati di ogni categoria e qualifica e per le squadre. Sarà però il club ospitante ad aggiungere ai premi d’onore una scala di premi per i diversi piazzamenti nelle categorie e nelle qualifiche. La Presidente del Tav Le Bettole, Donatella Vitali, e il club manager Rosario Calì da settimane stanno intrattenendo tutta una serie di contatti che permetteranno di mobilitare alcuni sponsor per assicurare appunto un interessante montepremi. Si tratterà di premi essenzialmente destinati a incentivare l’attività: buoni sconto per l’effettuazione di serie di prova oppure quantitativi di cartucce oppure ancora gadget connessi alla stessa attività tiravolistica. È fondamentale ricordare agli interessati che l’iscrizione è prevista inderogabilmente entro le ore 16 di sabato 29 giugno perché immediatamente dopo quell’ora procederemo al sorteggio.
Coach Micheletti, a chi si rivolge essenzialmente oggi il Trap Uno?
Il Trap Uno è certamente una delle discipline più adatte a favorire l’approccio del cacciatore all’attività di pedana insieme naturalmente al Compak e allo Sporting. Compak e Sporting tendono a riprodurre le parabole che l’appassionato dell’attività venatoria conosce bene, mentre il Trap Uno in questo senso consente allo stesso un passo ulteriore verso le specialità principali del tiro a volo: la Fossa Olimpica e l’Universale, innanzitutto, ma perfino lo Skeet, perché avvia alla percezione del bersaglio in movimento nel contesto di un’autentica attività agonistica di pedana, ma con la proposizione di bersagli che sono alla portata anche di chi ha ancora soltanto poche nozioni di tecnica di tiro. Nel Trap Uno il neo-tiratore e la neo-tiratrice troveranno dei piattelli dalla parabola più corta, cioè al massimo con una gittata di sessantacinque metri e con angolazioni meno estreme che non supereranno mai i 35°. Il neo-tiratore e la neo-tiratrice in questione avrebbero certamente difficoltà a gestire un piattello che vola a oltre settanta metri con una deriva di 45° come magari può proporre uno schema della Fossa Olimpica e potrebbero essere dissuasi dal progredire nella scoperta del tiro a volo proprio per la difficoltà immediata riscontrata nell’approccio. Lo stesso neo-tiratore e la stessa neo-tiratrice potranno invece ottenere subito un risultato tangibile con queste prerogative del Trap Uno e quindi avventurarsi volentieri nell’esplorazione di altre discipline di pedana.
Il Tav Le Bettole che ospiterà il 30 giugno il Campionato italiano di Trap Uno
Come saranno inquadrati agonisticamente neo-tiratori e neo-tiratrici nel Campionato italiano del 30 giugno?
Con l’approvazione della Fitav e di concerto con la Presidente Vitali in questa occasione sarà istituita una classifica specifica in cui saranno collocati coloro che abbiamo voluto definire appunto: neo-tiratrici e neo-tiratori. Ritengo che sia la modalità agonisticamente più corretta per non costringere queste nuove appassionate e questi nuovi appassionati a confrontarsi con altri agonisti che avrebbero comunque un’esperienza di pedana superiore. E naturalmente anche per quella qualifica dei neofiti metteremo a disposizione una decina di premi in aggiunta ai premi d’onore. Premiare i migliori risultati di quella qualifica speciale è un altro modo per indurre i neo-tiratori e le neo-tiratrici ad accedere ad altri appuntamenti agonistici della stessa disciplina che saranno programmati prossimamente magari proprio nelle loro rispettive area di residenza.
Per tiratrici e tiratori in possesso di esperienza di pedana sarà ugualmente avvincente il Campionato italiano di Trap Uno al Tav Le Bettole?
Lo sarà moltissimo. Il tiratore o la tiratrice di Fossa Universale, ad esempio, ritroverà certamente molte prerogative della sua disciplina di elezione, ma anche il tiratore o la tiratrice di Fossa Olimpica potrà interpretare il Trap Uno come una utile palestra per incentivare il proprio livello qualitativo. Non a caso la categoria di appartenenza nel Trap Uno per ogni atleta ricalca fedelmente il cosiddetto distanziamento delle altre discipline: chi è di Prima categoria nella Fossa Universale è quindi inquadrato nella stessa categoria nel Trap Uno. Ma altrettanto vale per l’Olimpica: il tiratore di Eccellenza dell’Olimpica riceverà l’inquadramento nella massima categoria anche nel Trap Uno.
Coach Micheletti, ha fatto intendere che ci sarà qualche nome davvero illustre del mondo del tiro a volo al Tav Le Bettole il prossimo 30 giugno: i Vip in pedana potrebbero produrre un effetto volano per il Trap Uno?
Quando più di quaranta anni fa ero un giovane e inesperto tiratore mi sentivo lusingato all’idea di ritrovarmi in pedana con Marco Venturini, con Albano Pera o addirittura con Luciano Giovannetti. Il nome illustre attrae sempre, quindi auspico davvero che ci possa essere qualche Vip nel Campionato italiano di Trap Uno e sto lavorando concretamente perché questo avvenga. Per questo motivo ho suggerito al club-manager Calì di istituire in ogni gara, dopo questo esperimento che faremo per il Campionato italiano di Trap Uno, una classifica speciale riservata ai neo-tiratori. Costoro in questo modo saranno incentivati a partecipare a molte altre gare proprio per il gusto di gareggiare gomito a gomito con qualche nome celebre senza l’inconveniente però di dover concorrere agli stessi premi dei big. Fra l’altro il club manager Calì da tempo sulle pedane del Tav Le Bettole ha già creato un gruppo di appassionati di Trap Uno che si incontrano in ogni fine settimana appunto per una gara della nostra disciplina. Sono state fatte anche prove regionali di Trap Uno che hanno fatto registrare sempre una cinquantina di praticanti. Peraltro il campo del Tav Le Bettole è una deliziosa e accogliente bomboniera verde con una dotazione tecnica molto aggiornata che non può che rappresentare una ghiotta meta per chiunque voglia vivere splendide giornate di tiro a volo.
La parola a Rosario Calì*
*Club manager del Tav Le Bettole
È un anno che la nostra Associazione sta lavorando assiduamente all’elaborazione di questo appuntamento del 30 giugno e con la Presidente Donatella Vitali e il nostro staff ci stiamo rendendo conto in realtà di quanto lavoro c’è ancora da fare per creare una cultura tiravolistica del Trap Uno. Frattanto però abbiamo creato un gruppo di appassionati: una quarantina tra tiratori e tiratrici che settimanalmente si incontrano sulle nostre pedane proprio per praticare il Trap Uno. Io suggerisco sempre con forza che il Trap Uno è un modo efficace per vivere una particolare atmosfera sportiva prima ancora che un momento di agonismo: quei quasi quaranta appassionati che siamo riusciti a riunire sotto la sigla della nostra Associazione hanno infatti colto perfettamente lo spirito della proposta e si incontrano per spirito di aggregazione prima ancora che per misurarsi in pedana.
Il Club manager del Tav Le Bettole Rosario Calì
Tra loro ci sono tiratori e tiratrici che provengono dalla Fossa Olimpica e altre e altri che invece hanno una matrice tiravolistica più connessa al Compak, ma il Trap Uno riesce a comporre una sintesi di tutte queste esperienze di pedana e questa è sicuramente una delle prerogative più importanti della disciplina. Quanto all’aspetto organizzativo in vista del Campionato italiano, voglio sottolineare che al Tav Le Bettole c’è sempre un campo a disposizione di coloro che vogliono praticare il Trap Uno: in queste settimane di avvicinamento al confronto del 30 giugno ci sarà dunque la possibilità quotidiana di testare la disciplina con grande libertà. Poi invece il 30 giugno per il Campionato italiano saranno utilizzati quattro campi e sarà anche l’occasione per presentare tutte le potenzialità del nostro impianto alle tiratrici e ai tiratori che, sperabilmente in gran numero, vorranno compiere questa elettrizzante esperienza sportiva.