Alberto Pacassoni: che emozioni con il tiro a volo!
Al Trofeo delle Regioni di Compak il selezionatore delle formazioni delle Marche è stato l’artefice della conquista del titolo nel comparto Qualifiche e dell’argento nel comparto Categorie
(di Massimiliano Naldoni)
Al Trofeo delle Regioni di Compak è stato un vero trionfo per le Marche del Delegato Fitav Ivano Campetella: le formazioni designate dal coach Alberto Pacassoni hanno infatti conquistato l’oro nelle Qualifiche e l’argento nelle Categorie. In entrambi i casi le squadre di Pacassoni hanno dovuto fare gli straordinari perché non sono stati sufficienti i seicento piattelli di programma per definire il piazzamento in classifica. Nella gara delle Qualifiche capitan Luca Romagnoli, Tiziano Cecconi, Carlo Duranti, Samuel Ligi, Alfredo Marini e Leandro Ragni hanno totalizzato 550: si sono ritrovati a pari con il sestetto della Toscana e hanno poi superato gli avversari in spareggio per 126/150 a 125. Nella graduatoria delle Categorie il Lazio ha svettato con 569/600 ma a quota 545 si sono ritrovate Marche e Umbria. In questo caso è stato capitan Enrico Lugli a guidare alla conquista della medaglia d’argento la formazione completata da Mario Montuori, Learco Rocchetti, Domenico Vallefuoco, Lorenzo Bertoni e Michele Marini. Le squadre di Marche e Umbria si sono ritrovate ancora in parità a 118/150 e soltanto lo shoot-off successivo ha attribuito infine l’argento agli atleti di Pacassoni per 27 a 26.
Coach Pacassoni, a distanza di qualche giorno dall’impresa di Fano come guarda a quella gara?
Era un po’ di tempo che non provavo più queste emozioni! Non è che durante la gara stavo proprio a fare i conti dopo ogni pedana che i ragazzi sparavano, però, nel caso della nostra squadra delle Qualifiche, ti rendi facilmente conto che se stai viaggiando sulla media degli otto/nove zeri, la gara sta andando certamente bene. Io dico sempre banalmente: se una squadra fa di media soltanto otto/nove zeri, alla fine in classifica arriva di certo molto in là. Poi, d’accordo, magari è capitato che alcuni dei ragazzi, specialmente nelle ultime due serie, dicevano: abbiamo fatto qualche zero di troppo. E io replicavo: ragazzi, ricordatevi che il podio ha tre gradini, non è che dobbiamo per forza vincere. Che era poi un modo per farli stare più tranquilli. Poi ci siamo ritrovati a dover spareggiare per il primo posto e quello spareggio è stato una gara nella gara e quindi l’emozione si è moltiplicata. Quando alla fine è arrivato il verdetto che nello spareggio avevamo vinto per un piattello: davvero un brivido lungo la schiena. Nonostante che io sia sempre a stretto contatto con il mondo del tiro e quindi viva direttamente tutti i grandi successi sia nelle discipline olimpiche che in quelle non olimpiche, quando le vivi in prima persona come avviene a me che designo delle squadre e quelle squadre le vedo vincere, allora sono davvero belle sensazioni.
Il coach Alberto Pacassoni con il sestetto delle Marche che ha vinto il Trofeo delle Regioni di Compak nelle Qualifiche
Quali sono le ragioni della flessione della quarta serie del sestetto delle Qualifiche che ha poi costretto allo spareggio?
Alla terza serie, con il 138, siamo usciti abbastanza euforici anche se avevamo fatto appena qualche zero in più rispetto alle due strepitose serie iniziali con 140 e 143. Però ci siamo ritrovati a fare l’ultima serie neanche mezz’ora dopo quella terza serie e quindi i ragazzi sono arrivati appunto un po’ euforici, perché eravamo messi bene e forse si sono un po’ rilassati anche per la qualità generale dei nostri punteggi. Invece in quella quarta serie hanno iniziato un po’ a sbagliare e come succede in questi casi si sono trasmessi gli zeri l’uno con l’altro. E a quel punto siamo scesi nel punteggio e i ragazzi si erano un po’ demoralizzati perché la Toscana, che era la nostra diretta avversaria, avrebbe sparato subito dopo. Poi, però, quando ho visto che la Toscana non era riuscita a superarci e avremmo dovuto spareggiare, allora ho detto ai ragazzi di concentrarsi e di far bene, perché era ancora tutto in gioco. D’altronde loro a quel punto erano di nuovo carichi perché prima avevano temuto di aver buttato la gara con l’ultima serie un po’ debole e invece si trovavano di nuovo in corsa per vincere. E in spareggio abbiamo vinto per un piattello, perché nel nostro sport è infatti sempre proverbialmente un piattello che fa la differenza.
Capitan Luca Romagnoli (il terzo da sinistra) nei magnifici sei delle Marche
Impossibile non notare che Luca Romagnoli, che è uno dei portacolori storici di Rio Salso, ha fatto il punteggio che ha spinto la squadra al successo.
Luca è stato il trascinatore della squadra: il vero capitano del gruppo. Ma Luca ormai da tempo è un elemento importantissimo anche per le nuove leve perché al nostro impianto segue tutti i giovani che si avvicinano al Compak. Anche Samuel Ligi, che ho chiamato a comporre la squadra, è nato tiravolisticamente alla scuola di Luca Romagnoli che è un maestro completo: sa fornire nozioni tecniche, sa disegnarti addosso il giusto attrezzo da tiro e quando serve sa anche dire quella parola che funziona bene per offrire il supporto psicologico ad un atleta impegnato in una gara importante.
Il coach Pacassoni con la squadra che ha conquistato l’argento nelle Categorie
Nel Regioni 2024 di Compak c’è un oro splendente, ma per le Marche c’è anche un argento luminoso nel Gruppo A delle Categorie.
Esatto. Quella è stata un’altra bella competizione perché in quel caso abbiamo avuto Enrico Lugli che ha fatto 99/100 che è evidentemente un punteggio che ti porta già molto avanti. In una gara che vedeva in corsa molte più squadre che nella classifica delle Qualifiche, effettivamente con la prova di Lugli siamo andati un bel pezzo in là… E lì ci siamo ritrovati a pari merito con l’Umbria. Siamo andati a spareggiare per la medaglia d’argento e siamo finiti di nuovo a pari a 118 ed è stato necessario andare allo shoot-off più rapido che ci ha visto poi prevalere alla prima piazzola. Vincere uno shoot-off con l’Umbria che ha quella grande tradizione di vittorie: è di nuovo tanta roba!
Alberto Pacassoni con i sei + sei delle Marche del Compak
Coach Pacassoni, prima della gara avrebbe immaginato di uscire dal Regioni 2024 con un oro e un argento?
Assolutamente no: diciamo che potevo pensare che la squadra delle Qualifiche potesse fare qualcosa di più di quella delle Categorie. Posso anche dire che quando ho stilato l’elenco degli atleti delle due squadre e l’ho divulgato sul nostro gruppo Whatsapp, i ragazzi mi hanno risposto subito dicendo: Alby, ma che squadre strepitose che hai fatto..! Sulla carta indubbiamente il valore c’era: specialmente nella gara delle Qualifiche i tiratori migliori delle Marche eran lì. Però, si sa: ogni gara poi racconta una sua storia e soprattutto non si vince con un elenco di nomi, ma si vince sul campo.
Il podio delle qualifiche con la squadra delle Marche al vertice davanti a Toscana e Umbria