Il Trap Lombardo elegge i primi fuoriclasse dell’Inverno

Più di 500 atleti in pedana nel secondo round

 (di Massimiliano Naldoni) – Con la seconda prova del 29 e 30 gennaio sul terreno di Cieli Aperti e di Belvedere il Campionato invernale di Fossa Olimpica della Lombardia ha già consegnato qualche indicazione importante. Il secondo round del circuito ha infatti eletto due assoluti protagonisti del confronto individuale che, oltre a totalizzare due luminosi 49/50, si sono stagliati con autorevolezza nella classifica generale prenotando, quantomeno idealmente, un posto di rilievo nel responso finale del Campionato. A Cieli Aperti, per la zona Est, nella gara diretta dal Responsabile regionale della Lombardia orientale Diego Prati, appunto con 49/50 è stato Dario Induni a svettare tra i 340 contendenti che sono scesi in lizza. Tra loro peraltro ha condotto un test di allenamento anche il campione italiano di Eccellenza Lorenzo Ferrari che ha concluso con 48/50. Al Belvedere di Uboldo, sul versante di competenza del Responsabile del Trap della Lombardia occidentale Pietro Saquella, con quello stesso punteggio ha saputo invece svolgere il ruolo di leader Gianfranco Merigo che sulle pedane varesine ha confermato il suo ruolo di fuoriclasse nei confronti dei 195 atleti in gara. Sulle pedane bergamasche Induni non ha soltanto compiuto un exploit che lo ha proiettato al vertice della graduatoria individuale, ma si è trasformato nel prezioso uomo-squadra del team di Cieli Aperti che è stato in grado di fare la differenza appunto anche nel concorso a squadre. È stata infatti proprio la formazione del club del presidente Renato Lamera ad aggiudicarsi la prova: ai 277 centri su 300 che hanno consegnato a Cieli Aperti la vittoria sul terreno di casa Dario Induni ha contribuito potentemente insieme al brillante neo-acquisto Marco Mangolini e a Bruno Bertazzoli, Nicola Manuli, Maurizio Moioli e Adriana Rubini. Pur compatta e autorevole come sempre, questa volta la formazione del Trap Pezzaioli si è dovuta accontentare del secondo posto con un 274 prodotto da Dario Caretta, Claudio Franzoni, Gianni Marco Gusella, Giovanni Pellicelli, Giorgio Caldana e Massimo Gosio. Trainata dall’ottimo Seconda Enrico Massardi si è ritagliata un significativo terzo posto la squadra di Poggio dei Castagni (269) completata nell’occasione da Mattia Bertoni, Roberto Cavagnoli, Marco Minini, Vittorio Taiola e Antonio Costantino. Nel confronto individuale sono stati i 47 di Dario Caretta e Stefano Mariani a fissare il vertice della graduatoria di Eccellenza davanti al 44 di Pietro Zecchi e al 43 di Cristian Fusti. I 47 di Claudio Franzoni e di Marco Mangolini hanno attribuito ai loro autori il ruolo di leader in Prima categoria davanti al 46 di Bruno Bertazzoli. Ma sul versante orientale l’eroe del giorno, o per meglio dire delle due giornate della seconda prova dell’invernale lombardo di Trap, è certamente Dario Induni. Cinquantottenne di Romano di Lombardia, il Seconda categoria della scuderia di Cieli Aperti pratica il tiro a volo a livello agonistico soltanto da quattro anni seppure possa vantare una lunga frequentazione delle pedane in realtà però sempre circoscritta all’allenamento. “Era da tempo che cercavo quel risultato che finalmente ti lascia totalmente soddisfatto – dice l’atleta bergamasco – e questa volta è arrivato davvero. In questi casi si dice banalmente che c’era l’allineamento giusto degli astri! Spieghiamola invece con il fatto che sono riuscito a mandare a segno qualche seconda canna che altre volte invece va a vuoto e basta questo per trasformare un buon risultato in un ottimo punteggio. In passato per molto tempo ho praticato il tiro a volo soltanto come hobby: solamente in queste ultime stagioni ho assaporato volentieri il gusto di appartenere stabilmente a una squadra e di vivere insieme ad altri atleti il brivido della gara. D’altronde sono legatissimo alla mia Società e personalmente unito da un’amicizia fraterna con il nostro presidente Renato Lamera. E sono ancora più orgoglioso di questo legame con il mio club quando il mio contributo diventa determinante come questa volta per andare a cogliere una vittoria collettiva!” Dario Induni ha ovviamente svettato in Seconda categoria con il suo formidabile 49, ma va detto che nella sua divisione è stata lotta serrata dal monento che Enrico Massardi si è ritagliato il secondo posto con un ottimo 48 e Gianni Marco Gusella è risultato terzo con 47. Ancora nella zona Est è stato Nicola Manuli a vincere in Terza categoria con 46 precedendo Giorgio Caldana (44) e i 42 di Riccardo De Beni, Giacinto Martelli, Daniel Bodei, Andrea Prati, Albano Limonta, Paolo Civettini, Daniele Gallina e Massimiliano Morbini. 44 centri hanno attribuito la vittoria tra le Ladies a Adriana Rubini che infatti ha anche contribuito significativamente al successo di Cieli Aperti tra le formazioni. Marina Moioli si è classificata seconda con 42 davanti al 39 di Sharyn Dassè. Ancora 44 centri hanno attribuito la vittoria nel Settore Giovanile ad Alessandro Salandini che ha preceduto Riccardo Caliari (43) e Giacomo Mario Saleri (42). Antonio Pesenti con 39/50 si è imposto nella classifica del Paratrap davanti agli azzurri Emilio Poli e Omar Radaelli che si sono attestati a 38. Lucio Salvini e Giacomo Buffoli hanno presidiato la prima posizione dei Veterani con 46 bersagli utili davanti al 45 di Luciano Minelli, Maurizio Moioli e Roberto Cavagnoli, mentre Giuseppe Bresciani con 42 si è assicurato la vetta della graduatoria dei Master precedendo i 41 di Lorenzo Dalle Carbonare e Giuseppe Pietta. Dopo il pareggio sul terreno di Battuda nella prima prova dell’invernale lombardo della zona Ovest tra Accademia Lombarda e Belvedere, nel secondo round gli alfieri di Uboldo hanno sferrato l’attacco e si sono aggiudicati la vittoria. All’impianto del presidente Danilo De Marchi i padroni di casa hanno vinto con 276/300 grazie alle prove di Armando Cistaro, Lorenzo Balbi, Mauro Zerbini, Antonio Balbi, Pietro Scaglione e Roberto Frasisti. Capitan Adolfo Conoci non ha smentito la sua meritata fama di leader e ha composto un eccellente 48, ma la sua verve agonistica non è stata sufficiente per trainare Accademia Lombarda al vertice della graduatoria. I pavesi si sono attestati al secondo posto con 273: oltre al determinate contributo di Conoci per il team del presidente Paolo Tondini hanno gareggiato Francesco Ruggeri, Stefano Pavan, Simone Cerutti, Fabrizio Salvini e Daniele Gandini. Il potente 49 di Gianfranco Merigo ha spinto al terzo posto il team di Eurotrap che, completato da Francesco Germani, Federico Ravizza, Renato Mantoan, Antonio Scarfò e Angelo Lamperti, ha totalizzato 266 centri. In quest’ultimo weekend, come si è anticipato, l’occidente lombardo della Fossa Olimpica ha avuto in Gianfranco Merigo il leader indiscusso, ma occorre dire che l’Eccellenza di Pavia si era già segnalato nelle scorse settimane sia sul fronte del Trap che della Fossa Universale. “Ho apprezzato molto – dichiara Merigo – che la Delegazione Fitav della Lombardia abbia accuratamente separato i circuiti delle sue specialità. Negli ultimi anni avevo effettivamente trascurato l’Universale e privilegiato invece il Trap in cui ho avuto grandi soddisfazioni, ma quest’anno, con questa scelta sapiente di Fitav Lombardia, sono tornato ad apprezzare anche l’Universale e con me anche un bel gruppo di tiratori delle due zone.” Titolare di un’azienda metalmeccanca e tesserato alla Società Eurotrap della presidente Lucia Vai, Gianfranco Merigo ha letteralmente aggredito l’inverno tiravolistico con una serie di belle prove. “Non vorresti mai essere subito in forma a gennaio, – sottolinea l’atleta pavese – specialmente se intendi arrivare nella condizione migliore agli appuntamenti che contano della stagione estiva, ma va assolutamente bene così! In realtà dopo il Campionato italiano di Battuda dello scorso settembre non ho praticamente fatto più attività fino all’inizio dei circuiti invernali e in queste settimane, anche se praticamente non ho fatto mai allenamento, ho ingranato subito bene. Gli schemi dell’invernale di quest’anno sono impegnativi e i lanci non sono facili, quindi ci stiamo divertendo. La formula è certamente bella: stiamo gareggiando negli impianti più importanti della regione con schemi e lanci di alto livello. Il Campionato però è difficile, perché arriveremo alla finale di Lonato e a quel punto avremo azzerato tutto: non conterà più se hai vinto tutte le prove e se hai fatto punteggi eccellenti, dovrai riconfermarti ancora in quell’occasione, altrimenti avrai buttato tutto il lavoro compiuto. Per chi fa ottimi punteggi in tutto il circuito, sinceramente è un po’ difficile pensare di ripartire da zero in una sede, quella di Lonato, in cui fra l’altro noi dell’Ovest non avremo mai sparato se non in allenamento. Per questo motivo, a dire il vero, lo scorso sabato io sono andato a testare i campi di Lonato in vista della finale e ho assemblato un 47. L’invernale lombardo non è davvero uno scherzo, ma è bello per quello e io sono pronto alla sfida!” Nel confronto individuale della Lombardia occidentale, alle spalle di Gianfranco Merigo che ha occupato la vetta con 49, in Eccellenza la piazza d’onore è andata a Crispino Gagliardi con 42. Lotta serrata in Prima categoria: tra i cadetti ha svettato Armando Cistaro con un brillante 48 davanti al solido 47 di Adolfo Conoci e ai 45 di Stefano Pavan, Antonio Balbi, Mirko Garavaglia, Francesco Germani e Damiano Cucchi. Con un pregiato 48 Mauro Zerbini si è assicurato il primato tra i Seconda categoria davanti al 47 di Pierantonio Valsecchi e ai 46 di Bruno Napoli, Francesco Ruggeri, Damiano Gnosca e Patrick Giustolisi. Fabio Antonio Salvitti e Domenico Trimboli hanno presidiato la vetta della Terza categoria precedendo Vincenzo Laezza (44), mentre Marzia Ruffo (42) ha svettato tra le Ladies davanti a Cecilia Gallareto (38). Netta l’affermazione tra i giovanissimi di Marco Arena (45) che ha preceduto di cinque lunghezze Lorenzo Gallo. Con 43 Giorgio Fazzari si è impossessato del vertice della classifica del Paratrap precedendo di due piattelli Felice Angelo Pozzi e di quattro Danilo Palamini. Fabrizio Salvini di Accademia Lombarda e il portacolori di Uboldo Roberto Frasisti sono stati i migliori tra i Veterani con 45 bersagli utili davanti ai 43 di Gianfranco Gasparello, Angelo Lamperti e Giorgio Francesco Bignasca, mentre Marco Vaccari ha firmato un 46 d’autore tra i Master davanti al 45 di Mauro Fravega.