Assolutamente bravi!

Nel confronto che a Fano ha assegnato il primo titolo assoluto delle Società di Fossa Olimpica la formazione di Torretta ha sfiorato la perfezione: per i nisseni è capitan Fabio Sollami a raccontare gli interessanti retroscena di una vittoria strepitosa

(di Massimiliano Naldoni)

PRIMA PARTE

Quelli assolutamente bravi questa volta sono stati i portacolori del Tav Torretta. E l’avverbio non va soltanto a produrre un inevitabile gioco di parole con la definizione istituzionale della gara che sulle pedane di Fano ha assegnato appunto il titolo del primo Campionato assoluto delle Società di Fossa Olimpica, ma descrive in tutta la sua valenza la prova maiuscola di cui il collettivo siciliano ha saputo essere brillantissimo artefice.

“Effettivamente la nostra è stata una gara caratterizzata da una regolarità pazzesca!” A parlare è Fabio Sollami che, pur modesto e misurato come sempre, questa volta non può fare a meno di ricorrere legittimamente a toni trionfalistici che non stonano davvero con l’eccezionalità della situazione.

Il team-leader della squadra di Torretta Fabio Sollami

“Credevo fortemente in tutti i componenti della squadra – prosegue il team-leader di Caltanissetta – e nell’omogeneità perfetta del gruppo, ma non mi aspettavo davvero questi punteggi! Suona perfino strano dirlo, ma dopo il responso della prima giornata, è risultato perfino facile vincere. Sì, lo so: vincere facile è un’espressione che funziona negli annunci pubblicitari, ma chiunque faccia sport sa bene che i due concetti nella realtà agonistica non si combinano mai, perché la competizione a cui partecipi, qualunque sia il tuo vantaggio nei confronti degli altri contendenti, può sempre assumere svolte impreviste. Però va detto che in questa occasione avevamo fissato per tutta la prima giornata una tale grado di regolarità ad alti livelli che, pur considerando un possibile calo di rendimento, risultava davvero improbabile che si capovolgessero le sorti della gara. Non lo dico per presunzione, ripeto, semmai per il fatto che siamo un gruppo che è abituato a non mollare mai: in quella situazione che si è creata dopo la prima giornata il largo vantaggio che abbiamo costruito ci ha dato la piena consapevolezza di poter conseguire la vittoria.”

“Posso dire con certezza – precisa Fabio Sollami – che abbiamo preparato bene la gara. Nel mio ruolo ho avuto la possibilità di scegliere i tiratori per tempo e abbiamo anche sparato molto insieme per consolidare l’armonia e l’omogeneità del gruppo. È anche vero che ho fatto delle scelte mirate al genere di gara che stavamo per affrontare: ho designato ad esempio degli atleti che sparano velocemente perché sapevo che ci saremmo misurati con un campo caratterizzato spesso da un forte vento e quella peculiarità degli atleti avrebbe potuto rivelarsi determinante, come infatti è accaduto. Del resto va anche detto che anche a Torretta spariamo spesso in presenza di vento forte, pertanto alcune prerogative di questa gara di Fano per noi hanno avuto l’aspetto di una consuetudine.”

Sotto l’occhio vigile di capitan Fabio Sollami il team di Torretta sulle pedane di Fano ha offerto veramente una prova magistrale in cui il Seconda categoria Paolo Vitale è stato il vivace protagonista con il suo brillante 122/125. Lo stesso capitan Sollami ha contribuito con 120 centri e nella classifica interna al gruppo nisseno l’ex azzurro ha preceduto i 116 di Paolo Putano e Michele Sollami e il 113 di Giovanni Antonino Sollami e il 112 di Francesco Gorgone.

Il Seconda Paolo Vitale ha totalizzato il miglior punteggio del sestetto nisseno

“Sì, sono consapevole che avrei potuto fare qualcosa di meglio del 120, – spiega Fabio Sollami – ma quando sei nel ruolo di regista della squadra finisci inevitabilmente per sacrificare il tuo punteggio a vantaggio di quell’osservazione accurata del lavoro del collettivo. Ho osservato un po’ tutti i miei compagni di squadra durante le serie per essere in grado di intervenire con un suggerimento o un parere, qualora fosse stato necessario, e questo doppio ruolo ha ridotto certamente un po’ la qualità della mia gara.”

La squadra di Torretta celebra la vittoria sul podio di Fano

“Quello che mi preme davvero di sottolineare è che il Campionato assoluto delle Società di Fossa Olimpica è stata una bellissima gara e so di trovare concordi su questo punto di vista non soltanto i miei compagni di squadra, ma anche tutti i componenti delle altre formazioni che si sono misurate a Fano. La formula olimpica che prevede appunto 125 piattelli per ognuno dei contendenti è perfetta per valorizzare la qualità degli atleti. In una gara con queste prerogative non vince chi azzecca la giornata, come si dice comunemente, ma vince chi è in grado di fare il risultato con il contributo dell’esperienza. E olte a esprimere la mia gratitudine e quella dei miei colleghi della squadra nei confronti della Federazione per la riuscitissima formula di questa competizione che è stata estremamente appassionante, voglio personalmente complimentarmi con la Società di Fano che ha ospitato il confronto in maniera impeccabile. Dal Presidente Stefano Battisti e da tutto il suo staff abbiamo ricevuto tutte le attenzioni possibili e l’ospitalità è stata davvero perfetta. Non conoscevo l’impianto di Fano e non avevo mai gareggiato su quelle pedane, ma posso dire che si è trattato di un’esperienza assolutamente positiva e le condizioni ottimali in cui abbiamo gareggiato hanno certamente contribuito ad attribuire qualità alla nostra prova e a quella dei tanti forti avversari.”

Capitan Fabio Sollami

“È di nuovo facile, – spiega ancora Fabio Sollami – quando si ottiene una vittoria larga, individuare le prerogative positive della squadra e posso quindi spendere solo definizioni entusiastiche per tutto il mio gruppo. Sintetizzerei la prerogativa essenziale della squadra di Torretta nel termine: determinazione. Siamo stati convinti di poter fare un risultato di qualità e ci abbiamo creduto in ogni momento della gara. Un altro aspetto particolare di questa nostra prova deve essere però sottolineato. Confesso che avevo perfino pensato di non portare la riserva in questa gara, dal momento che ero consapevole della solidità del sestetto. Poi ho voluto invece premiare un giovanissimo del nostro gruppo: Giuseppe Taschetti. Si tratta di un ragazzo di quattordici anni che sta crescendo nel vivaio del Tav Torretta e che soltanto una settimana prima mi aveva davvero impressionato con uno strabiliante 73/75 al Concaverde. Era giusto che anche Giuseppe partecipasse non solo idealmente alla nostra vittoria e allora, nell’ultima serie, a tre piattelli dalla fine della gara, ho lasciato il posto proprio a lui. Che fra l’altro ha completato la serie con tre centri perfetti. E credo che per lui e per tutti noi quel piccolo ma importantissimo segmento di gara rimarrà un’emozione davvero indelebile!”