Cas Concaverde e Conselice: fuoco e fiamme nella Coppa Italia under 21

La formazione bresciana in ambito maschile e quella ravennate in ambito femminile hanno dominato nel Trap al Criterium: le considerazioni di Demetrio Pillon e Silvio Grande

(di Massimiliano Naldoni)

I numeri non danno adito a dubbi: il Tav Conselice in area femminile e il Cas Concaverde in area maschile sono risultate le due formazioni che hanno dominato alla Coppa Italia di Fossa olimpica al trentaquattresimo Criterium del Concaverde. Sofia Gori, Greta Sforzi e Ester Bravin hanno totalizzato 197/225 nella gara che ha visto prevalere il team ravennate su Cas Marmore (169) e Zevio (151). Altrettanto netta la supremazia del Cas Concaverde: i “canarini” Matteo Barbi, Filippo Paradiso, Andrea Guidi e Fabio Marchiori hanno composto 268/300 e hanno preceduto largamente Torretta (251) e La Torre (250). Abbiamo interpellato il Responsabile del Settore Giovanile dell’Emilia-Romagna: il Delegato Fitav Demetrio Pillon, e il team manager del Cas Concaverde Silvio Grande per un giudizio sulla prova sfavillante delle due formazioni.

Delegato Pillon, era consapevole in anticipo della solidità agonistica del comparto femminile emiliano-romagnolo che ha partecipato al Criterium?

Premetto che da Responsabile del Settore Giovanile della mia regione mi sento molto partecipe di tutto quello che avviene nel nostro movimento sportivo e quindi seguo tutte le fasi del dell’evento: dalla preparazione allo svolgimento delle trasferte. In questo caso non c’è stata una preparazione mirata semplicemente perché alla Coppa Italia non presentiamo squadre pre-dichiarate. Si considerano i risultati migliori che vengono prodotti sul campo, di conseguenza si va con la speranza che il lavoro fatto produca il risultato e poi si va a tirare letteralmente le somme.

Il Delegato regionale Fitav dell’Emilia-Romagna Demetrio Pillon

Certamente però il comparto femminile del Trap dell’Emilia-Romagna è una certezza in senso tecnico.  

Effettivamente nel Settore giovanile femminile abbiamo nomi forti: Sofia Gori, ad esempio, è una ragazza che ha già vestito la maglia azzurra in alcune occasioni nelle gare anche internazionali del Settore. Greta Sforzi è più giovane: è una 2007 al suo primo anno di militanza da Junior, ma si sta muovendo discretamente bene. Ester Bravin ha contribuito a far vincere la squadra e ha anche vinto tra le Allieve a livello individuale e ha ottenuto il passaggio tra le Juniores: è una 2005 che spara da tre anni, che si sta impegnando tantissimo e con l’impegno che sta profondendo riesce a staccare certamente qualche bel risultato.

Indipendentemente dal dato anagrafico, ci sono caratteristiche diverse delle tre atlete che hanno conseguito la vittoria alla Coppa Italia sotto le insegne di Conselice?

Certamente. Sofia Gori, che al Criterium ha fatto un 24 e due 23, dimostrò subito, appena prese in mano il fucile, di avere un talento singolare. Bravin, quasi coetanea, ha avuto alti e bassi, ma frattanto ha trovato una sua condizione. Il suo risultato del Criterium, 23 – 19 – 19, magari non è eccezionale ma è stato sicuramente molto utile per la vittoria di squadra e le ha consentito di vincere la gara delle Allieve: vuol dire che in realtà le difficoltà c’erano per tutte. Quanto ai tempi di maturazione agonistica di un ragazzo o di una ragazza, devo dire che da tanto seguo le atlete e gli atleti del tiro a volo e con l’esperienza vedi subito quello o quella che, appena prende in mano il fucile, è già nel suo elemento. C’è invece quello o quella che nell’immediato fa un po’ più fatica ma poi viene fuori alla distanza. Sofia ha dimostrato subito appunto questa capacità: come se fosse il gioco in cui riusciva meglio e senza fatica. Poi ci sono invece ragazze e ragazzi che hanno bisogno di seguire nel tempo, con accuratezza un po’ pignola, quello che l’Istruttore ha impartito: ci sono tanti modi diversi di emergere.

Sofia Gori e Ester Bravin esultano per la conquista della Coppa Italia

Come si sta svolgendo in questi mesi la preparazione a livello regionale nel Settore Giovanile?

Abbiamo differenziato la preparazione del comparto Juniores dagli altri comparti. Ad esempio, in area femminile le Juniores si allenano il mercoledì, le altre il giovedì. E poi naturalmente fanno attività agonistica il sabato e la domenica. Sono diverse le strade tra Juniores e le altre qualifiche e queste differenze vanno considerate. Questa è una battaglia che ho iniziato personalmente una decina di anni fa e sono lieto che gradualmente sia stata condivisa. Tu non puoi mettere nella stessa pedana in allenamento, ad esempio, un Esordiente e uno Junior. Hanno ovviamente livelli diversi e necessitano di attenzioni diverse. E poi d’altronde c’è quell’Istruttore che è più portato a parlare e insegnare all’Esordiente e invece quello che è più adatto agli Juniores. Scendendo nello specifico della nostra situazione, anche per attribuire i giusti meriti agli artefici di questa vittoria, devo riconoscere che tra gli Istruttori Fabio Ragazzini è un vero portento per i giovanissimi e le giovanissime: ha una pazienza straordinaria nel costruire il tiratore o la tiratrice dall’inizio. E ha davvero una grande capacità di coinvolgere i più giovani. Massimo Moni e Paolo Metelli, invece, sono più portati per le atlete e gli atleti più grandi: sono coloro che vanno a perfezionare un’impostazione tecnico-agonistica già formata.

Ester Bravin ha centrato la vittoria individuale tra le Allieve al Criterium

Al Criterium numero trentaquattro Sofia Gori ha conquistato la medaglia di bronzo tra le Juniores

Coach Grande, proviamo a tracciare una scheda dei quattro atleti che hanno conquistato la Coppa Italia del comparto maschile. Da chi inizierebbe l’esame?

La Coppa Italia è una gara che si gioca in realtà sulle cosiddette qualifiche basse. Perché in realtà in tutte le squadre generalmente ci sono Juniores e Allievi che compongono una buona gara. Di conseguenza sono la Giovane Speranza e l’Esordiente che vanno a fare la differenza. Andrea Guidi, la nostra Giovane Speranza, arrivava da un periodo in cui non era riuscito a fare grandi risultati, però devo dire che in lui riponevo molta fiducia perché tre settimane fa a Cieli Aperti era stato in lotta per la vittoria fino all’ultimo piattello. Aveva fatto il risultato tecnico di 115 con cui era passato alla qualifica Junior e quindi in certo modo aveva già dimostrato che era tornato ai suoi livelli autentici. Soprattutto mi premeva che Andrea avesse riconquistato la sua regolarità dopo che per troppo tempo aveva oscillato, magari, tra un 25 e un 16. Al Criterium ha avuto un vero passaggio a vuoto soltanto nell’ultima parte della terza serie: in quel 21 dell’ultima serie gli zeri sono arrivati infatti tutti abbastanza alla fine. Malgrado questo, si è fermato a due soli piattelli dal podio a livello individuale e quel risultato è stato importante per far vincere la squadra. Quella squadra che di fatto ha dato una dimostrazione di forza incredibile se consideriamo i sedici piattelli di distacco dalla seconda classificata. Due anni fa avevamo vinto per un solo piattello e fra l’altro sempre per la bella prova di Guidi che in quel caso era Esordiente. Quindi, in sintesi, della gara di Andrea Guidi sono contento: la media del 21,33, a fronte dei problemi tecnici che il ragazzo ha affrontato in questo anno, è un buon risultato. D’altronde per vincere la gara a squadre devi avere un rendimento generalmente alto, ma non devi necessariamente andare a vincere in tutte le classifiche individuali: questo è il principio di base della gara a squadre del Criterium.

Il Presidente della Commissione del Settore Giovanile della Lombardia Walter Miotto e il team manager del Cas Concaverde Silvio Grande

Parliamo degli altri componenti del team del Cas Concaverde.

Fabio Marchiori, che è un 2009, ha vinto tra gli Esordienti e si è trattato della sua quarta vittoria consecutiva. Ha vinto peraltro allo shoot-off e non è un dettaglio, perché Marchiori viene da una storia particolare: al Campionato invernale dello scorso febbraio affrontò uno shoot-off a tre per il titolo. Andò a sbagliare il primo piattello e risultò terzo. Si comprese che aveva vissuto come uno smacco doloroso il responso di quello shoot-off al Campionato invernale. Hai due modi di reagire a una delusione di questo genere. O prendertela con il mondo e dire: non riuscirò mai. Oppure essere determinato e lavorare sodo. Marchiori ha scelto la seconda: ha lavorato fortissimo per prepararsi. E se mi fai quattro gare come le ultime, a Gioia del Colle, a Cieli Aperti, a Porpetto e poi al Criterium, allora vuol dire che le doti ci sono. Quanto agli altri, Filippo Paradiso, che è un 2004, tra gli Allievi ha fatto un risultato di tutto rispetto. L’atleta ha qualità importanti. Il 70/75 del Criterium è un ottimo risultato nell’ottica della squadra e si è collocato a un solo piattello dall’oro individuale. Molto buona anche la gara di Matteo Barbi: il nostro Junior. Il 70 con cui si è classificato sesto nell’individuale è un ottimo risultato. Nel 2022 però è passato alla qualifica Junior e, pur essendo impegnato con il primo anno di Università, si è impegnato molto: magari non ha seguito tantissimo gli allenamenti, ma ha fatto fruttare bene il suo lavoro. Quindi, nel 268/300 che indica il grande successo della squadra del Cas Concaverde al Criterium, c’è senz’altro anche il suo valido contributo.

Matteo Barbi, Filippo Paradiso, Andrea Guidi e Fabio Marchiori con la Coppa Italia di Trap 2023