Coppa Sardegna: il feudo di Daniele Sirigu

L’appuntamento ormai tradizionale dell’estate sarda ha confermato quest’anno al Tav Pabillonis il talento del trentanovenne cagliaritano: le considerazioni del protagonista e dei dirigenti isolani

(di Massimiliano Naldoni)

Si è trasformato in un vero e proprio feudo agonistico personale per Daniele Sirigu l’appuntamento della Coppa Sardegna di Fossa Olimpica che da due stagioni inaugura ufficialmente e in grande stile l’estate tiravolistica della seconda isola italiana. Il trentanovenne cagliaritano di Sestu aveva infatti già svettato nel 2023 e si è confermato di nuovo leader della classifica tra gli ottanta partecipanti anche sulle pedane del Tav Pabillonis che ha ospitato l’edizione più recente. 92 centri su 100 hanno permesso al Prima categoria di mettersi in evidenza in classifica generale con una lunghezza di vantaggio su Alessandro Soliani Raschini e Santino Gesuino Carta. D’altronde Daniele Sirigu è approdato all’appuntamento ormai tradizionale con propositi bellicosi e già alla vigilia non lo ha certamente dissimulato.

“Sì, sto attraversando agonisticamente un bel momento – ha confermato l’atleta cagliaritano – e in più certamente i cento piattelli della Coppa Sardegna sono una distanza di gara che permette ad ogni atleta di esaltare tutte le proprie doti. Ho anche affrontato la Coppa Sardegna da fresco reduce dal Gran Premio Fitav di Prima categoria al Tav La Torre in cui ho totalizzato 120/125, ho centrato il passaggio in Eccellenza e ho conquistato la medaglia d’argento. E tutto questo mi ha certamente galvanizzato.”

È certamente una storia sportiva interessante quella di Daniele Sirigu: l’atleta di Sestu ha esordito quindicenne nel Settore Giovanile della Fitav nel 2000, ma ha sospeso l’attività di pedana intorno ai venti anni per riprendere invece con convinzione nel 2014 sotto le insegne del sassarese Tav Ampurias. Nel corso degli anni ha militato anche sotto i colori di Arborea per debuttare in questa stagione nella scuderia cagliaritana del Tav Settimo S. Pietro.

La Delegata Fitav Federica Riu con il vincitore dalla Coppa Sardegna Daniele Sirigu

“In tutta sincerità – ha commentato Daniele Sirigu – complessivamente non giudico brillantissima la prova che mi ha permesso di vincere la Coppa Sardegna 2024. I due 24/25 centrali sono infatti incorniciati da due 22 che sono indubbiamente al di sotto del mio standard. Soffro un po’ la scarsa visibilità nei campi in cui gareggio: se non c’è la giusta visuale, specialmente i sinistri li perdo un po’. Nella prima serie alla Coppa Sardegna ho distribuito i miei errori in tutta la sequenza: uno zero al sesto lancio su un sinistro, poi un destro al quindicesimo e un sinistro 45° al penultimo. Del resto nel nostro sport ci sono tante variabili. Il Tav La Torre in cui ho gareggiato per il Gran Premio di Prima categoria è un impianto perfetto, ma la mia volontà di ottenere il risultato per la promozione alla categoria superiore anche in quel caso mi ha fatto cadere in qualche errore di troppo. Sono tutte lezioni che occorre raccogliere per migliorarsi.”

E se ogni atleta guarda al risultato, i dirigenti federali ovviamente analizzano altri aspetti della manifestazione ed è sulla partecipazione che ha appuntato la sua attenzione la Delegata Fitav Federica Riu.

“Ci aspettavamo una trentina di partecipanti in più, – ha spiegato la dirigente sassarese – ma è anche vero che in queste settimane ci sono stati tanti eventi un po’ distribuiti sul nostro territorio e quindi la contrazione di partecipanti è un effetto che abbiamo messo in conto. E poi, inutile negarlo, l’aspetto economico ormai da qualche tempo incide in maniera fortissima sul numero delle presenze. Quello che mi piace sottolineare è che la Coppa Sardegna 2024 ha decretato la seconda vittoria consecutiva di Daniele Sirigu e questo ci rende molto felici. Per Daniele il 2024 si è rivelato un anno davvero bellissimo. Appena passato di nuovo in Eccellenza, questo nostro atleta torna ad essere uno degli elementi di punta della Sardegna tiravolistica e uno dei più forti anche in un’ottica nazionale.”

Il podio della Prima categoria

Anche Gianni Becciu – Car della regione dopo una carriera di tiratore dall’inizio degli anni Duemila sotto la guida di Paolo Paoli a cui ha fatto seguito la militanza dirigenziale da Delegato provinciale di Cagliari – ha proposto un’analisi a tutto campo.

“La Coppa Sardegna 2024 è andata senz’altro bene sotto il profilo dello svolgimento, ma c’è stata una partecipazione un po’ debole perché probabilmente la gara non è stata capita. Era stato programmato un montepremi alto, si pagavano soltanto i piattelli, non c’era iscrizione e c’erano a disposizione ventisette premi riservati oltre ai primi tre per ogni categoria e qualifica: tutti vantaggi che probabilmente dovevano essere considerati con più attenzione. La gara è nata per evitare una trasferta ai tiratori di Prima categoria e infatti va detto che gli appartenenti a quella divisione sono accorsi in gran numero. Però vorrei sottolineare che rappresentava un evento agonistico molto interessante anche per tutte le altre categorie e qualifiche. Ad esempio anche i ragazzi del Settore Giovanile e le Ladies devono andare in continente a fare le gare, ma anche in questi comparti non ho notato una grande partecipazione. In sintesi: ottanta tiratori non sono pochi, ma non sono neppure tanti. Le mie aspettative ruotavano intorno ai novantacinque/cento partecipanti perché effettivamente la proposta di una bella gara a cento piattelli con tutte le prerogative che ho detto avrebbe dovuto essere considerata allettante. Fra l’altro questa è una gara che ha voluto fortemente il nostro Consigliere federale Antonello Campus e quindi la partecipazione alla gara rappresentava anche idealmente un plauso a questa bella iniziativa in favore del tiravolismo della Sardegna.”

Il podio della Seconda categoria

“A livello organizzativo è andato tutto alla grande – ha commentato ancora Gianni Becciu – e infatti in realtà tutti sono stati contenti. Il quadricampo di Pabillonis ha funzionato molto bene e il Settore Arbitrale ha offerto un’ottima prova. Del resto, per assicurare l’attendibilità del risultato, io sono andato con il Coordinatore nei giorni precedenti a verificare tutti i lanci. La spiegazione della collocazione un po’ più decentrata rispetto ad un anno fa vale fino ad un certo punto perché per altre competizioni lo stesso impianto ha fatto registrare livelli molto alti di partecipazione: questo significa che l’interesse per la gara persuade comunque i praticanti ad affrontare anche uno spostamento più impegnativo. D’altronde, per proporre un’analisi ad ampio spettro, io dico sempre che in Sardegna gli impianti ci sono: mancano semmai i tiratori. L’indicazione interessante è che in tempi recenti ho comunque avvertito qualche segnale positivo nel comparto giovanile. Proprio in favore del Settore Giovanile Antonello Campus sta facendo un lavoro monumentale e nello stesso modo, insieme alla nostra Delegata Federica Riu, sta cercando di coinvolgere tutti i Presidenti di Società nel traguardo comune di individuare nuovi praticanti.”

Il podio della Terza categoria

Anche la Delegata Federica Riu a sua volta ha indagato con attenzione le motivazioni di una partecipazione non convintissima ad un evento che rappresenta innanzitutto un forte momento di confronto di idee e scambio di opinioni per tutto il tiravolismo della Sardegna.

“Si tratta di una gara prestigiosa per noi in Sardegna – ha argomentato la numero uno di Fitav Sardegna – e mi dispiace che non sia stato colto in pieno il valore di momento di forte aggregazione per tutto il movimento tiravolistico dell’isola. Lo scorso anno si è manifestato in generale più entusiasmo: è anche vero che un anno fa la Coppa Sardegna ha rappresentato una vera novità nel panorama agonistico. Ci sono pochi eventi durante l’anno in cui possiamo riunire veramente tutte le tante anime del nostro movimento tiravolistico perché ci sono, sì, tante belle competizioni, ma non tutte hanno queste prerogative che abbiamo voluto attribuire alla Coppa Sardegna. Non credo neppure che abbia inciso il trasferimento di sede a Pabillonis da Arborea, che è stata la sede della Coppa Sardegna nella scorsa stagione. Fra l’altro la Coppa Sardegna è un evento che nasce con la prerogativa di essere itinerante e quindi lo faremo girare nei vari campi della regione nel corso degli anni. Sono certa che un lavoro di più accurata informazione sulle belle prerogative di questa gara convincerà le nostre atlete e i nostri atleti a dedicare ad essa maggiore attenzione nelle prossime edizioni.”

Il leader dei Veterani

Il podio dei Master

Tutti i protagonisti della Coppa Sardegna 2024

Nell’edizione 2024 della Coppa Sardegna Daniele Sirigu è stato il protagonista assoluto con il suo 92/100 ma il cagliaritano di Sestu ha naturalmente svettato anche nella specifica graduatoria di Prima categoria davanti ad Alessandro Soliani Raschini (91) e Paolo Camoglio (90). Santino Gesuino Carta ha posto il proprio sigillo sulla classifica di Seconda categoria: con 91 bersagli utili Carta ha preceduto l’89 di Giovanni Pietro Mereu e l’88 di Alessio Atzei. In Terza categoria Ivano Pibi si è aggiudicato la vittoria con 84/100 superando per la miglior sequenza Basilio Musu. Con 82 è stato terzo classificato Roberto Doro. Marco Danese è stato il dominatore della gara del Settore Giovanile: il giovanissimo atleta che frequenta le pedane da appena un anno ha totalizzato 83/100 e ha preceduto Manolo Agri (79) e Ivan Altea (78).

Il podio del Settore Giovanile

“Sentivo di poter vincere già alla vigilia, – ha commentato Marco Danese – ma mi sono sempre conservato molto modesto. Certamente in termini di punteggio mi aspettavo un po’ di più: in due serie sono mancati alcuni piattelli. Il risultato è stato ad esempio un po’ sotto media rispetto al 114/125 del Gran Premio del Settore Giovanile a Todi, ma a Pabillonis ho dovuto fare i conti con il vento forte e con molti sbalzi di luce. Certamente l’aspetto più emozionante di questa bellissima gara è il fatto che ho potuto sparare in batteria con atleti molto validi di Prima categoria: primo fra tutti Daniele Sirigu che oggi è probabilmente il più forte in Sardegna.” Tra i Veterani la vittoria nella Coppa Sardegna 2024 è andata a Claudio Armelindo Peterle che ha totalizzato 78/100 e ha preceduto Gianfranco Pirina (76) e Licio Cadelano (73). Adriano Cara è stato il dominatore dei Master: con 87/100 ha svettato su Michele Foddai (78) e Evaristo Bembo (76). Gianluigi Dessì ha posto il proprio sigillo sulla gara del Paratrap con 76/100 davanti al 62 di Alessandro Lampis. “Con una iniziativa tutta personale ho voluto inserire dei premi anche per il Paratrap – ha precisato la Delegata Fitav Federica Riu – per premiare l’impegno che i nostri atleti di questo comparto profondono costantemente nell’attività. I nostri atleti del Paratrap sono sempre presenti a tante gare: Gigi Dessì, ad esempio, vive a Portoscuso, nel Sulcis, e malgrado la distanza è sempre presente ad Arzachena oppure a Sassari oppure appunto come questa volta a Pabillonis e quindi mi sentivo in dovere di premiare questi atleti per la loro straordinaria fedeltà all’agonismo.”

Il podio del Paratrap