Campania: sestetto delle meraviglie nell’Universale
La formazione del coach/atleta Mario De Donato ha conquistato il Trofeo delle Regioni della cinque macchine con una vittoria costruita sulla regolarità e sulla sapiente designazione dei portacolori
(di Massimiliano Naldoni)
Voleva essere soltanto l’ispiratore e il leader tecnico della squadra e invece Mario De Donato ha vinto il Trofeo delle Regioni di Fossa Universale con la sua squadra della Campania nel doppio ruolo di selezionatore e atleta. Al Tav 2020 Mazara il sestetto della Delegazione di Francesco Cembalo ha saggiamente controllato tutta la competizione, magari senza raggiungere mai vette vertiginose ma soprattutto evitando di abbandonarsi a flessioni impreviste che hanno invece penalizzato altre squadre accreditate. Capitan Luigi Viscovo è stato il grande trascinatore della formazione e con il suo 95/100 ha fornito una base solidissima su cui i Prima categoria Mauro D’Angiolillo e Ester Iannotti, il Seconda Luigi Palomba, l’under 20 di Terza Simone Boccanfuso e lo stesso coach/atleta, il Veterano Mario De Donato, hanno collocato i propri punteggi che hanno proiettato la formazione alla vittoria a quota 542/600. Ed è proprio l’eclettico Mario De Donato a spiegare la strategia adottata per comporre il sestetto e per condurlo al successo.
Coach De Donato, quella della Campania al Trofeo delle Regioni di Fossa Universale suona come una vera vittoria di squadra: concorda?
È stata una bella vittoria ed è stata effettivamente il risultato della giusta scelta dei componenti perché davvero questa volta c’erano tanti tiratori della Campania che volevano partecipare: di conseguenza io ho scelto non necessariamente i più forti quanto invece i più idonei a comporre la squadra. E va detto che tranne il sottoscritto, che ha sparato veramente male, gli altri se la sono cavata egregiamente. Voglio segnalare il bel 91/100 di Ester Iannotti, ma anche il 94 di Mauro D’Angiolillo che ha sparato molto bene e il 93 del Seconda Luigi Palomba che ha fatto un’ottima gara. E anche il giovane Terza Simone Boccanfuso con il suo 87 ha fornito una bella prova. Gigi Viscovo, poi, è sempre una certezza: il suo 95 è stato determinante per dare slancio al punteggio. L’unico che ha fatto veramente una tragedia sono io con 82, ma tutto il gruppo aveva insistito che fossi anche io in squadra e allora…
Il podio del Trofeo delle Regioni di Fossa Universale con la Campania al vertice davanti alla Lombardia e alla Sicilia
Avete sparato l’ultima serie sul risultato acquisito dei vostri diretti avversari e quindi nei fatti già con un dato aritmetico che indicava a quali condizioni avreste vinto: è una situazione che vi ha un po’ condizionato?
Sapevamo che dovevamo fare meno di quindici zeri e abbiamo concluso con dodici zeri, quindi è stata una bella dimostrazione di solidità agonistica da parte di tutti quanti.
Coach De Donato, a fronte di alcune regioni che in questa e in altre specialità stentano a comporre la squadra, il fatto che in Campania ci fossero tanti pretendenti al ruolo di titolare è un bel segnale.
Questa gara, quantomeno in Campania, la vogliono sempre fare in tanti. Diciamo che questo fenomeno presuppone anche un aggravio di lavoro per chi deve fare le designazioni. Per quello, come dicevo, per individuare i nomi non ho tenuto conto soltanto dei risultati ottenuti durante l’anno, ma anche delle prerogative caratteriali degli atleti e delle atlete. Perché in una squadra occorre che non si creino protagonismi che danneggiano il gruppo. Quindi, a parte Luigi Viscovo che è una presenza incontestabile sul piano tecnico e agonistico, per gli altri nomi ho voluto muovermi proprio con quel criterio.
Il coach/atleta Mario De Donato (al centro) con Mauro D’Angiolillo e Ester Iannotti
È stata una vittoria ottenuta essenzialmente con la regolarità.
Sì, abbiamo fatto due volte quindici zeri. Ne abbiamo fatti sedici nella prima e invece nell’ultima, che era la più importante, addirittura soltanto dodici. Nella giornata di gara il tempo era bellissimo e le condizioni climatiche ottime, ma i piattelli non si rompevano facilmente: lo hanno avvertito un po’ tutte le squadre. Nonostante che fossero ottime sia la visibilità che le condizioni generali dell’impianto che ha ospitato la gara.
Nell’ultima serie l’avvio di gara è stato però un po’ faticoso, non per niente quasi tutti gli errori sono stati commessi nella prima metà dei venticinque piattelli.
Ma questo è un fenomeno che si è verificato in tutte e quattro le serie: abbiamo sempre sparato male nei primi sette/otto piattelli. Credo si possa attribuire a un po’ di tensione che si è manifestata in tutti i componenti. Il 70% o anche l’80% degli zeri li abbiamo fatti proprio nei primi dieci piattelli di ogni serie. A riprova di questa tendenza, nella quarta serie negli ultimi ottantacinque piattelli abbiamo fatto invece soltanto tre zeri.
Mario De Donato e la sua squadra sul podio del Trofeo delle Regioni di Fossa Universale
Coach De Donato, la sua previsione prima della gara era questa: la vittoria?
No, avevo sperato in un podio. Avevo visto che anche in allenamento ci eravamo sempre attestati sui quindici zeri per serie che è quello che possiamo definire un risultato medio. Le indicazioni mi dicevano quindi che potevo sperare nel podio. Per vincere invece occorre anche che si verifichino una serie di opportunità e serve anche una dose di fortuna. Diciamo che è capitata la nostra serie buona nel momento giusto e questo ci ha permesso di centrare il risultato.
Ha segnalato con vigore la prova dello Junior Boccanfuso: è anche il segnale che esiste un considerevole vivaio dell’Universale in Campania?
C’è sicuramente qualche elemento interessante, anche se sono sempre pochi i giovani atleti perché le scuole di tiro propendono tutte per l’Olimpica e quindi i ragazzi si dirigono verso il Trap. Ci vorrebbe un po’ più di attenzione del Settore Giovanile anche nei confronti delle discipline non olimpiche. Il nostro sport da alcuni anni è esasperatamente professionale e tende alle discipline del comparto olimpico, ma uno sguardo esteso a tutte le altre specialità gioverebbe in generale al tiro.
Capitan Luigi Viscovo
Coach De Donato, nell’arco dell’anno ha collezionato anche qualche pregiato piazzamento individuale a livello internazionale.
È stato il primo anno in cui ho militato nei Veterani e effettivamente, sì, ho centrato un quarto posto al Mondiale dopo il terzo al Campionato italiano e anche un piazzamento tra i primi sei all’Europeo. Al Mondiale ho avuto una giornata storta e ho fatto 43/50, ma nelle altre giornate è vero che sono andato molto bene. In quella terza giornata, invece, è tornata a farsi sentire un po’ di labirintite che quest’anno mi ha tormentato a lungo e in più ho sparato al mattino quando in pedana c’erano undici gradi. Messo tutto insieme, la situazione ha prodotto un calo di concentrazione e quella giornata è andata male. L’ultimo giorno poi ho fatto 49: avrei dovuto fare 50 per partecipare allo spareggio per il secondo posto e non ce l’ho fatta. Ma non è certo il 49 il problema, semmai proprio il 43 della giornata precedente. La Fossa Universale non perdona i punteggi troppo bassi e questa è la prima lezione che in questa disciplina si dovrebbe sempre considerare!