Fossa Universale: il mondo all’orizzonte

Il Commissario tecnico della disciplina Sandro Polsinelli analizza il risultato degli Assoluti e lo proietta sul Campionato del Mondo che si disputerà alla fine di agosto

(di Massimiliano Naldoni)

C’è il mondo all’orizzonte della Fossa Universale. Nel vero senso dell’espressione perché dal 22 al 25 agosto i massimi specialisti mondiali della disciplina si contenderanno i titoli iridati sulle pedane francesi di Ychoux. Ed è proprio sulla base di alcuni importanti risultati conseguiti dagli universalisti italiani agli Assoluti di Umbriaverde che il Ct Sandro Polsinelli (nella foto di copertina) ha formulato le designazioni per il più importante appuntamento della stagione.

Il Ct Sandro Polsinelli e Giuliano Callara

Coach Polsinelli, che ruolo ha avuto il Campionato italiano nella composizione della squadra che parteciperà al Mondiale?

Il Campionato italiano è ormai stabilmente in ogni stagione un momento molto importante per la designazione degli atleti azzurri e anche quest’anno l’appuntamento di Umbriaverde ha confermato il suo ruolo. Nella giornata di venerdì che ha preceduto il weekend di gara si è svolta la consueta riunione con tutti gli atleti e tutte le atlete che avevano acquisito il diritto di partecipare alla selezione finale per la formazione delle squadre nazionali che andranno al Campionato del Mondo e in quell’occasione ho esposto appunto il programma del Mondiale di Ychoux. È stato però naturalmente sulla base del responso del Campionato italiano che ho designato le squadre per il confronto iridato. La formula secondo la quale i primi due classificati sono designati di diritto e il terzo nome è indicato invece personalmente da me, in base a tutta una serie di considerazioni, è ormai un criterio che ha dimostrato più volte la sua affidabilità. Posso affermare che la mia scelta è sempre ben studiata e ben documentata e corrisponde ad una valutazione dei soggetti sulla base di criteri che non attengono in maniera peculiare soltanto al responso della gara. Voglio anche precisare simpaticamente che sono stato proprio io a vincere il titolo dei Veterani, ma naturalmente ho rinunciato a gareggiare e quindi al Mondiale non sarò in pedana…

Alessandro Camisotti al vertice del podio dell’Eccellenza agli Assoluti di Fossa Universale davanti a Vincenzo Messina

Nella squadra maschile c’è una novità interessante.

Sì, perché Vincenzo Messina, il debuttante nella formazione che gareggerà a Ychoux, è certamente un nome nuovo del panorama: è un tiratore che ha ottenuto di diritto la convocazione con il secondo posto agli Assoluti alle spalle di Alessandro Camisotti e che al Campionato italiano ha dimostrato di poter rispettare un’ottima media con una bella costanza di rendimento. Sebbene nuovo, Vincenzo è però un tiratore esperto che aveva acquisito già la possibilità di partecipare agli Europei. Non ha poi partecipato alla selezione per motivi personali, però al terzo Gran Premio ha ribadito le sue qualità. Al Campionato italiano ha fatto inoltre un punteggio strepitoso con una bellissima media dimostrando di essere un tiratore che sa anche gestire le emozioni. Naturalmente sappiamo bene qual è il peso della maglia azzurra, ma io ho molta fiducia in questo atleta perché lo considero stabile, formato e competitivo.

Quasi superfluo dire che per il terzo nome, dopo Camisotti e Messina, ha optato per l’affidabilità in persona.

La mia scelta è caduta su Stefano Narducci ma naturalmente non a caso. Narducci ha infatti un’esperienza consolidata nel tempo che è confortata dai titoli che l’atleta ha già vinto in carriera. Devo riconoscere a Stefano Pavan, terzo tra gli Eccellenza, di aver dato prova anche in questo Campionato italiano di qualità singolari, ma nella designazione ha prevalso quella capacità di esprimersi ad alto livello con continuità nel tempo che Narducci ha sempre dimostrato.

Agli Assoluti di Umbriaverde Sandro Polsinelli ha conquistato il titolo tricolore dei Veterani

Come si presenta al Mondiale il terzetto femminile?

Per il comparto femminile può essere fatto lo sesso ragionamento che abbiamo appena fatto per i Men. Bianca Revello, ad esempio, ha vinto il titolo ma ha soprattutto consolidato la sua stabilità, la sua classe e le sue capacità di performance. A lei saranno affiancate due atlete che hanno doti costantemente confermate: Rachele Amighetti e Serena Caminotto. Rachele è un’atleta dalle capacità già note che ha anche già conquistato titoli importanti e Serena è un’atleta che sta crescendo, che è anche già stata in maglia azzurra e ha saputo ben difendersi in quelle occasioni.

Vito Cito e Giuliano Callara con gli under 20 Mario Fabrizi e Giacomo Incitti

Diamo uno sguardo ai giovanissimi.

Tra i ragazzi il campione italiano Mario Fabrizi è indiscutibilmente un atleta tecnicamente consolidato nonostante che stiamo parlando di un atleta di quindici anni. Giacomo Incitti, secondo classificato, è un giovane atleta al suo debutto: Giacomo si allena a Patrica, al Tav Oca Selvaggia, con Giuliano Callara e questo aspetto è tecnicamente una forte garanzia. Il terzo nome non poteva essere che Giuseppe Fiume che è il nostro campione europeo in carica.

Che terreno di gioco sarà quello di Ychoux in cui andiamo a concorrere ai titoli mondiali di Fossa Universale del 2024?

Si tratta certamente di un bell’impianto con otto campi tutti dedicati alla Fossa Universale, ma è anche una struttura sulla quale nelle prime ore del mattino, specialmente nella fase calante dell’estate, può gravare la nebbia. Poi affronteremo, come di consueto, una gara lunga: quattro giorni con 50 piattelli al giorno. Potremmo dire che, sì, questa tipologia di gara è certo già ben nota a molti e molte che vestiranno la maglia azzurra in questo Mondiale, però non possiamo ignorare che ci sono ottimi elementi di questa squadra che su questa distanza di gara non hanno grande esperienza. Ne deriva che la corretta gestione della gara sarà uno dei punti chiave della trasferta. Come České Budějovice, in cui è stato disputato l’Europeo, anche Ychoux è uno di quei campi che a me piacciono molto perché sono strutture in cui, come dico sempre, se sbagli è colpa tua: non puoi trovare scuse. Sarà una gara oceanica dal punto di vista delle presenze con molte centinaia di contendenti di tutto il mondo, molti dei quali di alto livello. Questa volta andremo con il pullman come una grande comitiva. In anni recenti si era un po’ persa questa abitudine di viaggiare tutti insieme in questo modo, anche se io ricordo bene quel genere di trasferte. Seppur caduta in disuso per qualche tempo, quella modalità di viaggio è però un modo efficace e piacevole di creare la squadra. Tutti sanno bene che io conto molto sullo spirito di squadra e questo modo di viaggiare, che dello spirito di squadra è un esaltatore, ci permetterà di amalgamare proprio strada facendo i diversi gradi di esperienza agonistica di tutti i componenti.

Voci dalla pedana

La rivelazione del Campionato italiano 2024  di Fossa Universale è certamente Vincenzo Messina: quarantatreenne calabrese di San Procopio che a Umbriaverde ha conquistato la medaglia d’argento degli Eccellenza con 194/200. Tesserato al Tav Garzo di Sant’Eufemia d’Aspromonte, Vincenzo Messina è da alcune stagioni membro stabile della squadra di Fossa Olimpica di quel sodalizio e nel 2023 ha partecipato anche al Trofeo delle Regioni di Fossa Universale sotto le insegne della Calabria.

“Al Campionato italiano stavo sparando bene, – spiega Vincenzo Messina – ma il risultato che sono riuscito a conseguire in quella gara sinceramente non me lo aspettavo. Devo dire che i campi in cui abbiamo gareggiato erano perfetti e la regolarità dei lanci ha agevolato questa mia prova. Sono riuscito a condurre in testa per quasi tutta la durata della gara e alla settima serie eravamo a pari con Alessandro Camisotti. Nell’ultima serie, che io ho affrontato prima che Alessandro sparasse la sua ultima serie, la pioggia che è intervenuta ha forse un po’ inciso sulla visibilità e mi ha costretto al 23 che in ogni caso mi ha permesso di centrare un prestigioso secondo posto.”

Vincenzo Messina

“Il primo zero in quell’ultima serie – commenta Vincenzo Messina – è arrivato nei primi dieci piattelli, mentre il secondo è maturato al ventesimo su di un mezzo destro montante insidioso che è perfino più difficile di un 45°.  È stato in effetti proprio quel secondo zero a determinare l’esito definitivo della gara perché sapevo che Alessandro Camisotti, che è un amico ma soprattutto un tiratore fortissimo, avrebbe potuto approfittare del vantaggio che momentaneamente gli avevo attribuito. La maglia azzurra è certamente il sogno di tutti i tiratori, quindi è abbastanza emozionante il momento che sto vivendo in preparazione del Mondiale di Ychoux. Sto facendo almeno due sedute di allenamento alla settimana in questa fase di avvicinamento al Campionato del Mondo. Il traguardo che mi sono dato per il Mondiale però è semplicemente sparare bene soprattutto per offrire il meglio alla squadra.”

Anche per il sedicenne Giacomo Incitti la partecipazione al Mondiale di Ychoux sarà un debutto in maglia azzurra. Cresciuto nel vivaio del Tav Oca Selvaggia del professor Giuliano Callara insieme a Mario Fabrizi e Andrea Diana, Giacomo Incitti si è avvicinato al tiro a volo nel gennaio del 2023 e sta conducendo un proficuo lavoro sul doppio binario dell’Universale e dell’Olimpica, tant’è che al Gran Premio del Settore Giovanile a Cieli Aperti ha centrato un pregiato secondo posto tra le Giovani Speranze del Trap.

Il campione italiano under 20 Mario Fabrizi e l’argento Giacomo Incitti con Giuliano Callara

“Credevo di poter chiudere a 189 nel Campionato italiano. – Racconta Giacomo Incitti – Nell’ultima serie ho fatto una bicicletta al ventiduesimo e al ventitreesimo. Il primo zero è maturato su un sinistro in terza pedana: mi è mancata effettivamente un po’ di attenzione in quel momento. Poi subito dopo in quarta pedana ho sbagliato un altro sinistro. Ma sono riuscito a controllare gli ultimi piattelli che a quel punto erano determinanti per non rischiare addirittura di perdere un posto sul podio. Vorrei innanzitutto ringraziare la Federazione, il Ct Sandro Polsinelli e il mio coach Giuliano Callara per aver creduto in me e per avermi dato fiducia per questo appuntamento importante.”

Il podio degli Juniores agli Assoluti di Umbriaverde

(Foto di Stefano Terrosi)