Ermanno Cicioni e Antonio Picone: l’Umbria che splende

È il grande lavoro di preparazione che ha permesso alla squadra umbra di aggiudicarsi la vittoria nel recente Trofeo delle Regioni di Fossa Olimpica: ecco le valutazioni dei due selezionatori

(di Massimiliano Naldoni)

È stata una gara con mille sfumature il Trofeo delle Regioni 2024 di Fossa Olimpica e questa definizione calza davvero perfettamente per la parabola percorsa nell’arco della giornata dalla formazione dell’Umbria che ha centrato la vittoria: il team selezionato dal Delegato regionale Ermanno Cicioni e dal coach Antonio Picone (nella foto di copertina con la squadra) ha infatti vissuto quel confronto al Tav Castellano davvero con tante alterne emozioni. È certo che alla boa della seconda serie Elia Di Famiano, Marcello Tittarelli, Alessio Franquillo, Leonardo Brozzetti, Giancarlo Schisti e Mattia Di Palma veleggiassero in acque tempestose. Poi, con una prova di orgoglio, l’Umbria della Fossa Olimpica ha saputo imprimere una svolta alla propria gara fino a conquistare il successo con il 140/150 dell’ultima frazione che ha reso irraggiungibile al vertice della classifica il team di Ermanno Cicioni e Antonio Picone. Ed è proprio ai due artefici della vittoria umbra che abbiamo questo di formulare le valutazioni a freddo sull’evento di Montecosaro.

Coach Picone, come descrive l’affermazione dell’Umbria al Trofeo delle Regioni di Fossa Olimpica adesso: a qualche giorno da quell’evento?

Una vittoria inaspettata, ma senz’altro una grande vittoria. Inaspettata perché è stata una giornata complessivamente molto difficile. Innanzitutto per la visibilità che ha penalizzato i ragazzi nella prima serie, e quello è un problema che si è riproposto anche nella seconda, non per niente quella è stata la nostra peggior serie: sintetizzata dal 127/150 che in quel momento sembrava davvero escluderci dalla corsa. Riconosco che a quel punto i ragazzi erano rimasti disorientati dai problemi di visibilità e dal risultato che stavano facendo. Abbiamo provato a prendere dei provvedimenti: ho suggerito di alzare o di abbassare le canne per provare a contrastare quei problemi. Un dato è certo: a metà gara non pensavo proprio che saremmo riusciti a vincere. Dopo la terza serie, in cui avevamo recuperato qualche piattello rispetto alle precedenti, ho dato il mio contributo provando a dare la scossa al gruppo. Ho detto: ragazzi, io ho sempre creduto e continuo a credere nelle vostre capacità. Adesso, però, dimostratemi che anche voi credete in quelle capacità e in voi stessi. E, a quanto pare, quell’appello ha funzionato…

Il coach dell’Umbria Antonio Picone

Va detto che il Trofeo delle Regioni, come ogni gara a squadre, è una competizione difficile.

Non soltanto è difficile perché costringe a dare omogeneità ad una formazione di sei tiratori inevitabilmente diversi, ma è ancora più difficile perché la si affronta nel momento più impegnativo del calendario quando i tiratori sono letteralmente spremuti da una stagione in cui ci sono tantissime gare. Fra l’altro, proprio per effetto di un calendario denso di eventi, è difficile anche programmare degli allenamenti tutti insieme. Devo dire che noi abbiamo avuto una felice intuizione: quindici giorni prima del Trofeo delle Regioni ho voluto fissare un test di allenamento al Tav Castellano. Abbiamo partecipato a un a gara societaria da 50 piattelli che ci ha dato delle indicazioni importanti. Certamente, però, in quell’occasione non c’erano i problemi di visibilità che abbiamo incontrato poi al Trofeo delle Regioni.

La formazione dell’Umbria al vertice del podio del Trofeo delle Regioni davanti a Marche e Lombardia

Delegato Cicioni, come ha vissuto a distanza la giornata che ha condotto all’affermazione la squadra dell’Umbria?

Posso dire che speravo molto nella vittoria perché la squadra che avevamo scelto era certamente forte. Quando è iniziata la competizione, i risultati non andavano per il verso giusto e quindi un po’ di apprensione l’ho avuta. Poi, però, c’è stata la bella sorpresa dell’ultima serie che, occorre riconoscerlo, ha anche coinciso con un forte calo di rendimento delle altre squadre.

Quale criterio ha voluto adottare quest’anno per la designazione della squadra?

Valuto sempre i risultati delle gare regionali e nazionali, ma la scelta cade anche sugli elementi che sanno fare gruppo, perché la gara a squadre è un confronto molto particolare. Poi, certamente, la scelta è caduta anche su chi conosce in maniera più approfondita il campo di gara. Occorre fare una sintesi tra tutte queste esigenze e c’è senz’altro chi le soddisfa tutte: basta considerare, ad esempio, che Marcello Tittarelli, che ha una conoscenza di lunga data del campo di gara e assicurava pertanto la giusta esperienza in quel senso, stava attraversando anche un bel momento tant’è che personalmente l’ho visto fare 99/100 in allenamento nelle settimane immediatamente prima della gara. D’altronde nella scelta delle squadre per il Trofeo delle Regioni mi avvalgo volentieri della consulenza degli esperti: della Fossa Universale si sta occupando Giampaolo Micheletti, del Compak uno specialista di fama mondiale come Veniero Spada, dello Skeet Stefano Sebastiani e della formazione di Fossa Olimpica mi sono occupato personalmente con il grandissimo supporto di Antonio Picone che ha poi seguito e diretto la squadra nella trasferta di Montecosaro e che è stato il vero artefice del successo con la sua capacità di gestire il gruppo sul campo.

Il Delegato Fitav dell’Umbria Ermanno Cicioni

Coach Picone, è vero che infatti quest’anno ha adattato la squadra anche al terreno di gioco e al tipo di gara che avreste affrontato?

Sì, ho cercato di modulare la squadra rispettando i valori tecnici ma anche guardando al ruolo e all’esperienza dei componenti e anche alla sede della gara. Ad esempio si comprende facilmente che la presenza di Marcello Tittarelli, che non a caso ha contribuito con il secondo miglior punteggio della squadra, è la sintesi di queste diverse esigenze. La presenza di Marcello è importante sia quando la squadra marcia senza intoppi che quando invece insorgono problemi, perché lui è un personaggio che sa legare bene il gruppo, interpreta alla perfezione quello che è la mia idea di squadra, è un atleta che conosce il campo di Montecosaro per aver ovviamente frequentato a lungo gli impianti della sua zona, riesce a dare forza e stimolo alla squadra con una semplicità naturale di carattere, ma soprattutto, e non certo come ultimo elemento, porta il contributo di una carriera vissuta agonisticamente ai massimi livelli da atleta olimpico e da primatista. Un ruolo così è fondamentale in una squadra in cui si trovano fianco a fianco atleti di età e storia agonistica molto diversa: due giovani come Alessio Franquillo e Elia Di Famiano, un atleta di lungo corso come Leonardo Brozzetti, un Seconda e un Terza di valore ma ancora comprensibilmente acerbi per la gara a squadre come Giancarlo Schisti e Mattia Di Palma. Proprio Di Palma è appunto un Terza categoria che ha sparato molto bene quest’anno e che ha meritato pienamente la convocazione. Ma a Montecosaro il suo modo rapido di imbracciare e di dare il pull ha incontrato qualche difficoltà: allora, ad esempio, sia io che Marcello l’abbiamo sollecitato a mettere più correttamente a fuoco la zona in cui avrebbe dovuto colpire il piattello. Quanto a Elia Di Famiano, il più giovane del gruppo e anche colui che ha totalizzato il risultato migliore, stiamo parlando di un tiratore che conosco da tempo e sul quale ho sempre puntato con convinzione per la composizione delle squadre: un atleta che ha un atteggiamento positivo alla Tittarelli. Al termine di questa impresa e in forza del risultato che abbiamo ottenuto mi sento di ringraziare davvero tutti i ragazzi della squadra perché mi hanno seguito con grande diligenza seguendo le mie indicazioni.

La parola ad Alessandra Porfiri*

*Presidente del Tav Castellano di Montecosaro

È la seconda volta in pochi anni che ospitiamo il Trofeo delle Regioni di Fossa Olimpica ed è sempre un onore per il Tav Castellano essere designato come sede di una gara di così grande rilievo. Quest’anno il confronto ci ha messo ancora di più alla prova perché si è concluso con un super-spareggio a quattro squadre per il secondo ed il terzo posto che ha protratto la gara fino al limite possibile dell’orario di svolgimento. A detta del pool arbitrale che ha condotto la gara non era mai accaduto prima che quattro squadre arrivassero a pari merito e si contendessero appunto in spareggio le sedi basse del podio e questa particolarità ha attribuito ulteriore spettacolarità alla gara. Ma d’altronde tutti gli atleti delle squadre si sono rivelati molto esperti e altrettanto i loro coach e quel super-spareggio è stato dunque un bel momento di agonismo. Nella giornata di sabato è stato a Montecosaro anche il Presidente federale Luciano Rossi che si è intrattenuto con noi e ha incontrato i Delegati regionali. Nella giornata di domenica sono stati invece con noi i Consiglieri federali Fabrizio Forti e Roberto Manno e ci ha poi raggiunto anche il Presidente del Coni Marche Fabio Luna che con la sua presenza ha dato grande prestigio alla manifestazione. Per una Società come la nostra ospitare una gara di questo livello e avere tanti illustri ospiti è certamente un onore, e insieme anche una responsabilità, e quindi siamo grati alla Federazione italiana tiro a volo per aver voluto riporre in noi la propria fiducia per questo appuntamento agonistico.

La Presidente del Tav Castelano Alessandra Porfiri con il Presidente federale Luciano Rossi in una foto di repertorio