Mondiale di Compak: è l’ora della verità
Con la cerimonia inaugurale è iniziato ufficialmente il ventesimo appuntamento iridato della disciplina sulle pedane ungheresi di Csákberény
Il Direttore tecnico Veniero Spada e la sua squadra hanno concluso in queste ore gli allenamenti ufficiali all’impianto ungherese di Csákberény che da domani, 15 agosto, ospiterà il ventesimo Campionato del Mondo di Compak. Con la cerimonia inaugurale in programma proprio nel tardo pomeriggio di oggi la competizione iridata è entrata dunque nel vivo e dalla mattina di Ferragosto fino a domenica 18 i massimi specialisti di tutto il mondo si contenderanno i titoli del 2024. I due giorni di prove ufficiali che la formazione italiana ha affrontato all’impianto della località nel nord-ovest dell’Ungheria sono stati proficui e il coach Spada ha potuto individuare tutte le possibili insidie che i nuovissimi itinerari di Csákberény sottoporranno agli atleti e alle atlete del team azzurro nei quattro giorni del confronto.
“Mettiamo subito in chiaro – precisa Veniero Spada – che stiamo parlando di un terreno di gara che proporrà lanci non facili. Per dirla in maniera schietta: sarà una gara più difficile dell’Europeo del Portogallo ed è quindi probabile che anche il livello dei punteggi sarà sensibilmente inferiore a quello del confronto continentale. Sulla carta, per intendersi, non sembra un impianto in cui si possa immaginare di fare 199/200 o 198 com’è avvenuto all’Europeo, ma nel Compak non si può mai dire e saranno i primi due giorni di gara a dirci con più precisione dove potrà essere fissata l’asticella di questo Mondiale.”
“I campi di Csákberény – spiega ancora Veniero Spada – sono ben orientati e quindi non ci saranno inconvenienti per la distribuzione delle batterie in tutte le fasce orarie della giornata. Qualche problema potranno crearlo qua e là gli sfondi: in molti casi il piattello, nell’arco della sua parabola, si sovrappone ad aree brulle con terreno scoperto e qualche cespuglio e per questo motivo può mimetizzarsi alla vista. In un programma che contempla un solo lancio rabbit, dovremo però tener d’occhio i piattelli midi che sono numerosi e potranno fare la differenza. Alcuni atleti e alcune atlete della squadra hanno incontrato qualche difficoltà in prova, ma andando a ripetere i lanci specifici e interpretando bene traiettorie, parabole e velocità di quelli abbiamo limato i problemi di fondo. Certamente ci sono almeno tre campi con un livello alto di difficoltà: il 4 che supera sicuramente tutti gli altri e a seguire anche il 7 e l’8. Complessivamente però ritengo che sia un Mondiale con le caratteristiche corrette: è una gara in cui ci sarà scrematura ed è quindi una competizione che incontrerà le prerogative agonistiche dei nostri atleti e delle nostre atlete che sanno combattere quando occorre. Poi, certo, come sempre, saranno i piattelli e la straordinaria atmosfera di ogni Mondiale ma anche le alte temperature con cui gareggeremo a fornire il responso.”
La squadra italiana al Mondiale di Compak
Men: Marco Battisti, Cristian Camporese, Davide Gasparini, Mario Iesce, Michael Spada, Daniele Valeri – Ladies: Veronica Bertoli, Carla Flammini, Katiuscia spada – Junior: Filippo Ceccarelli, Mattia Degli Antoni, Samuel Ligi – Senior: Mauro Bosi, Alessandro Gaetani, Marco Greco, Bruno Roccasecca – Veterani: Pier Giovanni Nesti, Giovanni Provenzale, Carlo Sestini – Master: Alvaro Leardini – Direttore Tecnico: Veniero Spada
(foto: Marco Greco e Carlo Sestini)