Le Stelle delle Regioni
La Puglia di capitan Oronzo Rochira si è imposta nel Trofeo delle Regioni di Fossa Olimpica davanti alla Sicilia di Fabio Sollami e al Veneto di Luciano Fiorini Carbognin: i leader delle formazioni raccontano la loro impresa sulle pedane di Crevalcore
(di Massimiliano Naldoni)
Non c’è gara a squadre nel tiro a volo che non sia in realtà un complicato mosaico e non c’è formazione che vince in una di quelle competizioni se non proprio grazie alla capacità di dare armonia a tutte le tessere che compongono quel mosaico. La Puglia di capitan Oronzo Rochira (ritratta esultante sul podio di Crevalcore nella copertina di questo articolo) si è imposta ad esempio al Trofeo delle Regioni di Fossa Olimpica del 2022 riuscendo a dare unità armonica al gruppo – magari risolvendo qualche problema proprio alla vigilia del confronto sulle pedane del Tav Olimpia – ed è fuori discussione che una parte consistente del merito del successo spetta al leader della squadra che ha saputo estrarre il miglior potenziale da un collettivo certamente composto da pregiate individualità.
“Ho ricevuto carta bianca dal Delegato regionale Moretto – spiega Oronzo Rochira che ha gareggiato a Crevalcore nel ruolo di Eccellenza del team pugliese – e da parte mia, seppur orgoglioso di un incarico prestigioso e di grande responsabilità, c’è stata subito la consapevolezza che si trattasse di un’impresa molto impegnativa in vista di una gara che sarebbe stata difficilissima. Sono però davvero grato a Mimmo Moretto e alla Delegazione Fitav della Puglia per avermi attribuito questo incarico adesso che sono tesserato a Fasano dopo alcuni anni bellissimi trascorsi sotto le insegne di Umbriaverde nei quali con la squadra di Massa Martana abbiamo centrato importanti successi e addirittura sfiorato la vittoria in Coppa dei Campioni.”
“Per costruire una squadra che sintetizzi tutte le potenzialità di una regione – dice ancora Oronzo Rochira – e sappia unire in un gruppo le migliori individualità, devi vivere giornalmente la vita di pedana ed è quello che io faccio anche in forza della mia professione. Ad esempio avevo designato già da un paio di settimane altri due atleti tesserati a Fasano come Carlo Vinci e Paolo Angelini quando Carlo è andato a conquistare brillantemente il titolo italiano di Seconda categoria e Paolo ha centrato con altrettanto merito il podio al Campionato italiano di Prima. Devo dire che Mimmo Moretto è rimasto favorevolmente impressionato dalla concomitanza della mia scelta e del risultato di questi nostri due atleti.”
“Ma anche le altre convocazioni sono il prodotto di un’analisi attenta del mondo travolistico pugliese. Silvio Binetti, il nostro Veterano, è uno specialista che aveva smesso di praticare il tiro a volo per dieci anni: ricordo bene che era un Eccellenza fortissimo quando ho iniziato a sparare. Quest’anno è tornato in pedana con i colori della Gioiese e ha condotto una brillante stagione che meritava di essere premiata con la convocazione. Su Cosimo Salinaro come rappresentante degli Junior della Puglia non c’erano certo dubbi, mentre il Terza Luigi Laccetti è stato certamente una mia scommessa che sono ben lieto di aver vinto: ho seguito nell’arco della stagione questo nostro atleta del Tav La Cicogna e ho compreso che potesse avere i requisiti giusti per questa sfida.”
La designazione dei titolari è stata certamente un momento delicato per tutte le formazioni che al Trofeo delle Regioni hanno conquistato l’onore del podio. Lo conferma anche il selezionatore della Sicilia Fabio Sollami.
“È stato tutt’altro che facile comporre la squadra, – racconta il fuoriclasse di Caltanissetta che questa volta si è ritagliato il ruolo esclusivo di coach – e infatti ho deciso di convocare diciotto atleti sul campo di Torretta e di sottoporli al test impegnativo di quattro serie in rapida sequenza, come sarebbe avvenuto nella gara di Crevalcore, con lanci molto difficili che si avvicinavano per caratteristiche generali a quelli che appunto avremmo affrontato al Trofeo delle Regioni. Concluso il test, ho deciso di puntare comunque sugli alfieri di Torretta Paolo Vitale e Paolo Putano: due atleti che conosco molto bene e con i quali ho condiviso le vittorie di squadra in tutta l’annata agonistica. Per gli Eccellenza ho scelto Gaetano Licciardello che ha partecipato a tutte le gare della stagione, che è stato presente al Campionato italiano e non ha mai interrotto il suo allenamento. Per la Terza categoria di nuovo ho dovuto procedere ad un’accurata selezione nella quale ha prevalso nettamente Massimo Chiarenza. Per la designazione dello Junior e del Veterano posso dire che ho lasciato che il cuore comandasse le mie decisioni: conosco Mirko Licciardello ormai molto bene e avevo la certezza che il nostro Junior avrebbe fatto una bella gara, mentre Francesco Pollicino è un Veterano noto ed apprezzato che l’amico Adriano Avveduto mi ha suggerito. E posso confermare che il suggerimento è stato utilissimo perché Pollicino ha rappresentato un pilastro per tutta la squadra.”
Anche Luciano Fiorini Carbognin, che è stato l’artefice della squadra del Veneto e anche in prima persona uno degli autori del prestigioso bronzo centrato a Crevalcore dal collettivo euganeo, ammette di aver dovuto lavorare con il cesello per creare il team.
“Comporre una formazione – spiega l’imprenditore veronese – è un’operazione in cui si devono tenere in considerazione tanti fattori. Devi valutare quello che gli atleti hanno saputo fare nelle gare federali, ma anche gettare uno sguardo all’attività societaria nell’arco della stagione. E non ultimo: prendere in considerazione l’appartenenza alla scuderia, perché è naturale che ogni Presidente di Società sia molto orgoglioso dei propri atleti e la presenza in squadra di elementi di tante realtà societarie diverse attribuisce maggiore forza al gruppo e conferisce a quello stesso gruppo il vero ruolo di rappresentanza di tutta la regione.”
“Infatti nella nostra formazione – precisa Luciano Fiorini Carbognin – sono risultate rappresentate tutte le maggiori realtà del Veneto: io sono tesserato a Zevio, Gianluigi Ambroso è un rappresentante dello Shooting Team Scaligero, Franco Rosatti e Davide Mazzocca sono portacolori del Giorgio Rosatti di Ponso, il Seconda Carlo Scalco arriva dal Vecio Piave e il Terza Matteo Barbieri è tesserato a Santa Lucia di Piave.”
“Il compito dell’Eccellenza in una squadra – racconta il team leader della Puglia Oronzo Rochira – è già difficilissimo in partenza perché tutti da te si aspettano un punteggio di grande rilievo. Ma se sei l’Eccellenza e in più hai anche il compito di coordinare il gruppo, allora è quasi una missione impossibile perché inevitabilmente devi conciliare la tua gara con l’attenzione che rivolgi ai tuoi atleti. Può capitare allora che alla prima serie, che abbiamo affrontato con quarantacinque minuti di ritardo rispetto alle previsioni per il rinvio determinato dalla nebbia, commetti una scelta sbagliata degli occhiali e parti subito con un 21 come è capitato a me. Eppure, va detto che con l’allenamento del venerdì e del sabato avevamo fatto un ottimo lavoro. Nei due giorni delle prove il terreno di gara era apparso subito insidioso: sul campo 1, quello che poi è stato determinante per la nostra vittoria, avevamo sparato male in tutti e due i giorni di allenamento. Ma certamente i due giorni di prova, pur con le tante difficoltà e qualche delusione, hanno veramente contribuito a dare solidità tecnica al gruppo: Silvio Binetti mi ha confessato che con le tre serie di allenamento del sabato è riuscito a trasformare letteralmente il suo modo di sparare. E pensare che Binetti arrivava da una brutta esperienza al Campionato delle Società di Roma: in squadra con la Gioiese al primo round aveva fatto 15/25, si era sentito responsabile del risultato non proprio positivo della squadra e mi aveva quindi perfino manifestato il suo dubbio sulla partecipazione al Trofeo delle Regioni.”
“Sta di fatto – dice ancora Rochira – che quando siamo andati ad affrontare l’ultima serie di gara su quel campo, con il cielo grigio di metà pomeriggio e il vento che frattanto si era alzato, con molta modestia siamo scesi in pedana semplicemente con il proposito di difendere il podio. Poi, incredibilmente, dopo i primi cinque piattelli eravamo tutti pieni e abbiamo iniziato a crederci. E quando poi, a ventidue piattelli, avevamo soltanto quattro zeri, è apparso chiaro che stringendo i denti potevamo davvero vincere. Anche se la tensione si è fatta sentire: io stesso, impegnato a seguire gli altri oltre che a condurre la mia gara, ho sbagliato il ventitreesimo e anche Vinci ha lasciato volar via l’ultimo piattello della serie. Un complimento particolare lo merita certamente Cosimo Salinaro che in quell’ultima seie ha sfoderato un perfetto 25. Anche se Cosimo qualche piattello per strada lo ha perso, specialmente nella prima e nella terza serie, perché probabilmente, per un po’ di inesperienza e di leggerezza tutta giovanile, non è ruscito a entrare in pedana con la giusta concentrazione. E se abbiamo vinto, insomma, è perché davvero siamo riusciti a fare gruppo!”
Alla formidabile squadra della Puglia, che ha conquistato il Trofeo delle Regioni 2022, tutte le altre formazioni riconoscono senza esitazione la vera superiorità in gara.
“Sinceramente – racconta Fabio Sollami – quando abbiamo concluso la quarta serie avevamo pensato che il nostro 543, considerando la scarsa visibilità e il vento in direzione dei campi che frattanto si era alzato, fosse sufficiente per vincere. L’impresa che ha compiuto la squadra della Puglia è quindi qualcosa di impeccabilmente mostruoso e i ragazzi Rochira hanno dunque meritato incondizionatamente la vittoria. Non abbiamo perso noi, ma sono loro che hanno vinto perché sono stati autori di una prova straordinaria con un’ultima serie meravigliosa. Quanto a noi: sì, probabilmente è mancato quell’acuto, quel punteggio da leader che permette alla prestazione collettiva di volare alto e di mettere al sicuro il risultato, ma va detto che tutti i componenti della squadra della Sicilia hanno fatto il loro dovere e io sono davvero contento di loro e grato per la medaglia conquistata.”
“Un dato certo – aggiunge sorridendo capitan Sollami – è che difficilmente accetterò di nuovo il ruolo di coach. Preferisco stare in squadra e sparare, perché dall’esterno si soffre davvero troppo!”
Il suggello alla sfida appassionantissima che ha assegnato il titolo e le medaglie del Trofeo delle Regioni di Trap del 2022 lo ha sicuramente stampigliato Luciano Fiorini Carbognin dall’alto della sua lunga esperienza di pedana.
“In una gara di questo genere – afferma perentoriamente il Delegato provinciale Fitav di Verona – se si va per vincere, si perde sicuramente. Noi siamo andati per divertirci. Abbiamo accettato il risultato modesto della prima serie, con il rinvio dell’inizio della gara per la nebbia e gli zeri davvero troppo numerosi dei primi dieci piattelli. Poi abbiamo vissuto il recupero della seconda serie e di quelle successive che ci hanno portato al graditissimo risultato del bronzo. Il segreto di una bella gara come questa è contenuto in questi semplici elementi. Ma certamente non è una lezione che si apprende in un giorno..!”