La Calabria costruisce il futuro under 20

Con il corso dedicato agli Allievi Istruttori che si è svolto a Lamezia Terme e al Tav La Tranquilla è stato formato un consistente nucleo di esperti che gradualmente potranno operare per l’avviamento dei giovanissimi al tiro a volo: le impressioni di Alberto Di Santolo. Rocco Rugari, Francesca Zecca e Cesare Tenuta

(di Massimiliano Naldoni)

 

È stato un importante primo passo verso la costituzione di un nutrito pool di esperti del comparto giovanile il corso per Allievi Istruttori che la Federazione ha organizzato in collaborazione con la Scuola dello Sport del Coni nei due più recenti weekend in Calabria. Ventotto candidati hanno affrontato con interesse ed entusiasmo le due sessioni del seminario che ha proposto interventi di carattere generale nella prima parte ed ha invece offerto una panoramica dettagliata della materia tiravolistica nel secondo segmento.

“L’iniziativa – spiega il Coordinatore nazionale del Settore Giovanile Alberto Di Santolo – è scaturita dalla considerazione che in questo momento, in Calabria ma anche in altre regioni dell’Italia meridionale e insulare, sia necessario consolidare gradualmente la presenza di Istruttori che abbiano le competenze per rivolgersi all’attività giovanile e a quella scolastica che sta nascendo proprio adesso. Il corso in questione è il risultato di una bella sinergia tra il Settore Giovanile della Federazione e il Delegato regionale Fitav della Calabria Rocco Rugari e ha prodotto una reazione

L’intervento introduttivo di Alberto Di Santolo

davvero entusiastica in tutti i partecipanti nei quali ho percepito personalmente grande soddisfazione per l’iniziativa.”

“Si tratta naturalmente di un corso base di primo livello – ha precisato Alberto Di Santolo – e infatti, nel mio intervento introduttivo, ho spiegato a chiare lettere a tutti che l’abilitazione, quindi il titolo di Allievo Istruttore, si consegue non solo con i crediti formativi a seguito del superamento dell’esame, ma anche grazie ai crediti sportivi che si ricevono partecipando alle iniziative del Settore Giovanile. Sia la parte generale del corso, che ha visto nel ruolo di relatori i docenti del Coni, che la parte specifica, in cui sono intervenuti invece i tecnici federali, hanno riscosso davvero grande interesse nella platea dei partecipanti. Nella parte generale è stata affrontata essenzialmente la metodologia dell’allenamento e dell’insegnamento, mentre nella parte specifica del corso si è fornito ai partecipanti una panoramica accurata delle problematiche relative alla Fossa Olimpica e allo Skeet, alla balistica e alla meccanica, con riferimenti all’attività paralimpica e alle nuove regolamentazioni scolastiche. A conclusione di questa iniziativa vorrei elogiare la Delegazione Fitav della Calabria nella persona del Delegato Rocco Rugari che ha organizzato impeccabilmente l’evento e ha assicurato la presenza di relatori altamente qualificati.”

Il Delegato Fitav Rocco Rugari con i relatori Valentina Colella e Fabio Pirrotta

Entusiasticamente convinta del grande valore del corso si è dichiarata Francesca Zecca.

“È stata un’iniziativa davvero molto interessante – ha detto la dirigente del Tav La Silva – e personalmente, ma anche a nome di mia sorella Valentina che a sua volta ha partecipato al corso, mi sento in dovere di ringraziare tutti i formatori che sono intervenuti e che ci hanno offerto un panorama accurato di nozioni sulla materia tiravolistica. Certamente utilissima si è rivelata la possibilità di interagire con i formatori durante il corso stesso: abbiamo avuto la possibilità di formulare direttamente delle domande e tutti i docenti con grande disponibilità ci hanno fornito risposte esaustive. Personalmente ho giudicato davvero di grande utilità anche gli interventi di Cesare Tenuta che, nel ruolo di rappresentante degli atleti della Calabria e di esperto di armi e balistica, ha permesso a tutti di esplorare questi ambiti specifici e ha fornito nozioni che hanno certamente arricchito il nostro bagaglio complessivo.”

“Sicuramente per noi che abbiamo partecipato al corso – ha spiegato ancora Francesca Zecca – si è trattato del primo passo di un lungo percorso, ma sono certa che l’esperienza singolare che abbiamo vissuto sarà uno stimolo fortissimo per tutti a procedere su questa strada. Sono grata alla Federazione che ci ha dato questa straordinaria opportunità e ad Alberto Di Santolo, ma anche al nostro Delegato regionale Rocco Rugari per l’ineccepibile organizzazione, per essere stato presente e attento per l’intera durata del corso e per aver fatto sì che tutto si svolgesse nel migliore dei modi. E particolare gratitudine devo esprimerla anche al nostro Delegato provinciale Tonino D’Andrea che è stato preziosissimo in particolare per la disciplina dello Skeet. Ma non posso dimenticare il grande senso di ospitalità e la cortesia di Antonio e Giuseppe Ventre che hanno messo a disposizione i locali della storica Società La Tranquilla per la seconda parte del corso. Un momento molto emozionante è stato inoltre l’incontro con Alfredo Minniti a cui infatti il Delegato Rocco Rugari, con grande sensibilità, ha consegnato un riconoscimento. Minniti, nel suo ruolo di Tecnico ma anche di Ufficiale di gara, ha letteralmente costruito la storia del tiravolismo della nostra regione e in questa occasione ci ha fornito una testimonianza di grande valore.”

Rocco Rugari e Emanuele Bernasconi consegnano un riconoscimento a Alfredo Minniti

Anche Cesare Tenuta ha confermato a sua volta l’impressione della perfetta riuscita dell’esperimento.

“Mi sono complimentato con Alberto Di Santolo e con tutti i docenti che abbiamo avuto in questo corso, – ha dichiarato il rappresentante degli atleti della Calabria – per la qualità degli argomenti affrontati e degli interventi. Anche l’esame non è stato davvero una formalità: si è trattato di una prova impegnativa per il cui superamento si richiedeva al candidato di aver seguito certamente con cura tutti gli interventi proposti. Ma tutto questo conferma che la Federazione ha fatto e sta facendo veramente un buon lavoro. Quello che ho apprezzato è il fatto che, oltre alla passione profusa nel loro compito specifico, i docenti hanno portato delle testimonianze vissute sul campo nel vero senso del termine. E quindi posso dire che sono riusciti a trasmetterci queste esperienze fatte dal vivo che si sono rivelate un passaggio fondamentale di questo corso: si tratta di qualcosa che non può essere sintetizzato in un testo scritto, ma deve essere testimoniato nel modo giusto per arrivare correttamente al destinatario.”

“Mi sono complimentato anche in particolare con Massimo Tafuri – ha proseguito Cesare Tenuta – e a lui ho trasmesso i complimenti al nostro Presidente Luciano Rossi per il lavoro compiuto con i ragazzi delle scuole. Grazie al loro lavoro siamo riusciti a far entrare nel mondo sportivo un attrezzo sportivo che fino a quando era chiamato arma suscitava sentimenti spesso anche ostili. In questo modo stiamo riuscendo invece a trasformare il modo in cui si guarda alle nostre discipline sportive. Quanto ai contenuti specifici del corso, ho trovato particolarmente interessante l’intervento della docente Katia Romeo che ha evidenziato la particolarità di ogni allievo con cui si opera e l’esigenza di comprendere proprio la situazione specifica dell’allievo per gestirla secondo le sue condizioni.  Molto stimolante anche l’intervento della docente Valentina Colella sulla comunicazione. Un intervento di più di due ore che tutti, credo, abbiamo seguito con grande entusiasmo. La docente ha precisato che anche la tonalità della voce ha il suo ruolo nell’attività didattica e perfino nel metodo specifico che si adotta per far superare ad un allievo la delusione di un piattello sbagliato. Quello che voglio sottolineare, insomma, è che in questo corso si è fatto cultura dello sport e non si è parlato semplicemente dell’atto di sparare. Ma d’altronde ritengo che un’impostazione essenzialmente culturale debba essere empre alla base di ogni argomento sportivo.” 

Gli aspiranti Allievi Istruttori con i docenti al Tav La Tranquilla

Ma se c’è stato autentico coinvolgimento emotivo per i ventotto partecipanti al corso, quella emozione è stata condivisa anche dagli organizzatori. Lo conferma il Delegato regionale Rocco Rugari che ha svolto il ruolo di vero e proprio regista dell’iniziativa.

“È stata un’esperienza a dir poco entusiasmante anche per me – ha testimoniato il massimo dirigente tiravolistico della Calabria – perché ho visto i nostri aspiranti Allievi Istruttori cimentarsi con i tanti temi che abbiamo affrontato e avvicinarsi gradualmente a quell’esame al termine del corso con l’emozione degli studenti che si accingono a sostenere una grande prova. Ho percepito grande interesse in tutti i candidati e questo mi onora perché significa che abbiamo saputo intercettare le loro esigenze, ma è anche il segno che a tutti quei candidati sta molto a cuore la materia tiravolistica. Da parte mia mi sento in dovere di ringraziare i docenti che il Coni ci ha messo a disposizione: hanno dimostrato una preparazione eccezionale e una rara capacità di atttrarre l’attenzione dei candidati. Ma naturalmente dei momenti di grande emozione li abbiamo vissuti anche con i nostri tecnici che hanno testimoniato un’accurata conoscenza di quella materia che vivono ogni giorno sul campo. Per tutti questi aspiranti Allievi Istruttori è l’inizio di una grande avventura e sono davvero lieto di essere stato almeno in parte tra gli artefici di questa impresa!”