Invernali: su e giù per l’Italia tra Universale e Trap

La Fossa Olimpica in Calabria, Sicilia e Veneto e la “cinque macchine” in Lombardia: ecco una panoramica dell’Italia in pedana nel più recente weekend

(di Massimiliano Naldoni)

PRIMA PARTE

In quest’ultimo weekend l’inverno è stato ancora decisamente rigido negli impianti della Lombardia, ma a rendere incandescenti i confronti hanno provveduto alcuni dei più celebri specialisti della regione. È stata battaglia serrata ad esempio sulle pedane dell’Arlunese per la seconda prova del Campionato invernale di Fossa Universale della zona Ovest. Allo stand del Presidente Flavio Moroni l’hanno spuntata brillantemente i portacolori di Fagnano, ma un solo piattello ha diviso i ragazzi di Mauro Bassi dal team di Belvedere. Nel derby varesino sul terreno del club milanese Claudio Armiraglio è stato leader autorevole: il suo superbo 49/50 ha spinto al successo le insegne di Fagnano sotto le quali nell’occasione hanno gareggiato anche Giovanni Inversini (47), Alberto Bassi (46), Stefano Pavan (45), Graziano Cazzaniga (44) e Fortunato Gattuso (43). Con 274 Fagnano ha preceduto appunto di misura Belvedere al cui punteggio hanno contribuito Antonio Balbi, Stefano Maisano, Lorenzo Gallo, Livio Elli, Marco Arena e Alessandro Lorenzon. Sul terzo virtuale gradino del podio è salita la Milano Trap (263) di Christian Lisca, Damiano Fumagalli, Salvatore Vescio, Vincenzo Laezza, Bruno Napoli e Ivan Ciatto.

Il Presidente del Tav Arlunese Flavio Moroni in pedana all’Universale

Con Claudio Armiraglio incontrastato dominatore della classifica generale a quota 49, si sono attestati nelle immediate retrovie Antonio Balbi, Giovanni Inversini, Giulia Maria Pedrolini e Stefano Maisano a quota 47. Nella griglia delle categorie e delle qualifiche Stefano Pavan ha svettato in Eccellenza con 45 centri e Antonio Balbi (47) è stato primo di Prima davanti al 44 di Graziano Cazzaniga. In Seconda, alle spalle dell’incontenibile Armiraglio, si sono spartiti le virtuali piazze d’onore Alberto Bassi e Cristian Lisca a quota 46, mentre in Terza ha dominato Stefano Maisano: con il suo ottimo 47 l’atleta di Fino Mornasco ha preceduto i 43 di Federico Ravizza, Vincenzo Laezza, Marco Molteni e Alessandro Lorenzon. Giulia Maria Pedrolin ha svettato ampiamente tra le Ladies con il suo pregiato 47 davanti al 37 di Sabrina Castelnuovo, Lorenzo Gallo ha vinto la gara degli under 20 con 46, Giovanni Inversini è stato il migliore dei Senior con 47, Giuseppe Palmeri e Livio Elli (45) hanno occupato la vetta della graduatoria dei Veterani e Giovanni Paolacci (46) è stato il primo dei Master.

Il fine settimana più recente ha assistito anche all’inaugurazione del circuito invernale di Fossa Olimpica della Calabria. Al Tav La Silva di Cerchiara (nella foto di copertina) si sono misurati 77 contendenti che, a dispetto del clima avverso, hanno consegnato alla classifica prestazioni agonistiche di rilievo. Domenico Cannizzaro è stato l’autore del miglior punteggio della gara in programma all’impianto del Presidente Peppino Zecca: lo specialista di Prima categoria ha totalizzato 47/50 e ha preceduto i 46 degli altri Prima Agostino Costa e Roberto Scarcella e del Seconda Gaetano Fortugno. Sfida appassionante anche nella gara a squadre con le formazioni più quotate in perfetto equilibrio. Di fatto l’ha spuntata il team del Tav Roccani ma nel derby di Catanzaro con il Tav Pistualu la vittoria è stata decretata soltanto dalla miglior sequenza di punteggi. Gaetano Fortugno, Massimo Pignataro, Domenico Carchedi, Antonio Pilò, Giuseppe Panzarella e Giuseppe Giofrè hanno totalizzato 241/300 per i colori di Roccani e lo stesso punteggio lo hanno collezionato Carmelo Borriello, Ivan Mungo, Francesco Grande, Leonardo Nanci, Mario Piperata e Vito Rocca per le insegne di Pistualu. I padroni di casa si sono insediati al terzo posto con 230: al punteggio del Tav La Silva hanno contribuito Agostino Costa, Simone Aiello, Annunziato Terranova, Pompeo Frasca, Pasquale Marconesi e Azio Carucci. Il confronto dell’inverno calabrese di Fossa Olimpica si presenta dunque già molto accesso e con l’atmosfera di grande agonismo che gli specialisti della regione hanno saputo costruire fino dalle prime battute è davvero difficile fare una previsione per l’esito del Campionato al traguardo delle sei prove. Frattanto gli specialisti del Trap della Calabria tornano subito in pedana: il 4 e il 5 febbraio il teatro della sfida sarà l’impianto del Tav Torretta Ardore.

Il Presidente del Tav La Silva Peppino Zecca

Sono stati 92 i contendenti che si sono affrontati sul terreno del Tav Mattarona per il circuito invernale di Fossa Universale della zona Est della Lombardia e nel confronto a squadre all’impianto mantovano il successo dei bresciani del Trap Pezzaioli è stato inequivocabilmente netto. Grazie ai travolgenti 48/50 del giovane Manuel Beatini e di due capitani di lungo corso della pedana come Robertino Tacchetto e Christian Filippi, ma anche in forza del solido 47 di Manuel Faletti e dei 46 di capitan Claudio Franzoni e di Giuseppe Panzera, il team di Montichiari si è attestato a quota 283/300 e ha staccato di undici lunghezze il Poggio dei Castagni trainato dal brillante 48 di capitan Roberto Favalli che nell’occasione ha avuto come compagni di viaggio Nicola Minini, Mattia Bertoni, Marco Minini, Stefano Bettoni e Massimiliano Morbini. Terzo posto nella tappa di Mattarona per il Concaverde spinto verso l’alto della classifica da un Samuele Maraschi in stato di grazia che ha donato a Lonato 49 splendidi centri. A comporre il 264 della squadra del presidente Ivan Carella hanno contribuito anche Roberto Cisco, Federico De Micheli, Antonio Rea, Rachele Amighetti e Antonio Costantino.

Un momento della gara di Universale al Tav Mattarona

È stato inevitabilmente Maraschi a dominare la classifica generale a livello individuale: l’atleta del Concaverde con il suo quasi en-plein ha svettato davanti ai pregiati 48 di Manuel Beatini, Robertino Tacchetto, Christian Filippi e Roberto Favalli. A livello di categoria Claudio Franzoni si è segnalato in Eccellenza con 46 bersagli utili e Manuel Faletti ha prevalso in Prima categoria con 47 davanti al 46 di Dario Caretta. Confronto di giganti in Seconda con Samuele Maraschi che ha ovviamente occupato la casella più alta con 49 davanti al bel 48 di Cristian Filippi. Parità al vertice di Terza tra Francesco Ruggeri e Lorenzo Piacentini che hanno concluso le due serie di programma con 46 centri.  Il miglior punteggio del comparto femminile è stato quello firmato da Rachele Amighetti: la campionessa azzurra di Costa Volpino ha totalizzato 42/50. Manuel Beatini con il suo poderoso 48/50 ha avuto ovviamente gioco facile a svettare tra i giovanissimi davanti al 38 di Matteo Civera. Robertino Tacchetto e Roberto Favalli hanno condiviso la vetta della graduatoria dei Senior, Andrea Bussolati e Domenico Zacchi hanno fatto altrettanto con 39 centri tra i Veterani, mentre Giuseppe Bresciani si è assicurato il primato dei Master con 42.

Quando la Sicilia della Fossa Olimpica si presenta in pedana è certamente subito spettacolo! Ne è stata dimostrazione la prova di esordio del circuito di Fossa Olimpica dell’area orientale dell’isola sulle pedane di Castanea. Allo stand peloritano – sotto l’attenta regia di Daniele Di Bella – la gara a squadre è stata dominata da San Demetrio. Con l’acuto del giovane Fabrizio Fisichella (47/50), con il solido 46 del navigato Salvatore Dell’Aquia e con il contributo dei 45 di Alessandro Scuderi e Giuseppe Salustro, nonché del 44 di Michele Calvo e del 43 di Salvatore Finocchiaro, la formazione del presidente Angelo Di Mari ha centrato la vittoria della prova con 270/300. I portacolori di Pachino si sono messi di gran carriera all’inseguimento degli atleti di San Demetrio e nel derby siracusano Joseph Fortunato è stato addirittura leader superlativo con un personale stellare di 49/50, ma i ragazzi di Angelo Di Mari sono risultati irraggiungibili. Per i colori di Pachino Joseph Fortunato, Gesualdo Renda, Giuseppe D’Urbino, Gioacchino Giunta, Francesco Leonardi e Vincenzo Renda si sono dovuti accontentare del secondo posto a quota 264 davanti ai padroni di casa di Castanea: 262 centri firmati da Marcello Ranieri, Antonio Passalacqua, Sebastiano Fazio, Antonino Biondo, Alberto Scorza e Alessio Nostro. Tra i quasi centocinquanta contendenti presenti sulle pedane messinesi per il primo appuntamento del circuito invernale di Fossa Olimpica della Sicilia orientale è stato naturalmente Joseph Fortunato a totalizzare il punteggio di più alto livello qualitativo e ad assicurarsi la vetta della graduatoria dell’Eccellenza. In classifica generale con 49 bersagli utili il massimo dirigente di Pachino ha preceduto di due lunghezze Marcello Ranieri (primo in Seconda categoria) e Fabrizio Fisichella (che ha ottenuto il primato nel Settore Giovanile). A quota 46 si sono attestati Paolo Carrubba (primo dei Terza categoria), Gaetano Licciardello, Maurizio Annaloro, Gesualdo Renda e Salvatore Dell’Aquia (rivelatosi leader della graduatoria di Prima categoria). Con Beatrice Di Maria (30) in vetta alla classifica della Ladies, è stato invece Massimo Lanza, con 42 centri, ad aggiudicarsi il primo posto nel Paratrap. 45 centri hanno permesso a Giacomo Foti di svettare tra i Veterani e con lo stesso punteggio Vittorio Ferdinandi è risultato il primo dei Master.

Un momento della gara di Trap al Tav Castanea

Quando il calendario regionale ha ormai preso il via da alcune settimane, è Adriano Lonardi a proporre frattanto un esame molto pragmatico della situazione del tiravolismo nel Veneto. “I circuiti invernali sono stati inaugurati il 13 gennaio – spiega il massimo dirigente della Fitav euganea – con un panorama di quattro prove per la Fossa Olimpica, tre per l’Universale, per lo Skeet e per il Compak e una prova unica per l’Elica. Nelle due prove di Trap e in quella di Fossa Universale che intanto si sono disputate si è manifestata una certa contrazione della partecipazione: appena percettibile nell’Universale e semmai un po’ più marcata nell’Olimpica. Nella seconda prova di Fossa Olimpica però siamo passati dai 147 partecipanti della gara di esordio ai 165 contendenti: devo dire che, pur a fronte di qualche segnale meno incoraggiante dell’esordio, questa recente variazione in positivo mi rende ottimista in prospettiva delle altre gare della stagione invernale e soprattutto in vista del circuito estivo.”

Il Delegato Regionale del Veneto Adriano Lonardi

Sotto il profilo agonistico la più recente prova del circuito veneto del Trap ha assicurato significative emozioni. Sulle pedane del Giorgio Rosatti sono stati due under 21 a far segnare i migliori punteggi: sono infatti firmati da Kevin Pivotto e da Davide Zanchetta i 48/50 totalizzati a Ponso nell’ultimo weekend. Di pregio anche l’altro 48 composto sulle pedane padovane dal Seconda Stefano Nordio davanti ai 47 di Luciano Fiorini Carbognin, Michele Fila e del “lombardo” Robertino Tacchetto.

Foto di Valentina Zecca, Fitav Lombardia e Fitav Sicilia