Vertigine da campioni

Riccardo Rossi, team-leader della formazione delle Fiamme Oro che ha conquistato la Coppa dei Campioni di Fossa Olimpica al Concaverde, commenta la brillantissima prestazione dei suoi magnifici sei: Matteo Marongiu, Lorenzo Ferrari, Mauro De Filippis, Andrea Vescovi, Erminio Frasca e Simone Lorenzo Prosperi

(di Massimiliano Naldoni)

È la formazione della Polizia di Stato designata da Pierluigi Pescosolido la squadra regina della Coppa dei Campioni 2023 in programma al Concaverde: la squadra delle Fiamme Oro, che sul terreno di gioco gardesano è stata seguita e condotta da Riccardo Rossi, ha dominato la più prestigiosa competizione a squadre della stagione con il punteggio di 574/600 assemblato grazie alle prove di Matteo Marongiu, Lorenzo Ferrari, Mauro De Filippis, Andrea Vescovi, Erminio Frasca e Simone Lorenzo Prosperi. Ed è proprio il team-leader della squadra “blaugrana” che ha proposto un’accurata analisi della prova del Concaverde.

Coach Rossi, sebbene sia impossibile trascurare che le Fiamme Oro sono sempre e comunque uno dei team favoriti per la vittoria in Coppa dei Campioni, in questa edizione la conquista della vetta della classifica era stata anticipata da qualche segnale inequivocabile?

Pierluigi Pescosolido che ha composto la squadra e io che l’ho condotta e seguita passo per passo sul campo eravamo molto fiduciosi sul fatto che potessimo far bene, ma naturalmente non spariamo da soli perché ogni volta in gara ci sono tante squadre competitive e agguerrite composte da bravissimi tiratori e da grandi talenti. Posso dire che l’allenamento pre-gara ci aveva fornito dei dati molto positivi che ha permesso a me personalmente di coltivare una fondata speranza quantomeno di podio se non di vittoria. La squadra era effettivamente molto amalgamata, molto forte sotto il profilo del rendimento in pedana e nel gruppo c’era un forte affiatamento. Alcuni degli elementi designati stanno attraversando anche un ottimo momento: Matteo Marongiu, ad esempio, era reduce da una bellissima gara al Memorial Nando Rossi in cui aveva fatto un 25 nel barrage finale. Mauro De Filippis appena due mesi fa è stato il protagonista della conquista della carta olimpica e Lorenzo Ferrari ugualmente ha dato prova di essere in ottima forma nelle settimane recenti. E Erminio Frasca è stato uno dei più brillanti nei Gran Premi di questa stagione e nella Green Cup: tutte situazioni in cui Erminio ha fatto risultati molto alti. Ma al di là della condizione dei singoli, che ha sempre sfumature diverse, direi che proprio tutto il gruppo si presentava come una squadra forte con grandi potenzialità collettive.

Il team-leader delle Fiamme Oro Riccardo Rossi con il Coordinatore della Coppa dei Campioni 2023 Diego Prati

In questa edizione 2023 ci sono state del resto molte squadre con i requisiti giusti per ambire alla vittoria.

Esattamente. Infatti appunto non basta essere forti sulla carta: occorre riuscire ad esprimere quella forza in termini di risultato tutti insieme proprio nel momento in cui serve produrre il risultato. È questo, poi, in fin dei conti il grande segreto di ogni vittoria. Io ho lavorato per assicurare a tutti la tranquillità sufficiente per esprimersi al meglio in pedana. L’altro nostro grande punto di forza è stato il fatto che siamo riusciti a condurre una gara in maniera molto costante: otto zeri nella prima serie, sette zeri nella seconda e nella terza e addirittura soltanto quattro zeri in finale che è stata davvero un’impresa straordinaria. Pierluigi Pescosolido fra l’altro è stato sempre in contatto costante con noi e quindi ha seguito in diretta, passo per passo, tutte le fasi di questa Coppa dei Campioni.  E va detto effettivamente che anche quest’anno non era possibile davvero allentare la presa in finale. Infatti i sei piattelli di vantaggio con cui abbiamo affrontato la serie finale sono tanti, sì, ma in qualunque momento possono risultare invece pochi perché in una serie capita a volte che degli zeri maturino in blocco con una facilità estrema e quindi occorre davvero affrontare quell’ultima serie con grande concentrazione. Chiedere quello sforzo finale è anche una richiesta molto impegnativa per gli atleti perché alle spalle ci sono tre serie e un’intera giornata di gara e di permanenza sul campo.

La formazione della Polizia di Stato esultante al vertice del podio di Lonato

Coach Rossi, ha tremato per quello zero di Mauro De Filippis al primo piattello dell’ultima serie?

Sinceramente in finale lo zero al primo piattello di Mauro De Filippis non me lo aspettavo. Però ho visto che Mauro ha superato subito quel problema ed è entrato immediatamente nel ritmo giusto. Posso anche dire che gli altri elementi della squadra non hanno avuto nessuna reazione negativa a quello zero di Mauro e anzi l’episodio li ha probabilmente stimolati a concentrarsi ancora di più. A metà serie in realtà avevamo ancora soltanto quello zero di Mauro: il risultato era quindi per metà acquisito.

Mauro De Filippis nel corso dell’ultima serie della Coppa dei Campioni 2023

A quale calendario di preparazione sono stati sottoposti i magnifici sei alla vigilia della gara?

Noi abbiamo provato il venerdì e il sabato però occorre precisare che nel caso della Coppa dei Campioni, che è una gara che si disputa sui dodici campi del Concaverde, capita che tu non abbia provato proprio il campo in cui vai a effettuare una serie di qualificazione o magari l’ultima serie decisiva. Che è proprio il caso nostro perché non avevamo testato né il 2 in cui abbiamo fatto la finale, né l’8 in cui abbiamo affrontato un’altra delle serie. Questo ci dice chiaramente che nessuna squadra in una gara come questa può avere la certezza assoluta del proprio punteggio. È vero che, specialmente nel nostro caso, si tratta di atleti che hanno gareggiato molte volte sui campi di Lonato e va anche detto che al Concaverde tutti i campi sono simili e l’impossibilità di testare proprio tutti i campi alla vigilia influisce in maniera marginale. Però tutto questo lascia appunto un margine di imprevedibilità sul responso della gara. A questo proposito voglio sottolineare il grande supporto offerto al nostro team dalla Polizia di Stato che non soltanto ci fornisce mezzi e risorse per svolgere il nostro compito, ma ripone anche piena fiducia in tutti noi. E un’organizzazione di quel tipo e una salda fiducia nel nostro operato contribuisce in modo determinante alla prestazione degli atleti e al risultato.

Abbiamo detto: magnifici sei, ma in realtà dovremmo estendere a sette…

Senz’altro, perché un plauso lo merita Emanuele Buccolieri che è stato ovviamente sempre con noi per tutto il tempo e ha condotto con gli altri l’allenamento e in prova ha anche sparato molto bene. Buccolieri ha vissuto questa gara in quel ruolo di riserva che Pescosolido gli ha assegnato, ma il suo livello tecnico e agonistico è altissimo ed è doveroso riconoscerlo. Sicuramente Emanuele per primo sapeva che avrebbe avuto poche opportunità di entrare in campo perché la squadra marciava perfettamente allineata e per ricorrere al suo coinvolgimento si sarebbe dovuto verificare un problema fisico assolutamente imprevisto per uno dei titolari.

Riccardo Rossi e Emanuele Buccolieri 

Concorda che la Coppa dei Campioni è una delle gare più appassionanti del calendario?

Concordo in pieno. Questa è davvero una gara stupenda perché esalta al massimo livello il grado di competitività delle formazioni. Ho avuto modo di constatare che ogni anno tutte le squadre si organizzano in modo da arruolare atleti nuovi per rinforzare i propri ranghi anche in base al risultato dell’edizione precedente. La forte competizione che si crea sempre in questa gara è l’elemento che fa crescere il livello di qualità di questo appuntamento che è quindi in assoluto una delle gare più belle della stagione.

Matteo Marongiu impegnato nella serie finale della gara del Concaverde che ha consegnato alle Fiamme Oro il trofeo del 2023