Storica vittoria di Torretta nella Coppa Sicilia
Nel confronto che ha concluso il circuito invernale del Trap isolano la formazione di Caltanissetta si è aggiudicata la sesta edizione del Trofeo Saro Avveduto precedendo La Contea e Marsala: il commento del Delegato Fitav Michele Sollami e dei capitani Fabio Sollami, Adriano Avveduto e Ivan Anastasi
(di Massimiliano Naldoni)
Il capolavoro porta la firma di capitan Fabio Sollami e dei suoi atleti: è stata infatti la squadra di Torretta (nella foto di copertina) a infrangere il sortilegio che caratterizzava la Coppa Sicilia e il Trofeo Saro Avveduto di Fossa Olimpica. La competizione che commemora l’indimenticato dirigente federale – e che conclude solennemente ormai da sei stagioni l’inverno siciliano del Trap – fino ad ora non aveva infatti mai attribuito per due volte il successo alla stessa formazione. Il team di Caltanissetta, certamente non nuovo alle imprese, la scorsa domenica 26 febbraio ha invece letteralmente stravolto gli equilibri e nella stessa occasione non soltanto ha centrato la seconda vittoria, ma ha compiuto la vera impresa inanellando quel secondo successo a soli dodici mesi dalla prima affermazione e ha dunque conseguito un primato che per le altre formazioni dell’isola nelle prossime stagioni davvero non sarà facile replicare.
“Come del resto sempre fino dal suo debutto, – ha dichiarato il Delegato Fitav Michele Sollami celebrando la festa del tiravolismo isolano – anche questa volta la Coppa Sicilia è risultata una bellissima gara, agonisticamente molto tirata e sentita fortemente da tutte le squadre. Con la classifica in bilico fino alla fine, la competizione del 2023 è stata la dimostrazione del sano agonismo messo da tutti i partecipanti. Davvero buona è stata la preparazione dimostrata da tutte quelle squadre che parteciperanno alle finali nazionali, quindi sono certo che la Sicilia avrà le credenziali giuste per mettersi in luce in quei confronti. Da parte mia sono molto grato a tutti gli atleti e a tutti i dirigenti che hanno partecipato prima al Campionato invernale e poi alla Coppa Sicilia. Ma si sa che quando si conclude un evento, in realtà ci dobbiamo già mettere al lavoro per il successivo, quindi è già tempo di pensare ai prossimi impegni.”
Dal punto di vista agonistico tra i nisseni Paolo Vitale è stato certamente un gigante e con la sua prova superlativa ha impresso una spinta determinante alla squadra: il Prima categoria della scuderia di Torretta, con due serie piene nella prima parte della gara e con i due successivi 24, ha infatti totalizzato uno spettacolare 98/100. D’altronde anche Fabio Sollami ha tenuto fede alla sua fama di azzurro di talento: il coach della formazione ha totalizzato un solidissimo 96. Il Prima Paolo Putano ha confezionato 94 centri, mentre i Seconda Francesco Gorgone e Carlo Alfano hanno prodotto rispettivamente 91 e 81 centri. Ma nella recente sfida di Caltanissetta Fabio Sollami ha saputo svolgere con determinazione e autorevolezza un ruolo molteplice: il coach del gruppo, impegnato appunto in prima persona come atleta, è stato chiamato infatti a prendere anche una decisione di grande responsabilità quando nella prima serie di programma ha constatato che Serafino Lo Porto, il sesto dei titolari del team di Torretta, stava gareggiando su di uno standard decisamente inferiore al suo solito.
“Ho compreso fino dai primi piattelli che Lo Porto era in sofferenza – ha spiegato Fabio Sollami – e a metà serie mi sono reso conto che occorreva operare la sostituzione prima che il danno si rivelasse irreparabile. Ho suggerito a Serafino Lo Porto di lasciare il posto a mio nipote Giovanni che avevo convocato nel ruolo di riserva e tutti insieme di concerto abbiamo subito operato l’avvicendamento. Giovanni era consapevole di non poter contribuire con una prova di grande spessore perché per motivi di studio nelle ultime settimane non era stato in grado di compiere un allenamento intenso. Però occorre anche riconoscere a Giovanni che è riuscito a totalizzare un buon punteggio: quell’87/100 che ha avuto un ruolo essenziale per la vittoria della squadra.”
“In realtà durante le prove della giornata di sabato ero sinceramente straconvinto che avremmo potuto fare un grande risultato, ma le prime difficoltà che appunto alcuni di noi hanno incontrato nei primissimi piattelli di gara mi hanno costretto a ridimensionare il giudizio. Poi, con l’avvicendamento tra Serafino e Giovanni siamo tornati immediatamente competitivi e grazie alla grande prova di Paolo Vitale abbiamo anche potuto concretizzare pienamente le nostre possibilità di vittoria.”
“Il responso della gara – ha dichiarato ancora Fabio Sollami – non era facilmente prevedibile perché La Contea, con noi di Torretta la più titolata delle compagini della regione, si presentava con una formazione molto forte. Anzi, potrei dire che alla vigilia della Coppa Sicilia i favoriti erano certamente loro. Come al solito, nel nome di quel grandissimo pioniere del tiravolismo siciliano e artefice di tante iniziative straordinarie che è stato Saro Avveduto, c’è stata genuina e sana competizione e le nostre squadre si sono misurate profondendo tutte le energie possibili. E infatti alla fine della nostra ultima serie, quando abbiamo sancito la nostra vittoria, gli amici de La Contea sono venuti ad abbracciarci e a complimentarsi con noi. Con un’emozione generale che davvero soltanto questa gara intitolata al ricordo di Saro Avveduto riesce a trasmettere.”
Al termine delle quattro serie di programma Torretta si è dunque attestata alla quota irraggiungibile di 547/600 e si è aggiudicata la Coppa Sicilia e il Trofeo Saro Avveduto 2023.
La Contea da parte sua ha pienamente meritato la medaglia d’argento del confronto: Francesco Mozzicato è stato il più brillante dei portacolori della squadra di Modica e ha contribuito con un potente 96, ma solidissimi sono stati anche il 92 dell’atleta-coach Adriano Avveduto, il 90 di Maurizio Annaloro, l’89 di Francesco Pollicino, l’87 di Emanuele Antonio Giudice e l’84 di Daniele Castiglia.
L’appuntamento della Coppa Sicilia che assegna il trofeo intitolato alla memoria di Saro Avveduto è sempre inevitabilmente caratterizzato da un forte contrassegno emotivo per Adriano Avveduto che ha partecipato all’evento in un ruolo multiforme: atleta, direttore tecnico della formazione della Contea e dirigente federale.
“Ogni anno partecipare a questa gara costituisce sempre una grande emozione, – ha spiegato il Consigliere federale di Modica – ed è un modo per ricordare e rivivere le tante gare vissute con mio padre e tutto quello che lui ha fatto per il tiro a volo siciliano. Ed è, sì, certamente una grande emozione, ma anche un grande piacere partecipare e provare ogni volta a vincere la Coppa Sicilia. Perché, come è noto, in realtà come squadra della Contea non siamo ancora riusciti a conquistarla: anche quest’anno siamo arrivati secondi, magari molto vicini alla vittoria, ma non abbiamo centrato il traguardo. È così tanto tempo che inseguo questo trofeo che ho fatto un patto con me stesso: quando riuscirò a vincere la Coppa Sicilia lascerò il posto in squadra ad altri!”
“Peraltro – ha proseguito Adriano Avveduto – questa volta abbiamo gareggiato in un’atmosfera di grandissima tensione emotiva. È vero che quella è la situazione che sperimentiamo regolarmente in questa gara da anni, ma nella circostanza si è aggiunto certamente un altro elemento di commozione: con il Delegato Michele Sollami il giorno precedente alla gara abbiamo partecipato alla cerimonia funebre della giovane figlia di Adolfo Venezia, Delegato provinciale di Enna. Tutto il tiravolismo siciliano ha partecipato idealmente al dolore di questo nostro collega dirigente e questa profonda commozione ha inevitabilmente gravato su quella che in realtà è la più bella gara dell’inverno dell’isola.”
“La Coppa Sicilia è indiscutibilmente un momento agonistico importantissimo. Innanzitutto per un chiaro motivo tecnico: è l’unica gara che mette a confronto le migliori Società della regione in una sfida a cento piattelli in un giorno solo. Ma c’è appunto un altro aspetto che definirei: olimpico. Il Trofeo Saro Avveduto è divenuto un traguardo di tale prestigio che davvero tutte le Società vogliono conseguire. Perfino le Società che dispongono di una scuderia abbastanza circoscritta di atleti profondono il massimo delle loro energie e si presentano con un furore agonistico incredibile per tentare l’impresa. L’edizione di quest’anno è stata poi caratterizzata da un profilo tecnico importante: è stato realizzato un 98/100 e alcuni 96 e anche a livello di squadre sono stati realizzati complessivamente punteggi di grande valore. Dobbiamo tutti applaudire i campioni che militano nella squadra di Torretta che ha pienamente meritato la vittoria, ma occorre riconoscere che la gara del 2023 ha anche dimostrato che La Contea rappresenta una delle compagini più forti d’Italia e che anche Marsala sa collocarsi perfettamente tra le formazioni competitive della nostra regione.”
“Riconosco che i numeri sono stati altissimi in questo invernale di Trap della Sicilia. – Ha concluso Adriano Avveduto – È merito certamente dei dirigenti societari che hanno saputo incitare i loro atleti a partecipare al circuito e per questo impegno esprimo a tutti loro la mia gratitudine a nome di tutto il tiravolismo siciliano. Nell’analisi tecnica dell’evento un altro aspetto che da dirigente nazionale mi preme sottolineare è che risulta evidente che i confronti a squadre esercitano una forte attrazione per gli atleti e li convincono a profondere in gara le energie migliori: è un segnale che in prospettiva futura dovrà ricevere molta attenzione anche a livello nazionale.”
È maturato nelle battute finali della gara il terzo posto di Marsala che ha concluso la competizione di Caltanissetta con 525 grazie alle prove di Piero Costanzo (95), Vincenzo Foderà (91), Nicolò Falsitta (87), Ivan Anastasi e Francesco Vella (85) e Nicolò Anastasi (82).
È proprio il massimo dirigente del club trapanese a descrivere l’alternanza di emozioni che ha vissuto il gruppo.
“Per noi è stato un podio del tutto inaspettato – ha raccontato Ivan Anastasi – che è maturato davvero nelle ultime battute della gara. Però ci abbiamo creduto dal primo all’ultimo piattello e la medaglia di bronzo in una gara così prestigiosa premia un gruppo che ha voluto fortemente raggiungere questo traguardo. Questa gara non soltanto mette a confronto le migliori sei squadre di ciascuna delle due zone della Sicilia, ma commemora un dirigente, Saro Avveduto, al quale tutte le Società della regione devono smisurata gratitudine. Posso dire che agonisticamente questa gara è stata una grande esperienza che ho vissuto con la mia squadra. C’è stato un imponente lavoro di preparazione alle spalle, ma quel lavoro ha prodotto un successo per tutti noi molto prezioso e una meravigliosa soddisfazione!”