Sara Bongini: la finale giusta al momento giusto
L’atleta fiorentina è campionessa italiana delle Ladies di Skeet con un round conclusivo da manuale
(di Massimiliano Naldoni)
Può un errore imprimere una spinta positiva ad una gara? Sara Bongini conferma: è infatti nel momento più critico della finale del Campionato italiano di Laterina che l’atleta fiorentina (nella foto di copertina con Giulia Basso e Diana Bacosi) ha saputo costruire l’assalto al titolo. Dopo aver conquistato il posto in finale con 116/125, nel round decisivo a sei atlete Sara Bongini ha completato il primo giro di pedana senza troppi danni. Ma al ritorno alla 3, la reverse double di quella postazione ha prodotto due cerchietti sullo statino. Il riscatto è iniziato proprio da quello scivolone e Sara Bongini è andata a vincere il titolo completando in maniera quasi perfetta il resto del percorso dei sessanta bersagli con 55 centri e costringendo alle piazze d’onore Giulia Basso e Diana Bacosi.
Sara, è quel doppio errore della finale che ha rappresentato il vero punto di svolta?
Sì, dopo la bicicletta ho deciso di non sbagliare più. Mi sono chiusa in me stessa e sono riuscita a portare a termine la finale nel modo giusto.
Ma allora una bicicletta può produrre una scossa positiva?
Almeno questa volta io ho preso il positivo che si poteva prendere dal doppio zero. Che mi ha permesso anche di prendere le redini della finale. Ho poi ceduto un po’ nella parte conclusiva, quando è intervenuta anche la fatica di una gara lunga e pesante, ma a quel punto, quando fra l’altro gli errori non pesavano troppo grazie al vantaggio, sono riuscita a chiudere la serie e a vincere.
Sara Bongini
Come valuti invece la tua qualificazione?
È mancata qua e là un po’ l’attenzione e la concentrazione. Quella concentrazione che invece sono riuscita a ritrovare in finale e che è stata appunto la grande forza della parte conclusiva della gara.
Quella mancanza di attenzione ha prodotto problemi in qualche pedana specifica?
Nel primo giorno soprattutto sulla pedana 4. Ma sono problemi che poi ho risolto completamente nel secondo giorno e infatti anche in finale non ho mai sbagliato alla 4, tranne che all’ultimo giro ma in quel caso è stato un momento di cedimento fisico e comunque ormai a vittoria acquisita.
Diamo un giudizio a tutta la stagione.
Diciamo che questo titolo ci voleva proprio! È vero che la vittoria in uno dei Gran Premi mi aveva aiutato, come anche il 119 in Coppa del Mondo a Lonato. Mancava però sempre quella finale fatta bene e sono contenta che quella finale ben fatta che volevo da tempo sia arrivata proprio al Campionato italiano.
Foto: Tav Laterina