Pierluigi Pescosolido: una stagione strepitosa per le Fiamme Oro

Il responsabile tecnico della formazione della Polizia che ha vinto il titolo tricolore di Fossa Olimpica dei Corpi dello Stato esamina la trionfale gara di Roma e lo scenario complessivo in cui si sta muovendo il tiravolismo in divisa

(di Massimiliano Naldoni)

Dopo la netta vittoria nella Coppa dei Campioni, proprio ad un mese di distanza da quell’affermazione sulle pedane di Lonato, per le Fiamme Oro del selezionatore Pierluigi Pescosolido è arrivato anche il successo tra i Corpi dello Stato all’intersocietario di Roma. Sulle pedane capitoline la squadra della Polizia di Stato ha totalizzato 562/600 grazie alle prove di Emanuele Buccolieri, Matteo Marongiu, Erminio Frasca, Andrea Vescovi, Lorenzo Ferrari e Simone Lorenzo Prosperi. Le Fiamme Oro hanno svettato sul podio del Tav Roma precedendo Marina Militare e Fiamme Azzurre. È proprio Pierluigi Pescosolido ad analizzare l’affermazione dei suoi atleti e a proporre un esame a tutto campo della situazione del tiravolismo in divisa nel panorama italiano.

Coach Pescosolido, possiamo dire che nel caso del selezionatore delle Fiamme Oro qualche volta è proprio l’imbarazzo della scelta tra i tanti campioni a disposizione a creare problemi?

Effettivamente affermare il contrario sarebbe negare l’evidenza: ho la fortuna di avere il problema dell’abbondanza di talenti se considero tutto il mio gruppo nel suo insieme tra effettivi e atleti del Settore Giovanile.

Pierluigi Pescosolido

Si dice banalmente: squadra che vince non si cambia e in effetti la formazione che ha vinto alla Coppa dei Campioni è per cinque sesti la stessa che poi si è imposta all’intersocietario a Roma.

Sì, l’unico intervento che ho fatto è stato quello di avvicendare Mauro De Filippis con Emanuele Buccolieri per il semplice motivo che Mauro era stato all’Europeo, in cui aveva offerto un’ottima prova sia individuale che a livello collettivo, ed era rientrato appena due giorni prima: non era certo nella condizione giusta per affrontare un altro impegno così pesante e quindi ho scelto di schierare Emanuele Buccolieri che nell’ultimo mese e mezzo aveva dimostrato fra l’altro di essere fortissimo. Avevo fatto presente di recente proprio a Emanuele che ritenevo che meritasse la convocazione tra i titolari dopo che era stato riserva alla Coppa dei Campioni e ho giudicato che proprio in questa gara si verificassero le condizioni per mantenere la promessa.

E non a caso Buccolieri è stato l’autore del punteggio più alto.

Però mi piace precisare che in questi casi si spara sempre in squadra e non da soli. Voglio dire che Buccolieri ha fatto quello straordinario 97/100, il punteggio più alto della formazione in questa gara, proprio perché si è sentito parte di un gruppo forte, coeso e amalgamato. In squadra fra l’altro c’è sempre più pressione: la gara a squadre è davvero bellissima perché permette di tirare in contemporanea, però sotto il profilo della tensione è una prova spietata. Io non ero personalmente presente alla gara, ma ho parlato con i ragazzi a distanza, mi sono tenuto costantemente in contatto per verificare le loro condizioni e ho avuto la rinnovata dimostrazione di quanto una gara a squadre sia un impegno agonistico molto forte.

Si dice spesso che le compagini favorite, qualunque sia lo sport di cui si parla, sono idealmente obbligate a vincere…

No, direi che ogni volta, sia personalmente che come collettivo, siamo tenuti a fare il massimo per andare a vincere. In tutti gli sport, però, ormai non esiste più la squadra che vince sempre perché, come si dice comunemente, la vittoria non te la porti da casa: devi gareggiare ogni volta al massimo livello e confrontarti con gli avversari che non sono mai lì ad assistere semplicemente alla tua prestazione, ma offrono a loro volta il meglio del proprio talento. Nelle ultime stagioni, ad esempio, siamo stati noi delle Fiamme Oro e i Carabinieri ad avvicendarci al vertice delle classifica delle più importanti gare a squadre di Fossa Olimpica. Nel 2022 sono stati appunto i Carabinieri a vincere la Coppa dei Campioni in quella gara in cui in un turno composero un punteggio parziale con un solo zero su sei serie. In quel caso puoi soltanto davvero applaudire la formazione che ha vinto e riconoscere la grande qualità della prova. Proprio l’eccezionalità di queste situazioni mi ha suggerito recentemente che sarebbe bello e gratificante istituire un premio per l’en-plein: nelle gare a squadre come la Coppa dei Campioni o il Campionato delle Società potremmo premiare quella squadra che riesce a realizzare il punteggio pieno in una serie. Si tratta di un traguardo molto difficile, ma rappresenterebbe un bell’incentivo dal punto di vista agonistico e anche un efficace strumento mediatico per far parlare del tiro a volo.

Nel recente Campionato delle Società ci sono state prove brillanti fino dalle prime serie di alcune delle altre squadre del Gruppo A: quando ha giudicato che la formazione delle Fiamme Oro potesse avere la tangibile possibilità di vincere?

In gare di questo genere sono sempre la prima e l’ultima serie che fanno la differenza: sono lo spartiacque tra una bella prova e la vittoria. I ragazzi sono stati autori di una bella partenza, hanno toccato il loro vertice qualitativo con la terza serie perché un 145 è decisamente una bella prova, ma quello che io giudico il loro vero capolavoro è il 143 dell’ulima serie: limitare a sette zeri il risultato di una serie che si colloca alla fine di una giornata di gara molto pesante è davvero il miglior segnale dello stato di salute della squadra. Sono sinceramente molto fiero e orgoglioso di quello che i ragazzi hanno saputo fare in quella quarta serie.

Pierluigi Pescosolido

Ci sono all’orizzonte avversari nuovi che, insieme alle forze già affermate come voi, nel comparto dei Corpi dello Stato possono rappresentare i forti contendenti di domani?

Devo complimentarmi con la squadra della Marina Militare che anche nel recente Campionato ha conquistato il secondo posto con un punteggio non molto distante dal nostro. Negli ultimi anni le loro prestazioni sono andate sempre in crescendo e, poiché con le prestazioni crescono anche le quotazioni, sono convinto che la Marina Militare potrà rappresentare una delle squadre più accreditate nelle prossime stagioni. Quando si lavora con serietà e concretezza i risultati arrivano e non posso che esprimere un plauso per la loro opera: d’altronde incrementare il numero delle squadre che possono ambire alla vittoria non potrà che giovare complessivamente al nostro sport.

La squadra delle Fiamme Oro che ha conquistato la Coppa dei Campioni di Fossa Olimpica al Concaverde nel mese di settembre