Parlano gli specialisti del Compak
L’Emilia-Romagna di Marco Battisti e l’Umbria di Veniero Spada, ma anche la Toscana di Federico Zerboni e il Veneto di Adriano Lonardi: ecco le formazioni che hanno brillato al Trofeo delle Regioni 2022
(di Massimiliano Naldoni)
Se Trofeo delle Regioni deve essere, che Trofeo delle Regioni sia! Il concorso omonimo del Compak sulle pedane di Orvieto in questo 2022 ha veramente celebrato una sfida che ha coinvolto tutte le “scuole” di maggior prestigio del panorama italiano della specialità e molti dei suoi suoi cultori più noti e valenti.
“Molti ma non tutti, – chiosa subito a questo proposito Federico Zerboni che ha selezionato e diretto le formazioni della Toscana – perché avrei voluto vedere in squadra magari anche nomi come Alessandro Gaetani e Giuseppe Pupo che avrebbero certamente fatto la differenza.”
Non c’è davvero nessuna precisa volontà polemica nelle considerazioni del coach della compagine “etrusca” che ha centrato la medaglia d’argento nella gara delle Categorie: semmai la consapevolezza che una gara di grande impatto agonistico come il Trofeo delle Regioni vive proprio della partecipazione convinta di tutte le componenti di ogni realtà regionale e che è esattamente quella coesione collettiva che ha decretato il successo netto di alcune delle formazioni in gara.
È il caso dell’Umbria di Veniero Spada che dal confronto di Orvieto esce con un oro nelle Categorie (Daniele Valeri, Mirko Del Grosso, Nicolò Meniconi, Daniele Maffei, Mauro Lo Storto e Gabriele Laurenzi) e con un argento nelle Qualifiche (con lo stesso Spada e Federico Vitarelli, Piergiovanni Nesti, Mauro Ciocca, Graziella Zambrino e Giancarlo Ciofini).
“Ci eravamo presentati con due formazioni abbastanza forti anche sulla carta. – Precisa Veniero Spada – Da podio, però: non esattamente da medaglia d’oro, perché sapevamo di avere a che fare ad esempio con l’Emilia-Romagna che schierava quasi tutti nazionali e con altre squadre accreditate come la Toscana e anche la Campania. Una formazione di sei tiratori in una disciplina come il Compak è veramente un meccanismo molto particolare. Nel caso della squadra delle Categorie c’è stato ad esempio un monumentale Daniele Valeri che con 98 ha tenuto perfettamente fede alla sua fama di grandissimo atleta e un brillante Mirko Del Grosso che da Seconda ha composto un 97 prodigioso. Ma la squadra deve soprattutto saper intervenire quando un suo elemento magari per un attimo non tiene il passo. Nel nostro caso è capitato ad esempio che Gabriele Laurenzi, un Senior di Terza categoria dalle buone doti che è campione regionale della sua divisione, dopo un 22 iniziale di tutto rispetto nella seconda serie si sia smarrito e si sia arenato su di un 17. Certamente in quel caso il gruppo ha saputo far quadrato intorno al suo componente che aveva avuto questo passaggio a vuoto e infatti Laurenzi è stato poi determinante al pari degli altri per totalizzare il 550/600 che ha fatto vincere il team delle Categorie.”
Sulla difficoltà di una gara con queste prerogative concorda anche Marco Battisti che a Orvieto ha diretto la rappresentanza dell’Emilia-Romagna andando a centrare l’oro nelle Qualifiche (con Giovanni Provenzale, Claudio Moretti, Mauro Bosi, Giovambattista De Rubeis, Ivano Bettini e Valentina Guidi) e il bronzo nelle Categorie (con lo steso Battisti nel ruolo di Eccellenza insieme a Alessio Montanari, Fabio Zampella, Simone Leardini, Michelangelo Bettini e Daniele Boghetta).
“Non è davvero mai facile gestire una squadra con sei tiratori – spiega Battisti – specialmente se il campo di gara presenta piattelli impegnativi su di un terreno in cui anche la visibilità ha creato qualche problema ad alcuni degli atleti. Come si dice in questi casi, se i lanci erano mediamente difficili, lo erano per tutti, e questo è, sì, certamente vero, però naturalmente a parità di difficoltà ci sono reazioni diverse da parte dei tuoi atleti. Io del resto trovo che sia anche giusto che una gara come il Trofeo delle Regioni presenti delle difficoltà. Questa è una gara che ha un grande valore agonistico e le difficoltà permettono di saldare il gruppo. L’Emilia-Romagna si è presentata a questo appuntamento con due squadre molto forti in rappresentanza di quattro Società della regione che sostengono molto il Compak e questa presenza energica di una regione, nei numeri e nella qualità, dà forza e prestigio ad una gara che è anche un’occasione preziosa di confronto tra gli atleti.”
Anche Federico Zerboni, in linea con quanto riportato già in apertura dell’articolo, ribadisce da parte sua la piena soddisfazione per la formula di gara del Trofeo delle Regioni. Con Luca Busdraghi, Simone Macucci, Andrea Risi, Mirko Marchetti, Gianfranco Cannoni e Roberto Risi la Toscana del coach Zerboni ha centrato un prestigioso argento nelle Categorie prima totalizzando 546/600 (a quattro piattelli dai vincitori dell’Umbria) e poi superando l’Emilia-Romagna in spareggio per 138 a 131.
“Oltre ad essere contentissimo del risultato – dice Zerboni – e a condividere la soddisfazione per il responso della gara con la Delegata regionale Sara Fanciullacci che si è detta subito felicissima, posso dire che questo Trofeo delle Regioni ha evidenziato tante belle prerogative agonistiche che contribuiscono a valorizzare il Compak. Abbiamo gareggiato con la pioggia e poi magari con qualche problema di visibilità, ma le squadre si sono battute con determinazione e grande entusiasmo. Si tratta di una gara con grandi potenzialità: un esempio su tutti è la possibilità che abbiamo avuto in questa competizione di schierare nella squadra delle Qualifiche Marlena Wroblewska che era al suo debutto in un confronto di questo genere e che ha vissuto questo esperimento con grande entusiasmo. Il Trofeo delle Regioni diviene così un torneo importante per quegli atleti già affermati che possono concorrere al massimo delle loro potenzialità agonistiche, ma anche una palestra di grande importanza per atlete e atleti non ancora al massimo della notorietà che qui possono sperimentare la loro militanza in una squadra mettendo alla prova le loro doti in vista di tante altre sfide.”
“Che si sia trattato di una gara molto sentita da tutti i partecipanti – aggiunge Veniero Spada – è un dato di fatto. Ho visto squadre che nella giornata di sabato, a fine pomeriggio sotto la pioggia battente e con visibilità ormai ridotta al minimo, hanno comunque voluto sparare in prova per prepararsi alla gara del giorno successivo. Quest’anno abbiamo stabilito il record di partecipazione con diciotto formazioni complessive tra le undici in gara nelle Categorie e le sette delle Qualifiche. È il secondo anno in cui celebriamo appunto il Trofeo delle Regioni in questa doppia forma, con la classifica per le Categorie e quella per le Qualifiche, ed è evidente che questa formula sta fornendo incentivi importanti a numerosi atleti che altrimenti sarebbero esclusi dalla partecipazione ad una gara che invece è molto appassionante. Aspetto non secondario, infine, è quello che il Trofeo delle Regioni rappresenta una gara che permette alla Società che ospita di lanciare davvero tanti piattelli in prova.”
Che il Trofeo delle Regioni di Compak sia un appuntamento che produce dei veri e propri brividi agonistici è un parere che condividono anche altri dirigenti regionali.
“Il Compak veneto – spiega il Delegato Fitav euganeo Adriano Lonardi – a livello regionale ha fatto segnare quest’anno più presenze degli anni passati e in questa edizione del Trofeo delle Regioni siamo stati in grado di presentare squadre di buon livello. Tant’è che con Stefano Luciano Nardo, Silvano De Nadai, Luciano Bigolin, Stefano Pasi, Renzo Pierobon e Franco Bonigolo siamo riusciti a centrare una bella medaglia di bronzo nelle Qualifiche. Ho scelto di valorizzare tutte le componenti regionali del Compak del Veneto incaricando un pool di esperti per la designazione delle squadre. Claudio Zamuner, Fabio Permunian, Moreno Bonigolo, Angelo Carrer e Mirco Maule hanno fatto un ottimo lavoro e hanno saputo comporre delle squadre di buona solidità tecnica. È certo poi che in gara cambia tutto ed entrano in gioco le emozioni di una sfida di alto livello agonistico come il Trofeo delle Regioni.”
“E di emozioni la Toscana ne sa qualcosa – si inserisce nell’analisi Federico Zerboni – dal momento che ci siamo ritagliati quel prezioso argento delle Categorie con uno spareggio giocato al massimo della tensione. Ma resta il fatto che il Trofeo delle Regioni è un vero spettacolo dell’agonismo del Compak: una gara che dovrebbe essere saldata ai campionati regionali della disciplina ancor più di quanto non avviene già e che potrebbe valorizzare moltissimo l’attività del Compak in tutte le regioni d’Italia.”