Nel laboratorio pugliese degli under 21

Ragazze e ragazzi del Settore Giovanile della Puglia hanno affrontato alcune giornate di lavoro con il tecnico Daniele Lucidi al Tav Spinella e hanno poi privilegiato la preparazione atletica nel successivo raduno al Tav San Donaci

(di Massimiliano Naldoni)

È stato uno stress-test di grande efficacia il raduno organizzato dalla Delegazione regionale Fitav della Puglia in collaborazione con il Settore Giovanile della Federazione del Coordinatore nazionale Alberto Di Santolo. Una ventina di ragazze e ragazzi ha infatti affrontato alcune giornate di intenso lavoro nella struttura del Tav Spinella che hanno permesso alle stesse atlete e agli stessi atleti, nonché ai rispettivi istruttori, di confrontarsi con il tecnico Daniele Lucidi sulla propria condizione tecnico-agonistica. A quell’incontro ha fatto seguito un altro raduno, in programma al Tav San Donaci, tutto dedicato alla preparazione atletica.

È il Delegato Fitav della Puglia Cosimo Moretto a delineare i tratti essenziali dell’iniziativa.

“Con Daniele Lucidi avevamo definito un elenco di dodici tra atlete e atleti su cui lavorare. Al gruppo si sono poi aggregati altri elementi con i loro istruttori proprio per definire un più accurato ed esteso piano di lavoro. Lucidi ha dato l’ennesima prova di grande disponibilità fornendo una prestazione professionale di qualità: in parallelo il confronto con un tecnico della levatura di Daniele ha rappresentato un momento davvero molto utile anche per gli istruttori. Per le atlete e gli atleti è stata certamente una settimana molto intensa perché immediatamente dopo la tre giorni di Spinella abbiamo organizzato un raduno nella struttura di San Donaci con il professor Luigi Martiradonna che è un docente di scienze motorie. Quello di San Donaci con il professor Martiradonna è stato un raduno tecnico-atletico con le ragazze e i ragazzi, ma anche di nuovo con gli istruttori, in vista delle prossime gare. Complessivamente quindi una sequenza di giornate di duro lavoro per gli elementi del nostro Settore Giovanile, ma anche una grande opportunità di crescita.”

Il Delegato Fitav Cosimo Moretto e il tecnico federale Daniele Lucidi con le ragazze e i ragazzi del raduno di Spinella

È Daniele Lucidi a tracciare il profilo strettamente tecnico del lavoro svolto sulle pedane di Spinella.

“L’intento di questi raduni regionali è quello di andare a supervisionare il comparto Junior, però ho raccolto volentieri l’invito espresso dal Delegato Moretto di dedicare del tempo anche ai ragazzi e alle ragazze delle altre qualifiche. Allora abbiamo concordato di organizzare un incontro con un gruppo ampio di atlete e atleti e soprattutto con i loro istruttori proprio nel pomeriggio della prima giornata del raduno. In alcuni casi si tratta certamente di elementi con un livello tecnico ancora un po’ distante da quello che frattanto hanno raggiunto gli Junior, ma abbiamo ritenuto che la possibilità di sparare tutti insieme, alla presenza degli stessi istruttori, avrebbe permesso di confrontarci davvero efficacemente su alcuni problemi. È stata infatti una circostanza che ha permesso di dare degli input su cui tutte e tutti potranno lavorare in seguito. Il mio intento d’altronde era infatti proprio quello di coinvolgere gli istruttori perché in questi casi è molto più utile e proficuo interessare il responsabile della didattica che non impartire qualche nozione direttamente al ragazzo o alla ragazza: l’istruttore, dopo il confronto su alcuni temi, potrà infatti spalmare nel tempo il lavoro che insieme abbiamo pianificato al raduno. Intervenire su alcuni problemi tecnici con l’istruttore direttamente insieme all’atleta permette, sì, di affrontare immediatamente il problema, ma soprattutto consente di concordare un metodo uniforme di insegnamento. È fondamentale parlare la stessa lingua quando si parla di didattica. E posso dire con certezza che il raduno è stato, sì, fondamentale per gli Junior, ma anche tra i ragazzi e le ragazze delle altre qualifiche abbiamo verificato che alcuni elementi nel giro di soli tre giorni hanno veramente fatto un salto di qualità. Per tradurre in numeri: alcuni di loro hanno raggiunto il 20/25 che prima del raduno appariva un punteggio veramente lontano anni luce.”

È ancora Daniele Lucidi a scendere nel dettaglio del lavoro svolto a Spinella.

“In alcune situazioni abbiamo constatato errori di base: ad esempio nel movimento di partenza che abbiamo corretto insieme nell’arco dei tre giorni e alla fine del raduno i progressi di alcuni elementi erano appunto già davvero tangibili. L’obbiettivo in questo caso è proprio spiegare nel modo più semplice possibile come effettuare il movimento. D’altronde quello dello strappo è il problema più diffuso: specialmente quando questi ragazzi e queste ragazze si trovano a confrontarsi con i piattelli più angolati. A quel punto devi far sostituire il corretto movimento in progressiva accelerazione a quello brusco e scomposto che invece sono abituati ad effettuare. È evidente che quando l’atleta percepisce un piattello che è più veloce e più angolato, l’istinto immediato è quello di strappare. Sappiamo bene che poi è l’esperienza che permette di gestire correttamente questo problema: gradualmente le ragazze e i ragazzi prenderanno sicurezza e quel movimento tecnicamente corretto verrà sempre più naturale. I lanci che faccio affrontare a questi ragazzi e a queste ragazze sono quelli regolari che loro si troveranno ad affrontare in ogni gara federale nazionale. Come avviene in altri casi anche questa volta a Spinella c’era comunque un campo più impegnativo e uno più leggero, quindi abbiamo alternato il grado di difficoltà. Fra l’altro ci sono state condizioni atmosferiche anche diverse: il secondo giorno era freddo e tirava vento mentre il terzo giorno ci sono state condizioni più primaverili e anche questa alternanza di situazioni per questi test è molto utile. Durante i tre giorni del raduno c’è stata poi la possibilità di confrontarci davvero su tanti temi che per un tiratore anche di media esperienza magari possono apparire “pane quotidiano”, ma che invece per atlete e atleti giovani rappresentano una scoperta: ad esempio la corretta posizione in pedana, le caratteristiche degli stessi strumenti sportivi, l’altezza dell’occhio sulla linea di mira.”

Decisamente convinti dell’utilità del raduno si sono detti anche alcuni elementi del Settore Giovanile della Puglia che hanno preso parte al raduno di Spinella.

“Il raduno è stato molto utile e costruttivo. – Ha spiegato la quindicenne foggiana Giorgia Delli Santi, tesserata al Tav La Cicogna di Cerignola – Il problema principale è apparso subito lo strappo: il tecnico Lucidi mi ha allora sollecitato ad accompagnare di più i piattelli. Dal punto di vista del punteggio al Campionato invernale di Roma e al Gran Premio del Settore Giovanile della Gioiese mi sono posizionata intorno al 18 di media. Al Campionato italiano dell’anno scorso avevo però fatto punteggi migliori. Sicuramente questo è avvenuto perché nei mesi dell’autunno e dell’inverno non ho avuto la possibilità di fare un allenamento assiduo per l’impegno della scuola. E infatti proprio di questo aspetto abbiamo parlato a lungo con Daniele Lucidi e con il mio papà Francesco che è il mio allenatore.”

“È stata una bella esperienza. – Ha confermato il tarantino Paolo D’Amore, allenato da Massimo D’Urso, promosso recentemente Allievo dopo essere stato Giovane Speranza nel 2023 – Daniele Lucidi in pedana ha seguito con grande attenzione tutti i ragazzi e ha dato consigli tecnici che sono stati molto importanti. Io ad esempio ho lavorato sul movimento delle canne per riuscire a partire piano e accelerare poi gradualmente. Oggi mi sento molto migliorato sotto il piano dell’esperienza: ad esempio è cambiato il mio modo di affrontare i giorni di gara e di procedere al riscaldamento pre-pedana. E poi prima avevo una vera ansia prima di entrare in pedana: c’è ancora qualche traccia, certo, ma si sta attenuando grazie ai suggerimenti che ho ricevuto.”

“Non abbiamo certamente trascurato neppure la preparazione atletica – ha spiegato ancora Daniele Lucidi – oppure altri temi come l’alimentazione e la corretta gestione del sonno quando si affrontano gare che si snodano su più giorni, perché questi giovani elementi devono capire come funziona una competizione: non si tratta soltanto di spiegare o perfezionare il gesto tecnico. Sono consapevole che per i più piccoli è ancora un aspetto difficile da assimilare che la gara sia un contesto di situazioni che non si limitano appunto al gesto tecnico e al risultato. Non a caso nei raduni nazionali infatti sono sempre con noi Fabio Partigiani o Carlo Alberto Zandomeneghi che si addentrano nei temi specifici. Porto comunque sempre anche il mio esempio: io non faccio un allenamento in pedana particolarmente assiduo, ma curo con molta attenzione la preparazione atletica. Alcuni di questi ragazzi sparano certamente più di me in allenamento, ma sicuramente non sono preparati fisicamente nella stessa maniera. E questo aspetto nelle gare lunghe o nelle finali determina particolari conseguenze su cui infatti mi sono soffermato a lungo con le atlete e gli atleti del raduno.”

“Non voglio peccare di presunzione – ha precisato a questo proposito il Delegato Cosimo Moretto – ma posso dire che la parte fisico-atletica nel nostro Settore Giovanile pugliese l’abbiamo sempre considerata fondamentale anche in considerazione del fatto che le stagioni agonistiche sono sempre più impegnative. Senza un adeguato allenamento, anche sei sei talentuoso non puoi raggiungere i risultati più alti: ecco il concetto che da sempre vogliamo trasmettere. I ragazzi e le ragazze anche nel raduno di San Donaci hanno dimostrato di seguire con attenzione le indicazioni del professor Martiradonna ed è un segnale importante perché sappiamo che se si tratta di prendere il fucile e andare in pedana, è molto facile sollecitare le atlete e gli atleti, ma ben più difficile è convincere le ragazze e i ragazzi a curare la preparazione atletica. Chi è in grado di coinvolgere con competenza, come avviene appunto con il professor Martiradonna, riesce però a far diventare meno pesante anche il lavoro intenso.”

Raduni come quello promosso dalla Federazione a Spinella rappresentano dunque momenti di crescita su vari livelli. Lo ha spiegato ancora Daniele Lucidi.

“Sotto il profilo strettamente tecnico generalmente procediamo ad effettuare serie intere. Naturalmente una serie in questi casi si prolunga come tempi di esecuzione perché, in caso di errore, approfittiamo per fare qualche ripetizione e per soffermarci sulla spiegazione dello stesso errore commesso. In breve, per noi istruttori significa stare in pedana dalle nove del mattino alle diciotto. Ma va detto che se è dura per noi, è decisamente impegnativo anche per le ragazze e i ragazzi perché io pretendo la massima attenzione in tutti e tre i giorni. D’altronde si tratta di uno stress-test la cui efficacia tutti loro sperimenteranno poi più avanti. Con il comparto Junior ti trovi a lavorare con atlete e atleti di livello avanzato, quindi fai un lavoro di perfezionamento e rifinitura, mentre, come precisavo prima, con elementi delle altre qualifiche devi soffermarti sulla spiegazione e prestare un po’ più di attenzione a ogni particolare. È comunque sempre un lavoro di grande stimolo per un ragazzo o una ragazza che ha ancora un livello non avanzatissimo poter sparare e confrontarsi direttamente con chi è invece tecnicamente molto più avanti. E i nostri giovani atleti e le nostre giovani atlete devono davvero essere grati e grate alla Federazione italiana tiro a volo che permette l’organizzazione di questi raduni che appunto tecnicamente imprimono alla loro carriera uno slancio di qualità molto elevato.”