Nel laboratorio dell’Oca Selvaggia
Allo stand frusinate di Patrica Giuliano Callara, in stretta collaborazione con Sandro Polsinelli, sta conducendo un interessante esperimento con un gruppo di ragazze e ragazzi che nel loro allenamento si rivolgono in parallelo alla Fossa Universale e al Trap
Tutto è scaturito dall’opera di proselitismo che Giuliano Callara, nel suo ruolo istituzionale di talent-scout dei comparti under 20 e Ladies della Fossa Universale, ha intrapreso già da alcune stagioni nelle regioni del centro-sud dell’Italia. Grazie a quel lavoro alla struttura del Tav Oca Selvaggia di Patrica si è costituito un vero e proprio nucleo di giovanissimi e giovanissime che ha favorevolmente abbracciato l’idea di portare avanti la propria preparazione con un percorso parallelo che coinvolgesse sia il Trap che la Fossa Universale.
“Quando ho capito che che quel gruppo che ero riuscito a riunire a Patrica aveva una seria determinazione – spiega Giuliano Callara – e soprattutto aveva anche maturato una sua interessante consistenza numerica, allora ho compreso che poteva essere, per così dire, istituzionalizzato. Poteva, cioè, nascere un autentico Settore Giovanile dell’Associazione e potevamo tentare, vista anche l’entusiastica disponibilità di queste ragazze e di questi ragazzi, di compiere un percorso parallelo nella Fossa Universale e nell’Olimpica. Nel marzo del 2022 è nato ufficialmente il gruppo che oggi vanta undici elementi del Settore Giovanile. Ma è interessante notare che in parallelo abbiamo avviato anche alcuni corsi collaterali dedicati a quegli adulti che vogliono imparare la tecnica o che vogliono attribuire alla loro pratica tiravolistica una qualità superiore.”
“Che i risultati siano già tangibili – spiega ancora Giuliano Callara – lo descrive efficacemente il fatto che nella formazione del Lazio che partecipa regolarmente alle gare del Settore Giovanile i tesserati del Tav Oca Selvaggia sfiorano le dieci unità. Certamente proprio in questi mesi abbiamo assistito a prove molto significative di alcuni degli elementi del gruppo: il caso esemplare è indiscutibilmente quello di Andrea Diana che si è messo in evidenza al Campionato invernale di Fossa Olimpica al Tav Roma, ma che è stato anche il dominatore assoluto, con il punteggio di 195/200, al recentissimo Grand Prix d’Italie di Fossa Universale a Umbriaverde. Andrea sta realmente compiendo passi da gigante, ma anche le altre ragazze e gli altri ragazzi stanno crescendo in un gruppo unito e complessivamente molto promettente.”
Dell’iniziativa si è detto subito entusiasta sostenitore il Direttore tecnico della nazionale di Fossa Universale Sandro Polsinelli che ha dato immediatamente la propria disponibilità per contribuire a fornire solidità tecnica al gruppo delle giovanissime e dei giovanissimi dell’Oca Selvaggia.
“Abbiamo creato il gruppo – spiega il coach azzurro della “cinque macchine” – proprio con il preciso intento di ingenerare interesse nei confronti della Fossa Universale. La disponibilità della dirigenza del Tav Oca Selvaggia di trasformare in qualunque momento i campi di Olimpica in campi di Universale e viceversa ha certamente agevolato l’iniziativa. Io per primo del resto sono consapevole che il futuro agonistico di queste ragazze e di questi ragazzi dell’Associazione del Presidente Nicolia sia in direzione della Fossa Olimpica: l’Universale però può fornir loro esperienza, metodologia di formazione e anche la possibilità di militare in nazionale. È anche più che certo che questo lavoro che ha saputo condurre Giuliano Callara a Patrica permette di vedere oggi in gara un consistente numero di giovani anche nei Gran Premi di Fossa Universale e questo è senz’altro un fenomeno importante per la nostra disciplina. Io d’altronde promuovo da sempre una teoria: se il praticante ha la possibilità di allenarsi in qualunque momento alla Fossa Universale, allora è molto probabile che poi nei fine settimana decida di partecipare a gare di quella specialità. In alternativa invece è ovvio che si rivolgerà all’Olimpica. Questo è per dire che l’attività della nostra disciplina è incentivata anche proprio dalla presenza capillare di impianti dedicati sul territorio. Il caso di Patrica è esemplare: un centro di piccole dimensioni della provincia di Frosinone è riuscito a divenire un polo di significativa promozione della specialità.”
“Mi sento in dovere di esprimere gratitudine naturalmente in primo luogo alla Federazione per le opportunità che sta fornendo a questo gruppo – prosegue Sandro Polsinelli – ma anche alle famiglie di questi atleti e di queste atlete che affrontano un considerevole esborso economico per permettere agli stessi ragazzi e alle stesse ragazze di svolgere l’allenamento e di partecipare alle gare, sia quelle di Fossa Olimpica che quelle di Universale. Anche per deformazione professionale non smetterò mai di sostenere che l’Universale è propedeutica all’Olimpica e quindi lo svolgimento parallelo degli allenamenti gioverà sempre alla preparazione di questi giovani. Magari non certo nell’immediata imminenza di una gara, come sappiamo tutti, ma sicuramente nella fase di allenamento e di costruzione dell’azione di tiro la pratica parallela delle due discipline non può che aiutare. L’esperimento di Patrica è appunto la prova dell’efficacia di questa idea. L’impulso che vorremmo trasmettere è però proprio diretto a quelle aree che ancora non hanno sperimentato l’efficacia della pratica parallela delle due attività. Peraltro, io in prima persona e i miei più stretti collaboratori come Callara e Cito siamo disponibili a compiere stage di un paio di giorni, come abbiamo fatto anche nella scorsa stagione, per avviare all’Universale gruppi di persone che potranno poi continuare a praticare la disciplina in forma autonoma e daranno quindi nuovo incentivo alla nostra meravigliosa specialità.”
Anche Giuliano Callara conferma che senza l’entusiastico contributo di disponibilità del Tav Oca Selvaggia l’esperimento avrebbe avuto certamente un profilo meno smagliante.
“È davvero doveroso – precisa Callara – il ringraziamento innanzitutto certamente alla Federazione per aver creato il circuito del Settore Giovanile che permette a tante giovani e a tanti giovani di praticare il tiro a volo, ma, nello specifico del nostro progetto, a Gianni Nicolia, padre di Gianmarco: Presidente dell’Associazione, che è una persona straordinaria: capace di trasformare davvero in cinque minuti i campi da Olimpica a Universale. Gratitudine particolare occorre poi esprimerla nei confronti delle famiglie che sostengono i nostri giovani. Io sono orgoglioso di quello che ho creato, ma quel lavoro non sarebbe stato possibile senza le famiglie che ho coinvolto in molti momenti di aggregazione con un lavoro davvero certosino sul territorio: nelle feste e negli incontri che organizziamo con regolarità allo stand di Patrica.”
“Sicuramente – dichiara ancora Giuliano Callara – le ragazze e i ragazzi di loro iniziativa non verrebbero a sparare se non ci fosse la piena convinzione del genitore. E allora abbiamo adottato proprio questa politica: convincere prima il genitore e poi portare il ragazzo o la ragazza a sparare. Perché fino a quando il genitore non sperimenta con mano l’attività tiravolistica, è difficile convincere la famiglia della validità e dell’efficacia del nostro stesso sport. Ho convinto le mamme a sperimentare il tiro a volo ed ecco che proprio quelle stesse mamme finivano per sollecitare proprio i figli a fare attività. E con i corsi collaterali, dedicati appunto agli adulti, abbiamo potuto avvicinare molte persone che non avevano mai avuto contatti in precedenza con il tiro. È proprio quel tam tam che permette di far correre la voce da una persona ad un’altra che nella nostra area ha prodotto davvero una promozione efficace in generale per il nostro sport del tiro e in particolare per la nostra Fossa Universale.”
Ma se l’autorevolezza e la competenza degli ideatori di questa iniziativa è risultata fondamentale per la riuscita del progetto, è certamente significativa anche la determinazione con cui le ragazze e i ragazzi dell’Oca Selvaggia affrontano la loro quotidiana crescita sportiva.
“Mi sono avvicinata al tiro a volo qualche anno fa – spiega Krizia Paniccia, ventenne di Borgo Faiti, alle porte di Latina – grazie a mio padre che è tiratore e mi ha fatto conoscere questo ambiente e questo mondo sportivo. Mi sono appassionata sempre di più giorno dopo giorno perché il tiro a volo possiede il pregio di consentirmi di annullare tutte le negatività del quotidiano e di infondermi invece tranquillità, serenità e un grande senso di libertà. Ogni volta che vado in pedana vivo un’emozione fortissima e se fino a qualche tempo fa mi consideravo soltanto una tiratrice di Fossa Olimpica, adesso che ho sperimentato la Fossa Universale posso dire invece che entrambe trasmettono sensazioni bellissime ed emozioni forti anche se diverse.”
“Che il tiro a volo fosse destinato a rappresentare il mio interesse sportivo principale – racconta ancora Krizia Paniccia – l’ho compreso subito fino da quando ho iniziato a praticarlo, ma forse non avrei mai immaginato che il Tav Oca Selvaggia potesse costituire un’altra straordinaria scoperta: quel nostro gruppo infatti è un ambiente familiare in cui ho potuto sviluppare tante nuove amicizie e so per certo che per noi ragazze e ragazzi di quel gruppo, proprio grazie al lavoro collettivo, la passione per il tiro a volo si è sviluppata sempre di più!”
Tra i talenti dell’Oca Selvaccia, chi sta vivendo agonisticamente un momento magico è certamente Andrea Diana che ha conseguito in questi ultimi mesi alcuni successi realmente significativi.
“La Fossa Universale è sempre stata al centro del mio percorso agonistico, – dichiara il sedicenne di Frosinone – ma personalmente preferisco mantenermi su un doppio binario poiché nella Fossa Olimpica la Fitav svolge davvero un fantastico lavoro e ci offre l’opportunità di partecipare a tantissime gare. Finora, certamente, è stata la Fossa Universale la disciplina che mi ha dato più soddisfazioni: non nego però che vorrei raggiungere gli stessi obbiettivi anche nell’Olimpica. Sono davvero onorato di poter indossare di nuovo per la terza volta la divisa azzurra e poter rappresentare il mio paese all’Europeo di Fossa Universale che si disputerà in Slovenia a giugno. E sono anche davvero molto grato al mio allenatore Giuliano Callara che mette tanta passione nel lavoro che svolge e al Ct Sandro Polsinelli per la fiducia che mi ha accordato convocandomi in nazionale.”
“Devo certamente molto a Giuliano Callara – dice ancora Andrea Diana – per la mia crescita tecnica e agonistica. È lui che mi ha permesso di apprendere una corretta impostazione, ma anche e soprattutto il corretto comportamento in pedana. La grande passione che Giuliano sa manifestare nel suo lavoro, la sua solidissima esperienza e la cura paziente che esercita nei confronti di tutti noi allievi sono elementi fondamentali per la nostra crescita sportiva, ma altrettanto importante sono la precisione e la disponibilità dell’impianto in cui svolgiamo i nostri allenamenti. Grazie a tutto questo l’atmosfera che si respira all’Oca Selvaggia è magnifica.”
Anche Francesco Fanfarillo sottolinea il forte spirito di coesione che lega le atlete e gli atleti del gruppo degli under 21 della struttura di Patrica.
“Il tiro al volo è sicuramente il mio sport principale, – spiega l’atleta sedicenne di Fontana Liri – soprattutto da quando frequento il Tav Oca Selvaggia: un campo molto curato e funzionale che mi permette di svolgere al meglio appunto il mio sport preferito. Sono anche molto soddisfatto della compagnia di amici che abbiamo creato al Tav: un gruppo di persone cordiali che coltivano una sana positività. Certamente il merito di questo clima che si è creato tra noi è soprattutto del coach Giuliano Callara che oltre ad essere un ottimo professionista e un valido insegnante, è anche una persona sensibile e disponibile. Posso affermare che Giuliano, oltre ad essere appunto l’ideale istruttore di tiro a volo, per tutti i ragazzi e per tutte le ragazze dell’Oca Selvaggia è anche un eccezionale maestro di vita!”