Manrico Lodi: Lazio delle meraviglie nello Skeet

Il selezionatore della formazione che ha vinto il Trofeo delle Regioni 2023 spiega l’accurato lavoro che ha condotto alla designazione di un gruppo molto compatto e capace di punteggi di alto livello

(di Massimiliano Naldoni)

Manrico Lodi è un vero e proprio scienziato dello Skeet: il Ct della squadra del Lazio, che sulle pedane del Tav Bottaccia ha conquistato il Trofeo delle Regioni, ha infatti letteralmente distillato la sua compagine nell’arco di alcuni mesi mediante il confronto incrociato di molti dati relativi al rendimento stagionale. Ma, come spiega lo stesso coach, non bastano i numeri per compiere delle scelte: si richiede infatti anche una profonda conoscenza delle potenzialità e delle prerogative caratteriali dei soggetti che si stanno per designare. Evidentemente la ricetta di Lodi è proprio quella giusta dal momento che il Lazio di Edoardo Aloi, Sergio Forlano, Marco Coco, Eleonora Ruta, Francesco Bernardini e Gabriele Tintisona ha conquistato una brillante vittoria nel Regioni 2023 con un 561/600 che ha costretto alle piazze d’onore due squadre fortissime come la Toscana e la Sardegna. Abbiamo chiesto allora proprio al Ct del Lazio di spiegarci nel dettaglio tutto il lavoro che ha condotto a quell’affermazione.

Coach Lodi, si attendeva una prova di qualità così alta dalla sua squadra in questo Regioni 2023?

Rispondo volentieri con qualche cifra. Il 561 che abbiamo totalizzato non è record, perché c’è stato qualche volta un 562 e anche un 563. Poi, in realtà, in anni recenti ci sono state vittorie con 547 e perfino con 533. Tutto questo sottolinea ancora di più il valore della squadra del Lazio in questo impegno recente. Ma si totalizzano punteggi alti quando hai un’altra o più squadre molto forti che ti pressano: in effetti possiamo dire che è merito della Toscana, che ci ha tallonati per tutta la gara e fino all’ultimo piattello, se siamo riusciti a esprimere questo risultato e a vincere.

Manrico Lodi

Le avvisaglie di una prova di alto livello d’altronde c’erano fino dalle prime battute della gara…

È vero che siamo partiti subito forte: con il 144 della prima serie avevamo già tre piattelli di vantaggio sulla Toscana e quattro sulla Sardegna. Poi con la seconda, che per noi è stato un 143, avevamo addirittura aumentato di molto il nostro vantaggio: nell’ordine di una quindicina di piattelli sulla Sardegna e più di dieci sulla Toscana. Sembra un vantaggio incolmabile, ma in effetti subito dopo, alla terza serie, la Toscana ha recuperato sensibilmente su di noi e si è attestata ad otto lunghezze e nella quarta c’è stato un calo da parte nostra che ha ancor più vitalizzato le speranze dei nostri avversari.

Che cosa ha provocato il calo di rendimento nella quarta serie?

A metà della quarta serie c’è stato un momento di cedimento della squadra e, pur con il vantaggio che avevamo saputo consolidare durante la gara, effettivamente la situazione poteva capovolgersi. Ma io ho un ottimo capitano in squadra: Edoardo Aloi. Ovviamente io non posso entrare in campo durante la serie, ma quando so che c’è Edoardo in  batteria, io sono tranquillo. La gara di Edoardo è stato un vero capolavoro. Avrebbe potuto essere un 100/100 e Edoardo avrebbe meritato quel punteggio. L’ultima serie si è risolta in un 23, e perché? Perché gli altri non stavano andando benissimo: Edoardo ha visto qualche errore grossolano e si è un po’ deconcentrato. In realtà fino alle doppie della pedana 4 erano andati tutti bene, poi effettivamente alla 4 complessivamente abbiamo fatto sette zeri. Sette zeri alla 4 quando invece in tutte le altre pedane ne hanno messi otto! L’ultima serie è stata davvero sofferta: abbiamo anche un po’ rischiato, nonostante il vantaggio cospicuo nei confronti dei nostri inseguitori.

La formazione del Lazio al vertice del podio del Trofeo delle Regioni 2023 di Skeet davanti a Toscana e Sardegna

Il capitano è il capitano, ma anche un ex azzurro di mille battaglie come Sergio Forlano ha compiuto un prodigio.

Indiscutibilmente. Se devo spendere qualche parola per complimentarmi individualmente con qualcuno del gruppo, non posso farlo che per Sergio Forlano e sono certo di trovare concordi tutti gli altri elementi della formazione. Con il suo 96 è proprio Sergio che ha fatto vincere la nostra squadra. Ma questo non vuol certo togliere il merito agli altri perché appunto Edoardo Aloi ha fatto una gara magistrale e una prova straordinaria l’hanno offerta Eleonora Ruta e gli altri giovanissimi: Marco Coco e Francesco Bernardini. Quanto poi alla nostra Terza categoria: Gabriele Tintisona, che ha dato un contributo non indifferente, in realtà è un tiratore che mi sono letteralmente inventato io. Perché sono infatti già sette anni che Gabriele è passato al Compak dopo aver iniziato allo Skeet. Lavorando alla composizione della squadra per il Trofeo delle Regioni è risultato chiaro che non avevo una Terza categoria che potesse produrre un risultato adeguato. Allora a fine agosto ho avvertito Gabriele che l’avrei voluto in squadra per lo Skeet e dall’inizio di settembre l’ho messo in campo in alcune gare. Gabriele ha iniziato questo suo nuovo percorso nello Skeet con un 81: l’ho consegnato ad Aloi per farlo progredire in qualità e infatti in gara ha prodotto un 88.

Quindi c’è una platea molto diversa di praticanti di Skeet nel Lazio da categoria a categoria?

Ci sono delle categorie come appunto la Terza in cui la scelta è quasi obbligata. In altre, come nell’Eccellenza e nella Prima categoria e anche nel Settore Giovanile, il panorama della regione offre invece molta possibilità di scelta.

Sergio Forlano e Manrico Lodi

Coach Lodi, confidava nella vittoria alla vigilia del Regioni?

Lo dico sinceramente: non contavo nella vittoria perché ritenevo la Toscana la migliore squadra in gara. Infatti è anche vero che ad esempio la Terza categoria della Toscana sotto il profilo del punteggio è stata superiore al nostro Tintisona, però, in parallelo, nel confronto sul piano del Settore Giovanile e della Seconda categoria noi abbiamo ottenuto qualche piattello in più con Francesco Bernardini e con Eleonora Ruta che è stata davvero bravissima. Abbiamo poi vinto largamente sul fronte del Veterano/Master perché Sergio Forlano dal punto di vista del punteggio è stato molto superiore ad Adriano Bandini che peraltro è quel forte skeettista che conosciamo. Ribadisco che il 96 di Forlano è stato davvero un risultato prodigioso. Ma Sergio è anche un ammortizzatore: quando vanno meno bene i suoi compagni di squadra, allora lui si carica e riesce a dare il meglio.

Com’è avvenuta la designazione del gruppo per il Trofeo delle Regioni?

Io seguo tutte le gare di tutti i tiratori dello Skeet del Lazio e aggiorno le percentuali volta per volta. La prima scelta la fa il computer che ovviamente colloca atleti e atlete in base al loro rendimento complessivo. In questo modo alla fine di luglio ho già un panorama di otto o nove nomi su cui lavorare. Poi però intervengo io e faccio degli aggiustamenti in base alle gare più recenti, perché, per così dire, i numeri soltanto non bastano. La media dell’intera stagione ci dice molto, ma il risultato che ciascuno dei componenti ha ottenuto nell’ultima gara in ordine di tempo prima del Trofeo delle Regioni fornisce un’indicazione importante. Prendiamo il caso di Edoardo Aloi: il mio capitano ha una percentuale del 94,20% nell’arco dell’anno, ma nella gara immediatamente precedente al Regioni ha addirittura una percentuale del 97% di piattelli colpiti. Stessa situazione più o meno per tutti gli altri. Marco Coco viaggia sulla media stagionale del 96,30% ma nella sua ultima gara prima del Regioni la sua media è stata del 98,40%. Per Eleonora Ruta a fronte di una media stagionale dell’87% c’è un rendimento recente del 94,70%. Gabriele Tintisona ha una media dell’81,10%, ma il rendimento nella gara che ha preceduto il Regioni è dell’82%. Sergio Forlano vanta una media dell’87,80% nell’intero 2023, ma il suo risultato prima del Regioni è pari al 90,70% e per Francesco Bernardini, a fronte della media annuale del 93,70%, c’è un risultato recente pari al 94,40%. Per sintetizzare possiamo dire così: considerando la squadra nel suo complesso, la somma dei punteggi dell’ultima gara effettuata da ciascuno di loro prima del Regioni (con un punteggio di 557) è, sì, superiore alla media stagionale (540), ma è inferiore a quel risultato di 561 con cui hanno poi saputo vincere il Trofeo delle Regioni.

Come ha distribuito in pedana la sua formazione al Regioni 2023?

Ho messo ovviamente il capitano Edoardo Aloi per primo in batteria perché è un trascinatore: Edoardo è il primo della batteria ormai da tre anni in questa squadra ed è l’atleta che anche questa volta ha saputo dare la carica al gruppo quando si è presentata qualche difficoltà. Poi per secondo ho scelto Marco Coco; a seguire Eleonora Ruta e Gabriele Tintisona. In altri casi ho deciso di schierare Sergio Forlano per ultimo, ma questa volta ho scelto Francesco Bernardini come sesto perché Sergio mi era apparso molto caricato di responsabilità e non volevo che nel ruolo di ultimo dei sei della squadra quel peso aumentasse. E so di aver fatto bene perché quella collocazione in batteria ha permesso a Sergio di fare poi quel bel risultato. La disposizione in batteria è emersa dal lavoro che abbiamo fatto nelle tre prove in cui ho fatto sparare insieme i sei componenti. Quei raduni che abbiamo programmato per preparare la partecipazione al Trofeo delle Regioni hanno contribuito molto a creare lo spirito di squadra. Abbiamo anche fatto una chat riservata alla nostra squadra e quindi siamo stati in contatto continuo. E la chat è ancora lì: in attesa del ritrovo che faremo per festeggiare la vittoria. È proprio il segno tangibile della grande solidità del gruppo.

L’esultanza del Lazio, della Toscana e della Sardegna sul podio del Regioni 2023