Giovanissimevolmente d’inverno: Michele Ascione, Giorgia Carducci, Linda Zaina, Jonathan Ogliari e Giorgia Delli Santi
Una carrellata di dichiarazioni di alcune delle nuove campionesse e di alcuni dei nuovi campioni del recente confronto nazionale di Roma dedicato al panorama under 21
(di Massimiliano Naldoni)
È certamente giovanissimo, ma è altrettanto determinato. Ecco la sintetica carta d’identità di Michele Ascione: l’atleta della scuderia del Tav Falco che nello scorso weekend ha conquistato il titolo tricolore d’inverno tra gli Esordienti dello Skeet.
“Mi sono presentato al Campionato invernale di Roma con il giusto atteggiamento – spiega il quasi quattordicenne campano – e anche con la preparazione corretta: in gara ho rispettato la media del 20, ma in allenamento, prima del Campionato di Roma, ho spesso toccato quota 23 e 24. Quindi non posso dire che il mio risultato tecnico sia stata una sorpresa: sentivo di poter fare una buona gara e, se ho fatto qualche errore in più rispetto alle serie dell’allenamento, è perché ho anche sentito l’emozione di una competizione importante. Mi ha sorpreso semmai, e mi ha anche reso molto felice, essere riuscito a vincere.”
Non sorprende neppure troppo che Michele Ascione, che pratica il tiro a volo da appena un anno, abbia rivolto la propria attenzione allo Skeet dal momento che il giovane atleta è cresciuto con i miti di Ennio Falco e di Tammaro Cassandro. Anzi, con qualcosa di ben più reale che il semplice mito. “Tiravolisticamente tutto il mio percorso si è svolto proprio in compagnia di questi campioni. – Spiega Michele Ascione che attualmente frequenta la terza media ed è proiettato per il prossimo anno verso il Liceo Scientifico – Con Tammaro ho svolto perfino anche qualche allenamento in questi mesi e lui mi ha dato tanti suggerimenti importanti sul modo di gestire ogni gara.”
Ha le idee molto chiare Michele Ascione sul lavoro da compiere dopo la bella vittoria di Roma.
“Tutti gli zeri che ho commesso in questa gara sono arrivati nella seconda parte della serie: alla pedana 4 sia nella prima che nella seconda serie, poi anche alla 5 e perfino un 8 mark. Mi dedicherò di più a questi lanci in queste settimane per non ripetere gli errori nei prossimi impegni.”
È stata la ternana Giorgia Carducci a conquistare invece il titolo tricolore dell’inverno tra le Giovani Speranze della Fossa Olimpica.
“Il 2024 è stato un anno difficile che mi ha costretto ad un’attività in pedana non proprio regolare, – spiega l’allieva di Fabrizio Satolli – ma anche in questa stagione c’è stato un avvio un po’ complicato: ho effettuato delle modifiche tecniche al mio fucile e per diversi motivi non ho potuto svolgere un allenamento intenso prima del Campionato invernale del Settore. Effettivamente mi sono presentata in gara con poche serie di allenamento alle spalle. Considerando che non avevo potuto condurre un allenamento adeguato, direi che mi ha anche un po’ sorpreso il punteggio che ho fatto a Roma. Però, devo dire che se anche non ho sparato tantissimo, mi sono preparata atleticamente per affrontare questa stagione. Fabrizio Satolli e il mio papà sono stati come sempre importantissimi anche in questi mesi dell’inverno per adeguare il fucile alle mie caratteristiche e per programmare il ritorno in pedana dopo il periodo di sosta.”
“Rispetto all’anno scorso – racconta ancora Giorgia Carducci – in cui non ero mai riuscita a centrare un risultato convincente, tranne che al Trofeo Coni, adesso questa vittoria mi incoraggia a proseguire con più convinzione. Sono certamente contenta del risultato, ma non formulo obbiettivi precisi per questa stagione. Sicuramente d’ora in poi cercherò di fare un allenamento un po’ più accurato e anche un po’ più intenso, ma non esagero mai: sono convinta che la preparazione non si fa soltanto in pedana e occorre anche prepararsi proprio mentalmente ad affrontare la gara nel modo giusto.”
Dopo l’exploit del Campionato italiano dello scorso settembre, è tornata sul gradino più alto del podio delle Esordienti di Fossa Olimpica anche Linda Zaina.
“Sì, sono contenta della vittoria di Roma – rivela l’atleta friulana di Porpetto che frequenta la terza media ed è indirizzata al Liceo Scientifico Sportivo – perché pensavo perfino di fare un risultato più basso dal momento che in allenamento in queste settimane mi sono quasi sempre attestata sotto il 20. Sono soddisfatta del 20 della prima serie: certamente non del 14 della seconda. È accaduto che nella prima serie fossi molto agitata e malgrado tutto sono riuscita a fare un buon punteggio: invece nella seconda, in cui mi sentivo rilassata, ho finito per fare un mezzo disastro. Ma adesso guardo già alle prossime gare e voglio continuare ad impegnarmi per ottenere il meglio e per riuscire a salire sempre sul podio.”
Se il Campionato invernale di Roma ha laureato un atleta con una sua fisionomia agonistica ben definita, questo è avvenuto nel caso di Jonathan Ogliari: il ventenne cremonese di Trescore Cremasco (protagonista della foto di copertina: sul podio degli Juniores di Trap con Matteo Sertori e Luca Chessa) che ha conquistato il titolo degli Juniores con un 48/50 che ha rappresentato anche il vertice qualitativo del test capitolino.
“Dico in tutta sincerità che questo punteggio non me lo aspettavo – rivela l’atleta lombardo inquadrato nel gruppo sportivo della Marina Militare già dall’inizio del 2024 – perché ho sparato con un fucile nuovissimo, ma in ogni caso avevo fiducia perché in prova ho avvertito subito una bella confidenza con l’arma. Certamente nella mia vittoria ha avuto un ruolo anche il fatto che in questi mesi sono stato molto regolare nell’allenamento: il martedì e il giovedì sono sempre stato in pedana per tre o quattro serie in ogni seduta di allenamento. Anzi, approfitto di questa occasione per ringraziare il mio allenatore che è il campionissimo Emilio Poli e anche la mia famiglia che mi permette di trovare del tempo, all’interno della mia attività di odontotecnico, per effettuare la preparazione.”
Tesserato al Tav Belvedere di Uboldo, ma in realtà attivamente in pedana al Concaverde e a Cieli Aperti, Jonathan Ogliari affronta adesso una stagione cruciale della sua carriera con il conforto di un bel titolo tricolore.
“Gli impegni sono tanti ma sono tanti anche i traguardi perché vorrei passare in Eccellenza nell’arco di quest’anno, per affrontare l’attività da Senior tra un anno nella massima categoria. In programma nei prossimi mesi ci sono poi i Gran Premi Interforze, quelli degli Juniores in combinazione con l’Eccellenza e naturalmente quelli del Settore: sarà certamente un anno intenso.”
È una vittoria meritatissima anche quella conseguita da Giorgia Delli Santi con 38/50 tra le undici Allieve di Fossa Olimpica in gara sulle pedane di Lunghezza.
“La prima serie, però, non era andata davvero benissimo – commenta l’atleta foggiana tesserata al Tav La Cicogna di Cerignola – e quindi, lì per lì, dopo quel risultato mi ero un po’ abbattuta. Il nostro gruppo delle Allieve è andato in pedana presto e con il freddo della mattina un po’ tutte non siamo riuscite a trovare la condizione e la concentrazione per far bene. Nel mio caso qualche errore era maturato già nei primi piattelli della prima serie, ma ho cercato di non mollare per portare a termine la serie limitando i danni.”
“Nella seconda serie, – spiega ancora Giorgia Delli Santi – per provare a reagire al risultato modesto della prima, ho cercato davvero di dare il meglio: fra l’altro la situazione generale intanto era anche migliorata e non era più così freddo come nella prima serie e sono riuscita a concentrarmi sulla mia gara. Devo dire che siamo state brave tutte a reagire a quelle condizioni difficili. Onestamente non mi aspettavo di vincere: è stata determinante appunto la risposta che sono riuscita a dare nella seconda serie alle difficoltà della prima. Quest’anno vorrei provare a fare meglio della scorsa stagione, ma procedendo sempre con pazienza, gara per gara. Questa di Roma è stata una gara corta e quindi non può dare ancora indicazioni certe sulla mia condizione. Il mio impegno adesso è rivolto al primo Gran Premio del Settore che rappresenterà anche il momento di un primo vero bilancio agonistico.”
(foto di Pavla Dolenska e Massimiliano Naldoni)