Giovanissimevolmente: Camilla Stella Piazza
Campionessa italiana delle Juniores di Fossa Olimpica, l’atleta genovese allieva di Johnny Pellielo ha vissuto un 2024 letteralmente strepitoso. Ma come sarà il suo 2025?
(di Massimiliano Naldoni)
Nel 2023 Camilla Stella Piazza si era segnalata vincendo il titolo tricolore delle Giovani Speranze della Fossa Olimpica. Ma all’inizio di quest’anno, con il successo tra le Juniores al Gran Premio del Settore Giovanile al Tav Gioiese – in cui peraltro aveva superato la campionessa italiana in carica: Valentina Dolci – la sedicenne di Genova aveva fatto comprendere di possedere un talento singolare. E quell’avviso che l’atleta ligure, allieva di Johnny Pellielo, aveva lanciato in occasione della gara pugliese ha ricevuto una piena conferma nello scorso settembre, sulle pedane del Giorgio Rosatti di Ponso, quando Camilla Stella Piazza ha conquistato il titolo tricolore delle Juniores di nuovo in un duello appassionante con Valentina Dolci. Approdata alla finale con 117/125, l’atleta ligure ha totalizzato 39/50 in finale costringendo la campionessa uscente bergamasca allo stato di parità e poi superandola in un velocissimo shoot-off. E adesso? Sentiamo cosa dice la stessa Camilla Stella Piazza.
Camilla, a Ponso c’erano le premesse per la vittoria o è risultata inaspettata?
Se mi avessero detto il venerdì prima della gara che avrei vinto il Campionato italiano non ci avrei creduto. Sapevo che sarei riuscita a fare una buona qualificazione, ma tendevo a non aspettarmi troppo dalla finale.
Al Campionato italiano hai esordito in maniera brillantissima con un 25 e un 24: il 22 della terza serie è stato un segnale di stanchezza o cosa?
Sì, forse un po’ di stanchezza, ma anche un po’ di agitazione perché sapevo appunto di ritrovarmi in mano un 49/50 nelle prime due serie. E non posso neppure escludere che l’errore commesso sul penultimo piattello di quella seconda serie mi abbia lasciato un po’ scossa. È stato un errore su cui non mi sento di recriminare: è uno zero che ci poteva stare, ma in quel momento mi aveva disturbato. Tant’è che nella terza serie ho fatto tutti e tre gli errori proprio nei primi cinque piattelli.
Ma forse se tu fossi uscita dalle prime due serie con un 50/50 ci sarebbe stata una pressione ancora più energica?
Sì, effettivamente è anche vero che forse quello zero al penultimo della seconda serie mi ha tenuto con i piedi per terra. Con quel grappolo di zeri nei primi piattelli della terza ho avuto un po’ di timore di perdermi, ma poi sono anche riuscita a chiudere con 22. Dopo i tre zeri in quei primi cinque piattelli mi sono tolta le cuffie, ho tirato un bel respiro e mi sono detta: Cami, sai come si fanno le cose giuste, spara come sai e chiudi. Johnny Pellielo era ovviamente lì sul campo e l’ho subito interpellato dopo quella serie. E per telefono ho parlato anche con il mio allenatore Nicola. E tutti e due mi hanno saputo dare la giusta motivazione per affrontare il secondo giorno della gara.
Camilla Stella Piazza al vertice del podio delle Juniores di Fossa Olimpica con Valentina Dolci e Valentina Archetti
Il secondo giorno lo hai inaugurato con un bel 24. Il 22 della quinta serie invece come lo interpreti?
Nella quinta serie si è affacciata l’emozione di avere per le mani un grande risultato. Infatti ho sbagliato l’ultimo piattello di quella serie: avrei stabilito il mio record personale di 118/125 se lo avessi preso. Invece ho lasciato andar via un dritto e così il mio record personale resta il 117 che avevo fatto anche a Montecatini l’anno scorso.
Come hai affrontato la finale?
Ha pesato un po’ il pensiero della finale a cui avevo partecipato al Fitav di Uboldo in cui ero uscita come sesta. Quel responso mi aveva lasciato un po’ di dubbi sulla mia preparazione nella gara a un colpo. Anche se comunque al Campionato italiano avevo anche la consapevolezza di essermi allenata tanto ad un colpo proprio per tentare di migliorare quel sesto posto. Evidentemente l’allenamento ha fatto effetto e sono riuscita ad abbattere quel muro del timore di affrontare la finale. Ad esempio in realtà la finale del Gran Premio del Settore Giovanile alla Gioiese era andata molto bene, ma quello smacco di Uboldo era rimasto. C’è da dire poi che in molte occasioni avevo riscontrato il problema degli zeri nei primi piattelli della finale. Invece al Campionato italiano di Ponso mi sono sentita in grado anche di annullare quell’abitudine. Quella di Ponso è stata effettivamente la prima gara nella quale sono riuscita a non mettere nemmeno uno zero nei primi cinque piattelli.
Potrebbe risultare utile intensificare l’allenamento a un colpo proprio per agevolare l’approccio alla finale?
Alla vigilia delle gare faccio già tante pedane a un colpo. E in ogni caso in allenamento, anche in periodi distanti dalle gare, qualche pedana a un colpo la faccio. Però la maggior parte dell’allenamento lo faccio a due colpi.
Considerato che all’ultimo piattello della finale era stata Valentina Dolci a sbagliare e a concederti la possibilità dell’aggancio in extremis, in quel momento ti sei sentita psicologicamente avvantaggiata nello spareggio?
Sì, indubbiamente. Anche perché negli ultimi quindici piattelli della finale in realtà io ho messo soltanto uno zero. Quindi, sì: certamente nelle battute conclusive della finale avevo raggiunto il massimo livello di consapevolezza di farcela a vincere. In finale appunto sono partita con un po’ di ansia, ma quell’ansia strada facendo si è sciolta ed è diventata grinta.
Camilla Stella Piazza con il papà Alessandro
Rileggendo una tua intervista dell’inizio dell’anno, dopo la tua vittoria al Gran Premio della Gioiese assegnavi un provvisorio 6 e ½ come voto alla stagione 2024. Adesso però è più alto, immagino..?
Sì, tra l’8 e ½ e il 9. Anzi, visto che in quell’intervista avevo dato 8 e ½ al 2023, sicuramente possiamo dire: 9.
La conquista di questo titolo italiano ti responsabilizza certamente in vista del 2025. Quali sono le aspirazioni per l’anno nuovo?
Aver vinto il titolo italiano delle Juniores attribuisce già una bella responsabilità. Per il 2025 vorrei riuscire a realizzare buoni risultati e buoni piazzamenti ai Gran Premi Fitav. Vorrei anche allenarmi il più possibile con la testa giusta. E vorrei anche migliorare la preparazione fisica perché quest’anno mi sono accorta davvero della sua grande importanza. Magari effettivamente un anno fa non davo così tanta importanza alla preparazione fisica, ma in questa stagione, specialmente quando ho gareggiato con le alte temperature, ho capito che è davvero determinante. Recentemente il Preparatore atletico Carlo Alberto Zandomeneghi mi ha fornito il nuovo programma di preparazione che d’ora in poi seguirò in modo accurato. In questi ultimi mesi sono stata molto impegnata con la scuola, inoltre svolgo l’allenamento al Tav San Giovanni in tutti i fine settimana e quindi nei prossimi mesi dovrò trovare il modo di conciliare lo studio con la pedana e la palestra per arrivare al 2025 nelle migliori condizioni.