Giorgio Fazzari: ricomincio dal 2023!
Alla sua prima convocazione in nazionale il paratleta di PT2 ha centrato una medaglia di bronzo al Campionato europeo del Concaverde ma il suo traguardo è migliorarsi sempre e per le prossime imprese il calabrese di Milano guarda al gradino più alto del podio
(di Massimiliano Naldoni)
“Ho fatto due conti e mi va bene così.” A parlare è Giorgio Fazzari: l’atleta che al Campionato europeo di Paratrap del Concaverde ha conquistato una prestigiosa medaglia di bronzo in PT2 dopo essere stato in corsa per il titolo per tutta la competizione gardesana. Anzi, nel corso della qualificazione era stato proprio Fazzari – calabrese nato a Palmi e cresciuto poi a Pizzo, ma trasferitosi diciassettenne a Roma al momento di arruolarsi nei Carabinieri e poi trasformatosi in milanese nel corso della sua carriera professionale nella Fedelissima – a svolgere il ruolo di favorito tra gli azzurri di Barberini.
“Alla fine della prima giornata ero primo con tre 23, poi con il 22 e il 21 del giorno successivo alla vigilia della finale mi sono attestato al secondo posto con 112/125. Certamente, considerando l’andamento della gara in tutta la sua prima fase, mi sarei aspettato qualcosa in più dal risultato finale. Io del resto non guardo mai il tabellone quando sono in gara, pertanto mi sono trovato al terzo posto, concentrato sui miei piattelli, senza sapere esattamente cosa stava accadendo intorno. Sì, tecnicamente qua e là qualche falla in finale c’è stata perché l’emozione ha giocato un ruolo che non aveva svolto invece nel corso delle serie di qualificazione. Non cerco mai giustificazioni nella mia attività sportiva, ma questa volta forse possiamo dire che la situazione ha creato una pressione psicologica notevole: si trattava della mia prima gara in maglia azzurra su di un palcoscenico importante come il Concaverde e con una finale, che come sappiamo tutti è in realtà un’altra gara rispetto alla qualificazione, che mi ha impedito di esprimermi al meglio. Ma ripeto: per questa volta va bene così!”
Del resto Giorgio Fazzari in pedana è un perfezionista che ha lavorato sodo per arrivare all’appuntamento continentale con le carte in regola per fare bene.
“Dal momento in cui il Ct Benedetto Barberini mi ha comunicato che avrei fatto parte della nazionale in gara all’Europeo ho iniziato a fare una preparazione accurata e molto mirata all’evento che stavo per affrontare: ho effettuato serie intere a due colpi, ma ho anche simulato i vari segmenti della finale sparando un colpo solo. Il Concaverde è un campo in cui sono abituato a gareggiare e infatti ho svolto proprio a Lonato una parte del mio allenamento, ma è mia abitudine svolgere la preparazione su campi diversi. Ho sparato molto anche a Uboldo, a Carisio, al Delle Alpi. Magari cercando anche condizioni atmosferiche molto diverse per prepararmi a tutte le eventualità.”
Un rimpianto però c’è nella stagione 2022 di questo tenace paratleta che oggi vive a Vizzolo Predabissi, nell’hinterland milanese, e quel rimpianto riguarda il Campionato del Mondo.
“Ho dovuto rinunciare per motivi familiari abbastanza gravi – spiega Giorgio Fazzari che svolge attività agonistica dal 2009 – dopo che il Ct Barberini aveva già formulato la volontà di inserirmi in squadra. In PT2 avremmo potuto senz’altro vincere il titolo a squadre e sono certo che avrei potuto svolgere un ruolo di primo piano anche nella gara individuale.”
“Quest’anno del resto è stato molto intenso e lungo perché per la prima volta ho partecipato anche al Campionato invernale regionale della Lombardia. Di solito d’inverno non sparo: mi fermo a ottobre e torno in pedana a febbraio inoltrato, ma lo scorso inverno la mia Associazione di appartenenza, la Milano Trap, mi ha chiesto di partecipare e ho accettato volentieri di affrontare una nuova sfida. E forse è stata una scelta centrata dal momento che la stagione 2022 mi ha proposto anche tante altre nuove sfide.”
“Per il 2023 sto coltivando qualche aspirazione importante – racconta Giorgio Fazzari che si definisce un convinto tiratore di Fossa Olimpica che tuttavia non ha disdegnato nella sua carriera di affrontare anche i lanci dell’Universale – e se il Ct Barberini mi darà l’opportunità vorrei provare a scalare quei gradini del podio che quest’anno all’Europeo non sono riuscito a raggiungere. Sono molto grato proprio al Commissario tecnico della Nazuonale per le scelte che ha fatto e per la fiducia che ha voluto accordarmi. Spero appunto di meritare quella fiducia anche nella prossima stagione. E sono grato anche a Riccardo Rossi in senso tecnico e alla Vicepresidente Bonomi che ha sempre creduto nella nostra disciplina e ha saputo farla progredire nel tempo. Immensa gratitudine la devo poi certamente alla Federazione che attraverso il Ct Barberini mi ha offerto straordinarie opportunità e alla mia famiglia che mi ha dato slancio nel perseguire i miei obbiettivi in pedana e mi ha sempre sostenuto in questa mia passione sportiva. Con la mente più serena e con più tranquillità spero davvero di poter inseguire qualche altro bel risultato nella prossima stagione. Il 2023 è dedicato fino da ora a tutti coloro che hanno creduto e credono fortemente in me!”