Fabio Sollami: a Torretta ottimo test per un anno importante

In Eccellenza il campione dell’inverno italiano del Trap è l’azzurro di Caltanissetta che ha preceduto l’atleta-dirigente Adriano Avveduto

(di Massimiliano Naldoni)

Fabio Sollami è il campione italiano di Eccellenza di Trap dell’inverno 2025: il titolato atleta nisseno ha centrato lo scudetto della massima categoria con 97/100 davanti ad Adriano Avveduto.

Fabio, un test soddisfacente?

Sì, perché non è mai semplice vincere e non è mai semplice neppure conseguire un buon risultato. Fra l’altro sono reduce dal raduno di Todi, sono rientrato dopo un lungo viaggio in macchina appena ieri e mi sono subito dedicato all’organizzazione di questa gara. Quindi un po’ di stanchezza è certamente intervenuta: per quello la partenza è stata appena più difficile del previsto. Poi, dopo, la gara ha preso la piega giusta.

Come affronta una gara a 100 piattelli senza finale un atleta che è abituato alla formula Issf?

È comunque una gara suggestiva perché in un giorno affronti quattro serie e il responso è: dentro o fuori. La gara in due giorni, d’accordo, è certamente più difficile da gestire, ma in questo caso se azzecchi la giornata, porti a casa la vittoria e questo può rappresentare una bella opportunità per molti atleti. E inoltre, come allenamento e verifica di inizio stagione, costituisce un ottimo test.

Qual è il traguardo del 2025 di Fabio Sollami?

Il titolo italiano estivo è al primo posto: ci sono arrivato vicino l’anno scorso ma ancora mi sfugge. Nell’immediato l’impegno però è con la squadra di Torretta: il prossimo 23 marzo saremo in corsa per il titolo invernale delle Società al Tav Castellano e sarò impegnato in prima persona con la squadra nel doppio ruolo di atleta e di coach.

Alla Finale invernale di Fossa Olimpica di Torretta era in gara, a sua volta nella duplice veste di tiratore di Eccellenza e di dirigente, anche il Consigliere federale Adriano Avveduto.

Il Consigliere federale Adriano Avveduto, il Delegato regionale Michele Sollami, il Coordinatore Angelo Sgroi e il pool dei Direttori di Tiro 

Consigliere Avveduto, ha vissuto questa gara più da atleta o più da dirigente?

L’ho vissuta sicuramente più da dirigente. Per il fatto che il numero, obbiettivamente irrisorio dei partecipanti: appena 35, mi ha molto amareggiato. Non posso nascondere la mia delusione perché i nostri impianti in Sicilia meritano una maggiore attenzione da parte del mondo tiravolistico italiano e meritano una partecipazione indiscutibilmente più massiccia di quella odierna da parte dei tiratori del centro e del nord Italia. Non vorrei replicare alcune considerazioni che ho espresso altrove, ma non posso che ribadire che da decenni noi siciliani compiamo dei veri e propri esodi verso le altre regioni per assicurare la presenza alle gare e invece oggi non abbiamo decisamente assistito allo stesso fenomeno in senso inverso. In gara in Eccellenza eravamo in due: Fabio Sollami, che era nella sua Società, ed io che non perdo mai occasione di partecipare alle competizioni importanti e di manifestare il mio forte senso di sportività. Ma la delusione è grande e quello relativo alla partecipazione a questa Finale invernale nazionale è un responso su cui il Delegato regionale Michele Sollami ed io stiamo conducendo un’accurata riflessione. Credo che sarebbe stato un bel gesto che ogni regione assicurasse la partecipazione anche simbolica di due o tre atleti e atlete che avessero conquistato i titoli regionali nelle rispettive aree di appartenenza: avrebbe certamente rappresentato la doverosa considerazione per la nostra Sicilia che si presenta sempre generosamente in forze alle gare in ogni parte d’Italia. Una partecipazione anche realmente simbolica da tutte le altre regioni avrebbe non soltanto valorizzato l’evento di oggi in termini numerici, ma, proprio con la presenza di un maggior numero di campioni e campionesse delle altre aree d’Italia, anche elevato il contenuto agonistico della gara.