Damiana Paolacci: finale e ora legale, non vi temo!
Al Gran Premio Fitav di Skeet la ventiduenne capitolina svetta brillantemente nel combattuto confronto delle Ladies
(di Massimiliano Naldoni)
È Damiana Paolacci a conquistare il vertice del podio delle Ladies nel Gran Premio Fitav di Skeet al Tav Roma: la ventiduenne atleta capitolina, dopo il 108/125 della qualificazione, ha svettato in una finale combattuta con 51/60 superando di misura Chiara Di Marziantonio.
Damiana, vittoria costruita con metodo o vittoria a sorpresa?
Intanto diciamo che la finale è sempre una gara a parte e quindi dobbiamo valutare sempre separatamente finale e qualificazione. E proprio in qualificazione c’è stata una terza serie molto difficile dalla quale sono uscita con un 19, ma in realtà è stato perfino ancora più difficile resettare dopo quella terza serie e ritrovare la condizione giusta per affrontare la prima serie di oggi. Quella terza serie di ieri l’abbiamo sparata nel tardo pomeriggio con una luce completamente differente rispetto a quella della mattina che ha reso davvero difficile tutta la sequenza. Non è stato un problema soltanto mio: in quella serie anche altri tiratori con più esperienza di me hanno avuto gli stessi problemi.
Damiana Paolacci con le finaliste del Gran Premio nel corso della presentazione
I problemi in quella famigerata terza serie si sono evidenziati in alcune pedane che soffrivi già alla vigilia del Gran Premio?
No, in realtà gli zeri sono arrivati su pedane in cui attualmente non avevo grandi problemi e questo in effetti ha rappresentato anche una sorpresa ancora più brutta perché è andata a rimarcare tutta la negatività di quella serie.
Damiana Paolacci al vertice del podio delle Ladies con Chiara Di Marziantonio e Martina Maruzzo
Hai rimuginato a lungo su quel 19 o hai approfittato del passaggio all’ora legale per smaltire più in fretta i cattivi pensieri?
Sì, vero: malgrado tutto avere un’ora in meno per ripensare a quella serie è stato un aspetto positivo. Certamente, questa mattina al ritorno in pedana c’era senz’altro un po’ di tensione ma mi sono detta: è quello che fai tutti i giorni, con passione, non è niente di diverso, quindi, vai e divertiti e poi raccoglieremo il risultato e lo valuteremo a fine giornata. Quanto poi alla finale, l’ho approcciata in maniera differente: mi sono sentita più libera e spensierata rispetto ad altre volte. Certamente con un livello sempre alto di concentrazione, ma ho cercato davvero di essere più spensierata possibile. Il risultato è complessivamente un buon segnale per il futuro anche immediato: ci sono ancora piccoli dettagli su cui lavorare e adesso, dopo un paio di giorni di riposo, mi concentrerò proprio su quelli.
Foto: Damiana Paolacci, Chiara Costa