Giorgio Fabris: saper dare concretezza ai sogni

Si intitola Winner 365 il volume che il mental coach skeettista ha dato recentemente alle stampe

(di Massimiliano Naldoni)

Un obiettivo è un sogno con una scadenza: lo afferma perentoriamente nel suo più recente prodotto editoriale Giorgio Fabris (nella foto di copertina) che negli anni il mondo tiravolistico ha potuto apprezzare come atleta di Skeet e come mental coach dalle idee innovative. Dello skeettista/coach di Terracina, ma ormai toscano di adozione, è uscito infatti il volume dal titolo Winner 365 che segue a distanza di pochi anni AlimentaLaMente: il libro con cui Fabris aveva inaugurato quell’attività di mental coach che attualmente svolge non soltanto nel tiro a volo, ma anche nel calcio, nel basket e nel tennis.  A Giorgio Fabris abbiamo chiesto di illustrarci nel dettaglio le caratteristiche di questo suo nuovo prodotto editoriale.

Coach Fabris, che genere di libro è Winner 365?

Innanzitutto premetto che alle spalle di questo libro c’è un anno e mezzo di lavoro, perché avevo, sì, le idee chiare sul contenuto, ma non avevo elaborato subito il modo di tradurlo in volume. Si richiedeva un lavoro certosino, anche di ricerca, che mi ha permesso di produrre un libro-agenda che copre proprio la durata di un anno solare. L’ho definito anche un libro tridimensionale perché si legge, ma lo si scrive perché ospita pagine libere in cui il lettore annoterà varie informazioni, e si ascolta perché ho inserito dei QR Code che danno accesso ad alcuni contributi audio. Da parte mia, devo ammettere che nel febbraio del 2024, quando ho iniziato a lavorare su questo progetto, volevo che si concretizzasse esattamente nel modo in cui poi con l’editore lo abbiamo prodotto: né una pagina di più, né una pagina di meno. Non posso negare che il fatto che io sia riuscito a realizzare proprio il prodotto che volevo moltiplica anche la mia soddisfazione.

Ha fatto riferimento a sezioni del libro di cui lo stesso lettore si renderà autore: di che cosa si tratta esattamente?

Nel titolo la cifra 365 indica che si tratta di un volume che accompagnerà il lettore per un anno intero, ma quel lettore ha piena libertà di gestione del lavoro da svolgere nel corso dell’anno: per intendersi, non deve cioè necessariamente aprire il volume il primo gennaio. Nel libro ogni giorno della settimana ha uno spazio libero, esattamente come ogni agenda, in cui il lettore potrà annotare ad esempio il modo in cui ha riposato, com’è stato il suo risveglio, quali esercizi ha compiuto in quella giornata. E inoltre se ha rispettato alcuni suggerimenti relativi all’alimentazione o all’idratazione: per scendere ancora all’esempio, se ha seguito il consiglio di assumere almeno due litri di acqua al giorno. C’è poi uno spazio dedicato all’attività settimanale in cui si richiedono alcuni dati più tecnici: il battito cardiaco, la saturazione del sangue, il peso. Ma alla fine di ogni giornata c’è anche la richiesta della valutazione della giornata stessa: al lettore si chiede di giudicare se nell’ottica della preparazione è andata bene o se si poteva far meglio. Con tutto il corredo di emoticon che in questi casi si utilizza abitualmente. Questo programma si snoda per quattro settimane. Al termine di ogni mese c’è un’altra pagina dedicata di nuovo agli appunti. Ogni mese si chiede una valutazione complessiva per creare anche uno storico del lavoro che stiamo facendo. Oggigiorno siamo tutti presi dalla frenesia della vita e quindi tendiamo a dimenticare facilmente le tappe di un lavoro progressivo. Invece registrando in maniera ordinata le nostre abitudini, dopo sei mesi dall’inizio di questo lavoro saremo in grado di valutare tutto il percorso giorno per giorno. Come dico spesso al mio pubblico nei miei interventi: scrivendo quello che fate, mettendo cioè nero su bianco il vostro percorso, prendete anche degli impegni con voi stessi.

Giorgio Fabris nel corso di un incontro con i lettori

Winner 365 si rivolge esclusivamente all’atleta oppure guarda ad un pubblico più ampio?

L’aspetto interessante consiste proprio nel fatto che questo volume non si rivolge in maniera rigida allo sportivo o alla sportiva. Del resto io ho sempre inteso il coaching in generale come strumento di vita. La necessità e la volontà di realizzare un’opera di questo tipo deriva dalla mia osservazione del mondo giovanile ed è proprio ai ragazzi e alle ragazze che in realtà Winner 365 vuole rivolgersi. Come io preciso sempre nel corso delle mie presentazioni, questo volume vuole essere in certo modo uno scudo che permette a qualunque persona, che come ognuno di noi subisce quotidianamente un bombardamento continuo di informazioni e sollecitazioni dai social e dai media, di riprendere il pieno possesso di se stessa. Perfino l’invito a utilizzare materialmente una penna per annotare l’andamento della nostra giornata e, auspicabilmente, i progressi che stiamo compiendo sono un invito a reagire all’invadenza dei social che ci hanno disabituato a leggere, a comprendere quello che leggiamo e anche a scrivere. Nello stesso modo, proprio per quella rapidità e immediatezza a cui i social ci hanno ormai abituato, ho voluto creare uno strumento rapido e veloce in cui i concetti ogni volta sono espressi in poche pagine e proprio per quello risultano facilmente assimilabili.

Coach Fabris, come si inserisce questo suo nuovo volume nel solco tracciato a suo tempo da AlimentaLaMente?

AlimentaLaMente nasceva dall’esigenza personale di definire me stesso: quello che mi piaceva fare nel mondo sportivo e in particolare nel mondo del tiro a volo, ma voleva anche descrivere la parte operativa del mio lavoro di coach. Questo nuovo volume nasce invece con l’idea forte di coinvolgere le persone attraverso i concetti che ho espresso. Naturalmente, proprio per le caratteristiche che ho esposto prima, stiamo parlando di un prodotto interattivo: che è invece una prerogativa che non apparteneva al mio primo libro. Nel mio primo libro il lettore poteva rimanere dietro la pagina, mentre qui il lettore non è spettatore, ma agisce attivamente.

Giorgio Fabris nel ruolo dell’atleta di Skeet

Che cosa trova il lettore/ascoltatore nei contributi a cui si accede con il QR Code?

Trova messaggi di diversa lunghezza legati a concetti che ho tratto da alcune mie letture. C’è anche un dialogo ideale tra coach e atleta che ricorre per molte volte nel corso del volume. Si intitola: decidi tu, atleta! L’atleta pone delle domande al coach ad esempio su abitudini comportamentali e il coach responsabilizza l’atleta costringendolo, in certo modo, a scegliere quale livello di prestazione vuole conseguire.

In maniera molto esplicita in AlimentaLaMente, ma anche in questo volume, è centrale il concetto di ripartenza dopo una sconfitta: che è del resto una condizione che appartiene naturalmente ad ogni carriera sportiva.

Esattamente, perché il titolo del volume, Winner 365, vuole essere innanzitutto un programma che sintetizza il concetto di vincere sia nella vita che nello sport. Fare il coach significa essenzialmente allenare qualcuno a star bene e a vincere ed è quindi appunto un concetto che non è mai davvero esclusivamente sportivo. D’altronde, come ho detto recentemente ad alcuni dirigenti di squadre che sto seguendo, nel mio lavoro si ricostruisce prima la persona e poi si costruisce l’atleta per farlo vincere. Si passa quindi sempre inevitabilmente dalla vita per arrivare al successo nello sport.