Valentina Archetti: la settimana della rivoluzione
La diciottenne delle Fiamme Oro centra la vittoria tra le Juniores di Fossa Olimpica al secondo Gran Premio del Settore Giovanile a Umbriaverde
(di Massimiliano Naldoni)
Quello totalizzato al Gran Premio Fitav di Academy di sette giorni fa è un punteggio che Valentina Archetti non vuole neppure ricordare. Lo liquida con la definizione di: punteggio dimenticato. Sicuramente quel test ha però convinto la diciottenne bresciana di Coccaglio che erano necessari provvedimenti drastici per arrivare al Gran Premio del Settore Giovanile di Umbriaverde con la possibilità di concorrere alla pari con le colleghe più forti. Risultato: sul terreno di Todi, per l’atleta delle Fiamme Oro primo posto in qualificazione con 117/125 e vittoria con una solidissima finale descritta da 43 centri su 50 davanti a Michelle Spitoni e Giorgia Maccioni.
Valentina, in cosa consiste la rivoluzione che hai realizzato questa settimana?
Il Gran Premio Fitav di sette giorni fa non era andato davvero come mi aspettavo e allora in questa settimana sono riuscita a capovolgere completamente la situazione e infatti in allenamento a Umbriaverde avevo già delle buone sensazioni. Tra le due gare ho fatto un allenamento specifico sugli errori che avevo fatto appunto nel Gran Premio di Academy: mi sono impegnata a intervenire su quegli errori e naturalmente a trovare delle soluzioni efficaci.
Che genere di errore ha condizionato il Gran Premio Fitav dello scorso weekend?
Facevo delle partenze di fretta e quindi finivo per strappare. Invece con l’allenamento di questa settimana ho trovato un equilibrio.
Valentina Archetti con l’Allenatore Emanuele Bernasconi
In questo Gran Premio c’è una forte differenza di punteggio tra la prima e la seconda giornata: hai avvertito la pressione di quel 74/75 che avevi realizzato il primo giorno?
Nella prima serie di questa mattina ho avuto qualche difficoltà nella visione dei bersagli: problemi con la luce, intendo. Ma in qualche caso è tornata fuori anche quella tendenza a replicare il problema della partenza accelerata. Nell’ultima serie c’era sicuramente anche un po’ di ansia determinata dal fatto che sapevo di aver fatto un punteggio molto buono. La forte tensione si è manifestata proprio alla fine della serie con la bicicletta al terzultimo e al penultimo.
Con quale atteggiamento hai affrontato la finale?
In finale sono entrata molto serena: molto più tranquilla che nell’ultima serie. Sono riuscita a chiudermi in me stessa e a pensare soltanto a quello che dovevo fare. Sono davvero molto contenta di questa finale perché 43/50 a un colpo è un buon punteggio che incornicia una delle migliori gare della mia carriera.
Foto: Clikkami