Tutti insieme tiravolisticamente
Voci in coro e voci soliste al Campionato italiano invernale del Settore Giovanile: parlano atlete e atleti, Delegati regionali, Presidenti delle Commissioni e rappresentanti dei genitori
(di Massimiliano Naldoni)
Per citare Jovanotti: è una tribù che balla. O per meglio dire: che si misura in pedana, che progetta o organizza la preparazione, che coordina e designa, che sovrintende e segue con cura. Il Campionato italiano invernale del Settore Giovanile ha rivelato ancora una volta le tante meravigliose anime di cui si compone la tribù del tiro a volo e queste che seguono sono le dichiarazioni di alcune e alcuni componenti di quel meraviglioso collettivo.
Pino Facchini, Delegato regionale Fitav del Piemonte
All’invernale di Roma il Piemonte è arrivato con una squadra di ventuno elementi tra atlete e atleti, ma nella stagione passata in alcuni casi ho condotto in gara più di trenta elementi. Gestire il Settore Giovanile di una regione, e in senso più ampio tutta l’attività, di un’area estesa come quella del Piemonte, esige maturità, esperienza e conoscenza profonda e ancora di più tutto questo è necessario per far fronte ad un calendario federale che per il comparto delle giovani atlete e dei giovani atleti è veramente molto impegnativo: percorriamo ogni anno davvero grandi distanze per far competere i nostri ragazzi e le nostre ragazze.
Sandro Belperio, Stefania Torlasco, Alice Garoppo e Pino Facchini
Uno dei simboli dell’impegno e della serietà di tutte le giovani tiratrici del Piemonte è Alice Garoppo: questa atleta ha grande carattere, è positivamente severa nel perseguire i suoi risultati ed è certamente in questo momento la migliore risorsa che abbiamo in un quadro peraltro piuttosto ampio ormai del tiravolismo femminile del Piemonte. Quanto alla nostra operatività, per poter concretamente ridurre i costi e il grande impegno e il dispendio di energie che si richiede oggigiorno ad atleti e atlete e agli organizzatori forse sarebbe utile considerare per le prossime stagioni anche un’attività circoscritta alle macro-aree del paese, lasciando naturalmente il profilo nazionale ad appuntamenti come il Criterium e il Campionato italiano. Per la mia funzione istituzionale che sono onorato di svolgere da molto tempo, mi permetto oggi di lanciare proprio questo spunto di riflessione ad un mondo, quello del tiro a volo, per il quale so di aver speso in queste stagioni le mie migliori energie.
Daniel Collet, Atleta
Ho scelto lo Skeet perché è uno sport olimpico e anche perché mio zio Fabio lo praticava e lo pratica. A Roma è stata una gara strana. La prima serie è stata un 22 in cui ho sbagliato dei piattelli con degli errori banali: un 2 pull, un 3 mark e un 6 pull. Dipendeva certamente dalla distrazione e dall’ansia della gara. Nella seconda serie invece ho fatto un bel 25 ed è quello che mi ha fatto vincere. Il mio programma per il 2025? Il proposito sarebbe: vincere ancora e magari vincere subito i prossimi Gran Premi.
Daniel Collet
Alice Bonfiglioli, Vicedelegata regionale Fitav dell’Emilia-Romagna
Abbiamo portato a questa gara un bel gruppo di una quindicina di atlete e di atleti e abbiamo elementi un po’ di tutte le età. Sono rappresentate le Società di Conselice, Po Polesine e Ca’ dei Boschi. E se anche non sono rappresentate in questa gara, un ruolo molto importante per il Settore Giovanile dell’Emilia-Romagna lo svolgono ad esempio anche Olimpia Crevalcore e Molinella. La prima serie ha posto un po’ di difficoltà a tutti: magari per il freddo ma soprattutto per l’emozione che si deve sempre affrontare in un debutto stagionale. Le ragazze e i ragazzi in buona parte hanno partecipato al Campionato regionale invernale, quindi non era proprio il debutto sragionale in assoluto, ma è certo che la prima gara nazionale comporta delle conseguenze emotive. Il Campionato italiano invernale è un test interessante, ma a mio parere potrebbe essere una gara a 75 piattelli perché offrirebbe ad atlete e atleti una maggiore possibilità di giocarsi il risultato dal momento che spesso la prima serie di gara, per vari motivi, costringe a qualche incertezza.
Alice Bonfiglioli (al centro) con Lara Bardugoni, Giorgio Chiapponi, Sebastiano Bernabei, Manuel Ottola e Francesco Bernabei
Sebastiano Bernabei, Atleta
È la prima gara vera dell’anno e sono un po’ arrugginito, ho anche fatto qualche intervento tecnico al mio attrezzo di pedana e quindi dovevo adattarmi alla nuova situazione. Non ho fatto un gran punteggio ma è sempre bello partecipare a una gara come questa perché è anche un modo per tornare a incontrare tutti i miei amici: l’ambiente è sempre molto bello. La prima serie era partita bene, malgrado l’emozione e il freddo, poi sono arrivati alcuni errori: ho chiuso con 19. Poteva essere qualcosa di meglio ma occorre avere pazienza in queste fasi di ripartenza dell’attività. Manca ancora la resistenza che arriverà strada facendo nella stagione.
Alice Garoppo, Atleta
Mi sono allenata per questo appuntamento, ho seguito anche tutte le tappe del Campionato regionale invernale che sono state molto utili per arrivare a questa gara con una preparazione già avviata: soprattutto per prepararsi a livello mentale alla competizione dopo un periodo abbastanza lungo di ridotta attività agonistica. C’è ancora tantissimo da fare perché sono passata quest’anno tra le Juniores: si può certamente fare di meglio, ma le sensazioni sono positive.
Franco Campagna, Presidente della Commissione regionale del Settore Giovanile della Sicilia
Nonostante gli aspetti climatici che non sono mai indifferenti, i ragazzi della Sicilia si sono rivelati molto partecipativi. Si sono impegnati. Potrei dire che per i nostri colori poteva andare meglio, ma siamo all’inizio della stagione e non possiamo chiedere più di tanto anche perché faremo dei raduni tecnici per mettere a punto la condizione di tutti in vista delle prossime gare. Da siciliani dobbiamo sempre fare i conti con le distanze da percorrere, l’ho segnalato più volte, ma lo facciamo con tanta passione. Beneficiamo della collaborazione fattiva di molti genitori, quindi riusciamo ad organizzare tutto con qualità. La Commissione tecnica si presenta alla prova di questa nuova stagione rinnovata con due genitori appassionati e molto presenti. Il rapporto con il Delegato Fitav Michele Sollami e con la Vicedelegata Cristina Russo è del resto da sempre straordinario e permette una proficua collaborazione tra tutte le parti coinvolte nel grande progetto del Settore La Sicilia dei giovani è scesa in campo in questo primo appuntamento anche con alcuni dei suoi nomi più illustri: Fabrizio Fisichella, Giuseppe Fiume, Matteo D’Amico. Questa gara a mio avviso rappresenta un test importante: la stagione è appena iniziata ed è giusto fare la gara in questa misura. Poi più avanti ci misureremo anche con una formula più avanzata. Sottoporre subito adesso i ragazzi a un forte stress psico-fisico non è utile. Spetterà piuttosto ai Gran premi mettere alla prova tutti su una distanza di gara maggiore.
Franco Campagna
Stefania Torlasco, componente della Commissione regionale del Settore Giovanile del Piemonte
È un ruolo impegnativo perché seguo mio figlio Fabio Grappiolo ma è una funzione anche gratificante. Viviamo nell’area di Alessandria e mio figlio si allena al Tav San Giovanni di Vercelli, quindi percorriamo molti chilometri per assecondare questa grande passione di Fabio e capisco perfettamente, e so quindi anche apprezzare, quello che quotidianamente fanno in tutte le regioni d’Italia molti genitori come me. Ma dal momento che il tiro a volo è la grande passione di questi nostri ragazzi, noi genitori vogliamo essere un sostegno anzitutto economico ma anche un supporto ideale. A Roma ci hanno seguito anche dei nonni, nonna Renata e nonno Ettore, che dalla genovese Bargagli conducono il nipote al Tav San Quirico per la preparazione e lo seguono in tutte le trasferte.