Tre decenni di Fogolar Furlan

Al cagliaritano Tav Pabillonis si è rinnovata la tradizione di uno degli appuntamenti classici del tiravolismo italiano che lega Sardegna e Friuli-Venezia Giulia

(di Massimiliano Naldoni)

È stato certamente Marco Cavucli a dare la definizione più poetica del Fogolar Furlan definendo l’iniziativa: un grande sogno. Il dirigente udinese, stimato direttore di tiro e valente agonista, ha vissuto tutte le edizioni di quella manifestazione di Fossa Olimpica che quest’anno ha compiuto ventinove anni e che, nella nuova collocazione del Tav Pabillonis, continua a rappresentare un modello insuperato di gemellaggio tiravolistico tra il Friuli-Venezia Giulia e la Sardegna.

“Quest’anno il Fogolar Furlan ha cambiato sede – ha scritto Marco Cavucli in una breve memoria indirizzata a tutti i partecipanti alla riunione cagliaritana – ma certamente non caratteristiche e connotati. Lo spirito di condivisione e di amicizia tra i tiratori della Sardegna e quelli del Friuli-Venezia Giulia prosegue come in passato con entusiasmante allegria e con un  forte senso di appartenenza al territorio e alle rispettive Società di tiro a volo. I tanti pregiati premi costituiscono certamente un valore aggiunto che passa però in secondo ordine davanti a tanta ospitalità e al grande desiderio di partecipare all’evento. E non a caso la sana competizione lascia spazio anche ad una goliardica volontà di ritrovo e di abbraccio.”

Che il Fogolar Furlan rappresenti un modello davvero particolare di collaborazione lo spiega efficacemente il fatto che l’edizione 2025 abbia coinciso con la visita al Tav Pabillonis del Presidente federale Luciano Rossi che è stato accompagnato nell’occasione dal Vicepresidente Paolo Fiori, dal Consigliere Antonello Campus e dalla Delegata regionale Fitav della Sardegna Federica Riu. Al termine del primo giorno di gara il massimo dirigente della Fitav ha presenziato una riunione che ha visto convenire i Presidenti delle Società della Sardegna con i Delegati provinciali e i Responsabili dei circuiti agonistici regionali e anche una delegazione del Friuli-Venezia Giulia. La circostanza ha permesso di sensibilizzare la dirigenza territoriale e societaria dell’isola sulla necessità di un coordinamento sempre più assiduo a livello organizzativo. La riunione ha anche rappresentato un significativo laboratorio di confronto in cui i partecipanti hanno espresso suggerimenti e istanze.

A sottolineare la parallela importanza del momento politico e di quello agonistico è intervenuta proprio Federica Riu.

“Si è trattato di bellissime e utilissime giornate di confronto organizzativo e agonistico – precisa la Delegata Fitav della Sardegna – in cui il Presidente Luciano Rossi e il Vicepresidente Paolo Fiori hanno confermato di osservare con attenzione quello che avviene nel nostro territorio. Vedere che il Fogolar Furlan sta tornando ad essere un momento sportivo di grande vitalità per la nostra comunità tiravolistica è certamente molto gratificante: questo significa che il gemellaggio tra la nostra isola e il Friuli-Venezia Giulia è vivo e la tradizione si tramanda. Personalmente giudico davvero bellissimo accogliere i tanti amici friulani e giuliani nel nostro territorio e sono molto grata ad Aldo Petucco e a Pierfrancesco Garau che hanno saputo tenere viva la manifestazione in questo percorso itinerante che il Fogolar Furlan ha compiuto negli anni: da Arborea a Sardara e ora al Tav Pabillonis del Presidente Zelio Casula.”

Il Presidente federale Luciano Rossi con alcuni dirigenti presenti al Fogolar Furlan 2025

Sull’atmosfera singolare del Fogolar Furlan pone l’accento anche Aldo Petucco: uno degli organizzatori storici dell’evento.

“Non esito a dire che l’edizione 2025 è stata stupenda sotto il profilo dell’amicizia e dello spirito di aggregazione. È vero che la partecipazione da parte della comunità tiravolistica sarda probabilmente non è stata assidua per tutta la riunione, ma mi sento di affermare che nelle due giornate principali della manifestazione l’affluenza dei nostri specialisti è stata poi davvero nutrita. Tutta la Sardegna ha voluto vivere l’evento. Basta considerare che la fase conclusiva della gara è stata onorata dai nostri atleti più noti: da Luca Paoli, che è stato il mattatore, ad altri nomi noti della regione come ad esempio Marco Danese, Michele Giannella, Pietro Gesuino Fiori, Daniele Sirigu e Adriano Cara. E poi una delegazione del Friuli-Venezia Giulia è stata ospitata dalla Società di Settimo San Pietro e il Presidente del Tav Settimo Tigellio Danese ha offerto proprio il trofeo del Fogolar Furlan. Lo spirito di amicizia che caratterizza da sempre la competizione è stato accolto in pieno da tutti i partecipanti e si è rinnovata quella festa che ancora una volta ha riunito i due territori del Friuli-Venezia Giulia e della Sardegna all’insegna dell’aggregazione.”

“Abbiamo portato in Sardegna più di venti atleti friulani con una rappresentanza significativa degli amici sloveni – spiega Flavio Canciani, Presidente del Tav Porpetto – e posso dire che si è trattato ancora una volta di un’emozione speciale. Io ho partecipato al Fogolar Furlan fino dalla prima edizione e naturalmente nutro una dedizione particolare verso questo evento che costituisce un esempio di collaborazione molto importante che negli anni ha ispirato anche tante altre iniziative in altre parti d’Italia. Ho apprezzato davvero anche l’intervento che ha pronunciato il Presidente Luciano Rossi nell’incontro con tutte le realtà dei due territori perché ha rilanciato proprio i valori fondanti della manifestazione e ha sollecitato dirigenti societari e appassionati a coltivare l’unità delle diverse comunità tiravolistiche.”

Tutti i partecipanti all’edizione numero ventinove del Fogolar Furlan hanno senz’altro interpretato e vissuto queste sensazioni che l’iniziativa da sempre suggerisce.

“Il tiro a volo ha l’assoluta necessità di continuare a promuovere manifestazioni di questo genere – ha scritto ancora Marco Cavucli nel messaggio indirizzato ai partecipanti – per ispirare la sensibilità a guardare oltre ad una semplice gara sportiva. Il Fogolar Furlan è un evento in cui si può respirare una sana energia e un’atmosfera gioiosa in pedana e fuori dalla pedana. Chiamiamolo sogno: un sogno che veleggia nel tempo e lascia ai suoi interpreti l’arte di amare, di vivere, di essere,  perché i sogni  esistono e sono proprio i sogni che migliorano la vita. In un pianeta troppo spesso offeso da orribili guerre e da violenza, lo sport diventa un indispensabile fenomeno di aggregazione e di fratellanza.”

Tutti i protagonisti del Fogolar Furlan 2025

Molti sono stati gli specialisti della Sardegna, del Friuli-Venezia Giulia e della Slovenia che hanno svolto il ruolo di protagonisti nell’edizione numero ventinove del Fogolar Furlan sulle pedane del Tav Pabillonis. Stefano Lodi si è assicurato il Memorial Benito Caldogno con 48/50 e Luca Paoli, destinato ad essere il mattatore della riunione, ha vinto il Memorial Tonino Serra con 50/50 precedendo  lo sloveno Boris Grmek e Luca Chessa. Luca Paoli ha conquistato il Memorial Giancarlo Petucco con 48/50 davanti a Pietro Gesuno Fiori e Francesco Melis.

Aldo Petucco e il team arbitrale premiano Luca Paoli

Per l’assegnazione del Trofeo Fogolar Furlan è stata disputata una semifinale tra i migliori dodici rappresentanti di tutte le categorie e di tutte le qualifiche. Hanno ottenuto poi l’accesso alla finale Luca Paoli, Pietro Gesuino Fiori, Marco Danese, Michele Giannella, Adriano Cara e Daniele Sirigu. Nel barrage finale ha prevalso Luca Paoli con 25/25 davanti a Marco Danese (24). Youri Davanzo ha conquistato il Memorial Bruno Ferro quale primo degli atleti friulani.