Scendono in campo le Nuove Leve
I Delegati Fitav descrivono il percorso compiuto nelle rispettive regioni per condurre a Roma la prossima domenica 21 maggio i futuri praticanti rivelati dal Progetto C.A.R.E.
(di Massimiliano Naldoni)
Se c’è un comune denominatore nelle impressioni dei Delegati regionali Fitav a proposito del responso della prima stagione operativa del Progetto C.A.R.E., quello è certamente l’entusiasmo con cui i docenti di Scienze Motorie e la dirigenza degli istituti coinvolti hanno interpretato l’iniziativa.
“È stata una vera e propria euforia – dichiara Cosimo Moretto, Delegato regionale Fitav della Puglia – quella che ha contraddistinto la traduzione in realtà del progetto nelle scuole della nostra regione. Non è un caso che ci siano perfino alcuni istituti che avrebbero voluto partecipare all’iniziativa ma che non hanno potuto avviare la partecipazione in questa prima fase del progetto semplicemente perché non avremmo potuto gestire un numero più alto di ragazze e ragazzi rispetto a quello che ha già caratterizzato questo primo segmento. Certamente la significativa copertura mediatica del progetto che è stata predisposta in Puglia ha agevolato la trasmissione delle caratteristiche di questa iniziativa da un istituto a un altro e infatti adesso stiamo già lavorando con una scuola di Gioia del Colle e con un’altra di Cerignola e da settembre le allieve e gli allievi di questi istituti saranno già in pedana.”
Cosimo Moretto
Convintissimo delle potenzialità dell’iniziativa anche Arnaldo Sacchetti, Delegato regionale Fitav del Lazio.
“Credo che il progetto sia molto positivo per la divulgazione del nostro sport. L’ingresso nelle scuole in modo ufficiale è sicuramente un veicolo importante: fino ad oggi si operava con iniziative senza un vero programma sistematico, mentre invece in questo modo si può essere più presenti e concreti. Ho potuto notare personalmente un interesse forte da parte dei docenti che hanno aderito, con un entusiasmo particolare nel momento del loro corso di formazione. L’interesse e l’entusiasmo dei ragazzi si è invece manifestato principalmente nella giornata della gara di qualificazione, quando si sono finalmente confrontati a livello agonistico: vedere la loro espressione nel momento della premiazione è stato davvero emozionante anche per me.”
“I risultati sugli effettivi ritorni numerici dei ragazzi e delle ragazze -spiega ancora Arnaldo Sacchetti – li potremo vedere nel tempo. Credo però che questo sia un passo importante che la nostra Federazione sta compiendo per la divulgazione e la conoscenza del tiro a volo: è un progetto che ci aiuterà ad abbattere le ostilità e le prevenzioni che qua e là ancora albergano nei confronti del nostro sport.”
Arnaldo Sacchetti
“Posso dire di essere molto soddisfatto della fase di qualificazione del progetto – dichiara Daniele Ghelfi, Delegato Fitav della Lombardia – perché nella nostra regione con la partecipazione di un solo istituto, il Cerebotani di Lonato del Garda, siamo riusciti a coinvolgere sessanta tra studenti e studentesse. Sono anche contento che una cinquantina di questi allievi e allieve abbiamo partecipato alla fase finale che si è rivelata una bella manifestazione. La dirigente scolastica dell’istituto ha assistito con tutti noi alla giornata conclusiva che ha qualificato le ragazze e i ragazzi e ha espresso autentico entusiasmo per la serietà del progetto e anche per le prerogative della struttura del Concaverde in cui si sono svolte le lezioni e la stessa gara di qualificazione. Auspico certamente che l’anno prossimo si possa estendere l’iniziativa ad altri istituti e ad altri impianti della Lombardia.”
Daniele Ghelfi con la professoressa Angelina Scarano, dirigente del Cerebotani di Lonato del Garda
Dell’iniziativa fornisce un giudizio positivissimo anche Giuseppe Erra, Delegato regionale Fitav del Molise.
“È un progetto sicuramente molto ambizioso ma certamente fantastico che ha dato la possibilità a ragazzi e ragazze della nostra regione di avvicinarsi gratuitamente al nostro sport. L’adesione nell’area del Molise è stata entusiastica, tant’è che ci sono già altri istituti che attendono di essere coinvolti nel progetto nel corso della prossima stagione. Va detto che la lungimiranza dimostrata dalla Federazione in questa iniziativa è un dato di fatto: in questo modo stiamo infatti costruendo in maniera sistematica il futuro del nostro sport.”
Sorpreso dalla grande partecipazione del corpo docente e degli allieve e delle allieve si è detto anche Francesco Cembalo, Delegato regionale della Campania.
“Ho avvertito grande entusiasmo nella dirigente dell’istituto coinvolto che sta addirittura sollecitando la replica dell’esperimento. Felici oltre ogni previsione poi i ragazzi e le ragazze che hanno seguito con molta attenzione le lezioni e hanno dimostrato di apprezzare le caratteristiche principali del nostro sport.”
Giuseppe Erra
Francesco Cembalo
“L’impressione è incondizionatamente positiva – commenta Michele Sollami, Delegato Fitav della Sicilia – e ho potuto percepire una sensazione generale di gradimento nei confronti del progetto proprio quando a Ramacca, nella qualificazione che abbiamo svolto in vista della finale nazionale, ho parlato con i docenti dell’istituto che ha condotto in pedana le ragazze e i ragazzi. Questo modo di coinvolgere gli studenti piace anche alla dirigenza scolastica e questo può rivelarsi davvero l’elemento vincente del progetto. A settembre coinvolgeremo già altri istituti: un liceo di Caltanissetta che svolgerà le lezioni sul campo di Torretta e un istituto tecnico di Palermo i cui studenti si recheranno all’impianto di Terrasini. Un dato è certo: in questo modo non soltanto si reclutano nuovi tiratori, ma soprattutto si produce cultura del tiro a volo presso le nuove generazioni.”
Michele Sollami
Vera e propria euforia nei confronti del tiro a volo si è vissuta anche in Calabria: è il giudizio del Delegato Fitav Rocco Rugari.
“Abbiamo coinvolto un istituto di San Giovanni in Fiore e abbiamo portato in pedana una trentina tra ragazzi e ragazze e ben ventiquattro hanno concluso il corso e hanno partecipato alla qualificazione regionale al Tav Lo Stormo di San Pietro in Guarano. Ho assistito personalmente a quella giornata e ho letto un vero entusiasmo non soltanto nei ragazzi e nelle ragazze, ma anche nei loro genitori e questo è il dato che mi ha piacevolmente sorpreso. Fra l’altro un considerevole gruppo di quei genitori sarà presente anche alla fase finale di Roma e questo è un segno tangibile del forte coinvolgimento che abbiamo innescato. Certamente il grande motivatore di questa operazione è stato il professor Fabrizio Catani: il docente di Scienze Motorie dell’istituto Leonardo Da Vinci di San Giovanni in Fiore che ha saputo trasmettere il suo grande entusiasmo per il progetto ai colleghi e agli stessi allievi. Mi auguro davvero che nel corso della prossima stagione sia possibile attivare il progetto presso altri istituti in altre aree della Calabria e mi auguro soprattutto di poter replicare lo stesso esuberante risultato.”
Rocco Rugari