Rosanna Perugini: un’artista in tricolore

L’atleta molisana è campionessa italiana invernale di Trap delle Ladies e il toscano Luca Giannecchini si è aggiudicato lo scudetto di Seconda categoria

(di Massimiliano Naldoni)

Rosanna Perugini: Tricolore siciliano, olio su tela (2025). Potrebbe essere la didascalia perfetta per l’immagine che sintetizza l’affermazione dell’atleta molisana alla Finale invernale di Torretta. Perché la specialista di Ururi, che ha centrato il titolo delle Ladies con 90/100, è anzitutto un’artista – peraltro quotata e nota – che non esita a dichiarare che il tiro a volo è comunque al secondo posto tra i suoi hobby importanti, perché la medaglia d’oro per Rosanna Perugini in quel senso spetta inderogabilmente alla pittura e al disegno.

Rosanna, che bilancio tracci di questa gara?

Un bel punteggio e un bel titolo. D’altronde io sono arrivata convinta di poter avere il 90 nelle canne: sto sparando bene e in questi mesi mi sono allenata con metodo. E queste gare non si improvvisano mai: senza preparazione, non vai da nessuna parte. Avevo fatto il Campionato regionale nel Molise e quindi mi sentivo in dovere di essere presente alla Finale. Oggi non eravamo tantissime, d’accordo, ma le ragazze siciliane si sono rivelate avversarie temibili e quindi c’è stato da impegnarsi per vincere.

Rosanna Perugini

Una prima metà della gara molto buona, poi una lieve flessione che poteva riportare in partita le inseguitrici: cosa è successo?

È cambiata completamente la visibilità: a tratti si sono alternate luce e ombra e si è alzato un po’ di vento. In realtà in tutte le batterie della seconda parte della gara si nota questo ridimensionamento dei punteggi e anche nella mia batteria alcuni atleti di qualità hanno sofferto.

Ma questa vittoria ti ha già ispirato un quadro..?

Io sono una pittrice realista che si dedica principalmente al ritratto. Qualche volta, come è avvenuto recentemente, semmai: alla caricatura. Però potrei fare un’eccezione e creare un bellissimo paesaggio siciliano…

È Luca Giannecchini il nuovo campione italiano invernale di Seconda categoria. Nato a Camaiore e residente a Capezzano Pianore, il cinquantunenne della scuderia del Tav Montecatini – Pieve a Nievole ha conquistato il titolo tricolore di Seconda categoria con 94/100 e un secco 1 a 0 in shoot-off su Antonio Passalacqua.

Luca, titolo meritatissimo per l’unico toscano in gara a Torretta.

Onestamente devo esprimere un po’ di disappunto: mi ha meravigliato essere l’unico tiratore della Toscana che ha deciso di partecipare a questa gara in una struttura molto bella, con un’organizzazione perfetta e una conduzione impeccabile assicurata dalla competenza della famiglia Sollami. Dispiace che gli atleti della mia regione abbiano disertato un appuntamento agonistico che si è rivelato molto appassionante. Certamente non giova al mondo del tiro a volo questa disaffezione nei confronti di una gara che assegnava titoli nazionali. Io sono molto contento del mio punteggio e naturalmente della vittoria, ma se tutto questo fosse stato corredato da una partecipazione più numerosa degli atleti che avevano acquisito il diritto nei circuiti regionali, senz’altro se ne sarebbe avvantaggiato tutto il nostro mondo.

Luca Giannecchini

Nella gara di oggi partenza alla grande e poi un ridimensionamento dei punteggi nella terza e nella quarta serie: il motivo?

Sono partito in quarta nelle prime due serie, poi forse l’ansia della gara mi ha fatto perdere qualche piattello. Nell’ultima serie ho fatto addirittura uno zero all’ultimo lancio: ho avuto un momento di forte flessione della concentrazione. Avevo  collocato una cartuccia in una tasca diversa e la ricerca di quella cartuccia mi ha distratto e quella distrazione mi è costata lo zero. Ero in seconda pedana e ho perso completamente di vista quel destro basso 45°.

È stato certamente il momento più critico della gara.

Sì, perché avevo condotto in testa tutta la gara e mi trovavo a dover affrontare uno shoot-off in cui, in senso agonistico, le incognite sono sempre più delle certezze. Lo shoot-off è un terno al lotto: dico sempre. Nella mia attività di tiratore non professionista, poi, agli shoot-off non sono così tanto abituato. Ma ho sparato sullo zero di Passalacqua ed è andata!