Identikit delle giovani stelle: Camilla Stella Piazza & Valentina Dolci

Al Gran Premio del Settore Giovanile di Trap al Tav Gioiese tra le Juniores l’atleta genovese ha conquistato la medaglia d’oro davanti alla collega bergamasca che vanta lo scudetto tricolore della qualifica: e dopo il confronto in pedana è tempo del consueto fuoco di fila di domande

(di Massimiliano Naldoni)

Al primo Gran Premio del Settore Giovanile sulle pedane del Tav Gioiese Camilla Stella Piazza e Valentina Dolci tra le Juniores della Fossa Olimpica hanno percorso una strada spesso analoga che le ha condotte ad occupare rispettivamente il primo e il secondo gradino del podio nel confronto che ha eletto meritatamente terza classificata Elisa Castellana. Approdata alla finale con 107/125 – alle spalle del 110 di Giada Scalvini e del 108 di Ambra Giabbecucci – la diciannovenne Valentina Dolci, nipote d’arte di un geniale teorico del tiro a volo che risponde al nome di Renato Lamera, ha poi dispiegato in finale tutte le sue potenzialità tecniche e agonistiche che non a caso l’hanno eletta nello scorso settembre la migliore delle Juniores italiane del Trap. Ma la gara pugliese ha confermato anche il talento di Camilla Stella Piazza – sedicenne di Genova al terzo anno di liceo, tesserata al Tav San Giovanni di Vercelli e campionessa italiana delle Giovani Speranze – che ha guadagnato la finale con il punteggio di 105 e si è resa protagonista del duello conclusivo in cui appunto l’allieva di Johnny Pellielo, di dichiarata fede calcistica doriana, è riuscita a superare per 41/50 a 40 la campionessa bergamasca. E all’appassionante duello in pedana non poteva che far seguito una disputa altrettanto spumeggiante a suon di domande tra le due atlete attualmente più in vista del panorama delle Juniores del Trap.

Nome e cognome: Camilla Stella Piazza e Valentina Dolci. Ma in famiglia confidenzialmente come vi chiamano?

Camilla: In famiglia mi chiamano Cami.

Valentina: Semplicemente Vale.

C’è anche un nickname per amiche e amici?

Camilla: Per amiche e amici sono Camo. Che è un nick scaturito dal fatto che già quando ero alla scuola elementare storpiavano Cami perché era ritenuto banale.

Valentina: Sempre e solo Vale.

Qual era la previsione di punteggio al traguardo delle cinque serie di qualificazione che avevate mentalmente formulato durante la prima colazione nel primo giorno di gara del Gran Premio alla Gioiese?

Camilla: Sicuramente puntavo a dare il meglio, ma ammetto di essere partita con aspettative un po’ più alte rispetto al risultato. Certamente il punteggio che avevo fatto a Roma mi suggeriva però di stare con i piedi per terra.

Valentina: Cerco sempre di non fare previsioni troppo precise e quindi anche in quel caso pensavo soltanto di dare il massimo possibile.

A proposito di prima colazione: la vostra colazione-tipo nei giorni di gara..?

Camilla: A base di uova strapazzate e pane. Ma c’è sempre anche qualcosa di dolce: il tutto accompagnato da un succo di frutta, preferibilmente all’ananas.

Valentina: Devo sempre adattarmi a quello che trovo negli hotel… Di solito le uova strapazzate e le fette biscottate con il miele o con la marmellata e un succo di frutta.

Camilla, la tua gara di qualificazione alla Gioiese presenta qualche oscillazione: che cosa è successo ad esempio in occasione del 16 alla seconda serie?

Diciamo che in quella seconda serie ho fatto la cosa giusta al momento sbagliato. Prima di partire per il Gran Premio con il mio allenatore avevamo deciso infatti di fare un calcio nuovo e in quella seconda serie non sono riuscita a gestire bene questa novità. Poi, infatti, al termine della serie ho capito l’errore che avevo fatto. Con un po’ più di attenzione e di concentrazione quel 16 si sarebbe potuto evitare.

Camilla Stella Piazza con il papà Alessandro

Valentina, in un’intervista di qualche mese fa hai dichiarato che al Campionato italiano di Lonato del 2023 hai sparato con grande serenità, ma adesso andare in pedana da campionessa italiana della tua qualifica produce più stress o più energia positiva?

Sto affrontando questa stagione in maniera un po’ diversa perché un po’ di pressione in più c’è: impossibile negarlo. Però cerco di iniziare ogni nuova gara soltanto con quel leggero grado di pressione che ci deve sempre essere per farti gareggiare al meglio.

Qual è il vostro social network preferito?

Camilla: Tik Tok e Instagram.

Valentina: Instagram e Tik Tok.

Camilla, qual è la serie di qualificazione alla Gioiese dalla quale sei uscita maggiormente soddisfatta?

Il 24 dopo il 16: perché è stato un riscatto personale e la conferma che ero riuscita a sistemare l’errore che avevo fatto nella serie precedente.

Valentina, il risultato dell’invernale di Roma, che è stato certamente al di sotto delle tue potenzialità, ti ha deluso o eri consapevole di non essere ancora ai massimi livelli di rendimento?

Effettivamente è stato un risultato al di sotto della mia media normale, però ero consapevole del fatto che era l’inizio della stagione e che le gare secche a 50 piattelli sono sempre particolari: quindi c’erano un sacco di variabili in campo. Certamente ero un po’ delusa, ma è stata una gara che ho voluto interpretare come allenamento per le gare importanti che andremo ad affrontare da adesso in poi. Ho certamente esaminato con attenzione gli errori che ho fatto per non ripeterli nelle prossime gare.

Se non foste atlete di Fossa Olimpica sareste atlete di quale altro sport?

Camilla: Probabilmente nuoto perché l’ho praticato per un paio di anni e mi era stato detto che ero anche decisamente portata per quello sport. Non l’ho proprio abbandonato, ma non lo pratico più ai livelli di prima.

Valentina: Sarei un’atleta del nuoto che ho praticato fin da piccola e che pratico tuttora.

Camilla, tra il Campionato invernale di Roma e il Gran Premio della Gioiese dal punto di vista del risultato c’è un abisso, eppure è trascorsa appena una settimana: come hai gestito tecnicamente quel breve intervallo di tempo?

Rientrata da Roma con il mio allenatore abbiamo avuto appunto un dubbio sul calcio del fucile. Dopo averlo esaminato e misurato ci siamo resi conto che il dubbio era legittimo e abbiamo deciso di procedere con quel cambiamento radicale. Fare un calcio nuovo subito prima di una gara è sempre un po’ un rischio, ma non c’era altra scelta.

Valentina, nel Gran Premio della Gioiese c’è stato uno scivolone alla quinta serie: che cosa è successo?

C’è stato un attimo di pressione. Volevo chiudere in bellezza, ma ho reagito male ai primi zeri che sono arrivati in quella serie. Evidentemente non ho affrontato quella pedana nel modo giusto. Probabilmente mi sono concentrata un po’ troppo sul risultato, perché appunto volevo chiudere bene la qualificazione, invece di concentrarmi sulle azioni giuste da compiere.

Valentina Dolci al vertice del podio del Campionato italiano delle Juniores del 2023

La vostra vacanza ideale è..?

Camilla: Al mare nel nord della Corsica, ad Algajola, perché da quando avevo nove mesi fino ai miei undici anni le mie vacanze estive le ho trascorse proprio lì con tutta la mia famiglia. Uno dei miei sogni è quello di poterci tornare molto presto.

Valentina: Semplicemente mare, amici, molto relax e divertimento. Di recente sono stata a Tenerife e sono stata proprio molto colpita da quella vacanza.

Camilla, che voto hai dato idealmente alla tua stagione agonistica 2023 e che voto dai complessivamente a queste prime due gare della stagione 2024?

Al 2023 do un voto di 8 e ½ perché è una stagione in cui ho ricevuto molte medaglie e ho battuto molti record personali e ho fatto risultati che non avrei mai immaginato di fare e quindi sono uscita molto soddisfatta. Al 2024 per ora do un 6 e ½. Ha alzato un po’ il voto la gara della Gioiese, altrimenti saremmo stati ancora all’insufficienza.

Valentina, il tuo atteggiamento in finale è stato un po’ condizionato da quel 16/25 della quella quinta serie di qualificazione?

Sicuramente sono stata un po’ condizionata in finale perché avevo chiuso proprio male la serie. Però ho cercato di azzerare tutto e affrontare la finale al meglio. Perché poi d’altronde la finale è una gara che ricomincia da capo.

A quando risale il vostro primo 25/25?

Camilla: Il mio primo 25 l’ho fatto nel 2023 in gara alla mia Società: al Tav San Giovanni di Vercelli.

Valentina: Risale all’estate 2021 ed è stata una serie ad un colpo in allenamento. Sì, ho fatto un 25 in una serie ad un colpo prima ancora di farlo in una serie a due colpi! Il primo 25/25 in gara a due colpi è arrivato poco dopo: sempre nell’estate 2021.

Camilla, quando hai constatato che eri tra le finaliste del Gran Premio della Gioiese qual è stata la collocazione in classifica al termine della finale che avevi ipotizzato?

Una volta che ero entrata in finale sicuramente puntavo in alto. Ho detto: mi trovo in finale e ora devo dare il massimo per raggiungere il podio. All’inizio ho puntato a una medaglia, poi però a metà della finale ho capito che avevo tutte le carte in regola addirittura per vincere.

Camilla Stella Piazza in un momento di pausa tra una serie e un’altra con il papà Alessandro

Valentina, il punteggio della tua finale della Gioiese, 40/50, ha coinciso con le tue previsioni oppure è al di sopra o invece al di sotto delle tue aspettative?

È nella media. Anche quando mi alleno a un colpo per le finali rispetto quasi sempre quel punteggio medio.

Qual è stata la gara più emozionante a cui avete partecipato in questi vostri anni di carriera nel Settore Giovanile?

Camilla: Ce ne sono due. Il Campionato italiano a Montecatini del 2023 in cui ho fatto il mio miglior punteggio, 117/125, e dove ho vinto il titolo e ho fatto il primo 25 in una gara importante. Ma anche il Gran Premio di Cieli Aperti nel 2022 che è stata la mia seconda gara in assoluto e che ha coinciso con la mia prima finale e con la prima medaglia d’oro.

Valentina: La finale del Campionato italiano dell’anno scorso perché ero sicuramente molto emozionata e sentivo che aveva un’importanza diversa rispetto ai Gran Premi del Settore Giovanile.

Camilla, il punteggio della tua finale, 41/50, è in linea con le tue previsioni oppure è al di sopra o invece al di sotto delle tue previsioni formulate alla vigilia della finale?

Sicuramente al di sopra: dal momento che è stata proprio la mia prima finale a 50 piattelli non mi sarei mai aspettata di fare quel risultato.

Valentina, proviamo a fare una radiografia della finale del Gran Premio: dove sono maturati quei dieci zeri e che genere di errori sono stati?

Sono stati zeri di tensione e di disattenzione. Avevo iniziato bene, ma poi c’è stato un triciclo tra il quindicesimo e il diciassettesimo piattello e poi altri zeri più distribuiti. Con quel triciclo mi sono un attimo deconcentrata, anche se è vero che in una finale ad un colpo è più facile fare zero. A quel punto, però, ho cercato di resettare per ricominciare da capo.

Qual è il vostro colore preferito?

Camilla: Il rosso e il verde ma in questo momento mi piace molto anche il blu.

Valentina: Il rosso.

Camilla, proviamo a fare un esame della finale: in quali step sono maturati gli zeri?

Ce ne sono stati alcuni all’inizio: al terzo, al quarto e al quinto piattello della finale e questi errori sono da attribuire all’emozione. Poi ce ne sono stati altri un po’ distribuiti e ancora altri due al terzultimo e al penultimo lancio della finale.

Valentina, il mese più bello dell’anno è..?

Dicembre perché è quello del mio compleanno.

Valentina Dolci

Durante la finale avete l’abitudine di controllare a tratti il tabellone o procedete per la vostra strada senza fare nessun calcolo fino alla fine?

Camilla: Alla Gioiese l’ho controllato soltanto alla fine per capire chi di noi due avesse vinto.

Valentina: Vado avanti senza pensare al punteggio perché altrimenti mi concentrerei sugli zeri: invece mi concentro sui movimenti corretti da compiere.

Camilla, in prospettiva professionale come ti immagini tra dieci anni?

Non penso spesso al futuro, ma sportivamente mi piacerebbe immaginarmi in Nazionale e magari in qualche Gruppo Sportivo e possibilmente con qualche medaglia importante. Se invece non andasse così bene con lo sport, mi immagino alle prese con il diritto dopo aver fatto magari Giurisprudenza o Scienze Politiche.

Valentina, come gestisci in qualificazione il tempo che intercorre tra una serie e un’altra?

Cerco di riposarmi e scaricare lo stress che si è accumulato durante la pedana per tornare a concentrarmi una mezz’ora prima della serie successiva.

Che tipo di allenamento svolgete nell’arco di una settimana-tipo?

Camilla: Dal lunedì al venerdì non riesco a sparare perché abito a Genova ma la mia sede di allenamento è il San Giovanni di Vercelli. Durante la settimana svolgo allenamento in palestra e il sabato e la domenica invece faccio allenamento in pedana con dieci o dodici serie nell’arco dei due giorni.

Valentina: Non ho un allenamento schematico: mi organizzo in base alle gare che ho. In generale sono in pedana in tre o quattro giorni della settimana per una quindicina di serie. Faccio un allenamento misto: sia a due colpi che a un colpo. Poi naturalmente c’è una valutazione diversa se sto per affrontare una gara lunga o invece una gara corta.

C’è un film che potreste vedere e rivedere in continuazione senza annoiarvi mai?

Camilla: Sono molto appassionata di cinema. I film che potrei rivedere in continuazione sono Un Weekend da Bamboccioni 1 e 2 con Adam Sandler. La mia attrice preferita è Paola Cortellesi che riesce a interpretare sia ruoli comici che drammatici: mi piacciono molto tutte le sue sfaccettature.

Valentina: Creed. E anche tutti i successivi della serie.

Il consiglio tecnico di tiro a volo più prezioso che avete ricevuto?

Camilla: Quello che i miei allenatori Johnny Pellielo e Nicola Firta mi dicono sempre: spara un piattello per volta.

Valentina: Pensare a muovere bene il fucile piuttosto che pensare a rompere il piattello.

Camilla, qual è l’avvenimento sportivo che in questi anni ti ha appassionato di più in televisione o sul web?

Non sono un’appassionata di tennis ma la vittoria di Jannik Sinner in Australia mi ha emozionato molto. E l’anno scorso è stato molto emozionante anche vedere Johnny Pellielo in gara subito dopo la conquista della carta olimpica.

Valentina, all’inizio del 2023 avresti detto che la stagione si sarebbe conclusa con lo scudetto delle Juniores?

All’inizio della stagione mi sembrava un traguardo molto lontano, però con il susseguirsi delle gare l’ho visto invece sempre più vicino e sempre più realizzabile: è stato un percorso molto graduale.

Camilla, ci sono atlete e atleti che rappresentano per te un modello nella Fossa Olimpica?

Certamente Silvana Stanco per la sua determinazione e per la grinta che mette in gara piattello per piattello. Ma naturalmente anche Johnny Pellielo.

Valentina, meglio un brutto 25 o un 24 da applausi?

Direi un 24 da applausi perché mi immagino al momento di uscire dalla pedana e so che sarei sempre più felice con un 24 sparato perfetto che con 25 sparato male. Poi, ovvio, in gara scrivere 25 è meglio, ma preferisco uscire felice dalla pedana.

Qual è stato il vostro primo pensiero quando avete metabolizzato il rispettivo piazzamento nel Gran Premio della Gioiese?

Camilla: Ho pensato: wow, ce l’ho fatta! Perché per il modo in cui ero partita in finale con tre zeri nei primi piattelli non me l’aspettavo proprio. Ma subito dopo il mio primo pensiero è stato uscire dalla pedana e andare ad abbracciare il mio papà.

Valentina: Ero felice perché una medaglia d’argento è sempre bella, però avevo anche un po’ di rammarico perché non avevo centrato l’oro per un solo piattello e forse, sì, ho ripensato almeno per un attimo a quel triciclo in finale…