Giovani stelle sul palcoscenico del Concaverde

L’edizione 2024 del Criterium del Settore Giovanile di Fossa Olimpica e di Skeet in programma al policampo gardesano ha messo in luce alcuni talenti emergenti: andiamo a conoscerli più da vicino

(di Massimiliano Naldoni)

Il Criterium nazionale del Settore Giovanile è per certi aspetti un appuntamento agonistico sui generis con la sua configurazione di gara corta sulla distanza dei 75 piattelli, ma come ogni classica detiene la capacità di convogliare le energie migliori delle atlete e degli atleti. Anche l’edizione 2024 di questa gara in programma sulle pedane internazionali del Concaverde ha permesso infatti di concentrare i propri riflettori su alcuni nomi, improvvisamente noti o nuovamente noti, del panorama agonistico italiano del comparto under 21.

Tra coloro che il Criterium ha reso piacevolmente improvvisamente noti c’è Antonio Zoccoli: un ventenne di Bologna (nel giro di poche settimane sarà ventunenne e quindi concluderà con questo anno solare il suo percorso nel Settore giovanile), iscritto alla Facoltà di Ingegneria Gestionale, che a Lonato ha svettato tra gli Allievi della Fossa Olimpica con 69/75 e un successivo shoot-off, vittorioso seppur sofferto, con Francesco Fanfarillo.

Antonio Zoccoli al vertice del podio degli Allievi di Fossa Olimpica

“È un risultato che non mi aspettavo – commenta l’atleta emiliano – perché in questa gara ero partito un po’ affaticato per effetto di alcune settimane di lavoro intenso all’Università: e invece mi sono divertito un mondo e devo dire che a una decina di giorni di distanza da quella vittoria me la sto ancora godendo con gli amici. Alla vigilia del Criterium stavo facendo appunto degli stages con l’Università e sono stato impegnato anche otto ore al giorno dal lunedì al venerdì. Quella fatica però, quando sono entrato in pedana al Criterium, si è trasformata in una grande gioia anche grazie appunto agli amici e al mio istruttore Fabio Ragazzini che mi hanno sostenuto in particolare nell’ultima serie.”

Un 23, un 22 e un 24 sono il ruolino di marcia di Antonio Zoccoli al Criterium ed è fuori discussione che il trend in crescendo dell’atleta bolognese sia stato determinante per conseguire la vittoria in una gara che ha visto concorrere tanti atleti di rango.

Antonio Zoccoli

“Ma sono andato senza pretese. – Afferma perentorio Antonio Zoccoli – La prima serie è risultata un 23 del tutto inaspettato, con uno zero intorno al decimo e l’altro zero al ventesimo. Dico inaspettato perché sono entrato in pedana alle 8.50 del mattino. Sono un po’ sceso di livello con il 22 della seconda serie perché sono arrivato in pedana con il terrore di sbagliare dopo il bel punteggio della prima serie. Per quel motivo sono entrato in pedana un po’ teso e ho fatto una bicicletta dopo quindici piattelli dopo che avevo già fatto un altro zero nella prima metà della serie. A quel punto ho guardato il mio allenatore Fabio Ragazzini che mi ha sollecitato a stringere i denti e allora ho capito che potevo arrivare in fondo alla serie senza troppi altri danni. Nel 24 della terza serie, come dicevo, mi sono invece divertito davvero tantissimo..!”

Si dichiara positivamente sorpresa del proprio risultato anche Alice Garoppo che con 66/75 (20 – 22 – 24) si è assicurata la medaglia d’oro tra le Giovani Speranze della Fossa Olimpica.

“Anche se gli allenamenti sono andati bene in quest’ultimo periodo, – spiega la quindicenne piemontese in forza alla scuderia del Tav San Giovanni – l’atmosfera di gara la soffro sempre un po’, quindi non mi aspettavo quel risultato e soprattutto non immaginavo di riuscire a fare 24 nell’ultima serie. Anche se naturalmente mi era ben chiaro che serviva un punteggio alto alla terza serie perché sapevo bene che altre ragazze in gara con me avrebbero sparato ad alti livelli.”

Alice Garoppo al vertice del podio delle Giovani Speranze della Fossa Olimpica

“Il 20 della prima serie – dichiara ancora Alice Garoppo che a settembre affronterà il secondo anno del Liceo Economico Sociale di Casale Monferrato – si spiega con il fatto che nelle gare io tendo sempre a partire con dei risultati non altissimi perché la prima serie mi serve proprio per scaricare l’emozione e la tensione della gara. Di solito, una volta che è andata la prima, allora mi tranquillizzo. Quindi non mi ha stupito in negativo quel 20. Sapevo che era un punteggio nella mia media e che era un buon punteggio per stare in gara. So anche che quello è un 20 che è venuto fuori per effetto di alcuni miei errori anche un po’ banali: ad esempio errori di impostazione. Errori che se avessi messo un filo di concentrazione in più avrei anche potuto evitare…”

Alice Garoppo con il numero uno di Fitav Piemonte Pino Facchini

Se sulle pedane internazionali di Lonato Alice Garoppo ha saputo gestire una gara-diesel alla sua maniera, c’è invece chi ha dovuto fare i conti con un prepotente calo di rendimento nella fase finale della prova, ma ha tuttavia saputo concretizzare una brillante vittoria. È il caso di Michele Manzella: giovanissimo skeettista foggiano che tra gli Allievi ha totalizzato 70/75 e hai poi superato in shoot-off Patrizio Tuzi.

Michele Manzella ha conquistato la vittoria tra gli Allievi di Skeet

“Il caldo e la stanchezza hanno influito sul risultato della mia ultima serie. – Racconta l’atleta della scuderia del Tav La Cicogna di Cerignola che, dopo una sola stagione di militanza tra gli Allievi, dal gennaio del 2025 sarà addirittura inquadrato tra gli Juniores – Gli zeri in quel 21 della terza serie sono stati distribuiti: il primo è arrivato addirittura alla pedana 2. Nello spareggio però sono andato in pedana con la volontà di vincere perché ero partito molto bene nelle prime due serie con un 24 e un 25 e sentivo di meritare questa vittoria. D’altronde avevo preparato bene il Criterium con il mio allenatore Gianluca Monaco: questa vittoria ha coronato la prima parte di una bella stagione in cui ho vinto il Gran Premio a Taranto e poi il Campionato regionale della Puglia e poi ho sfiorato il podio al Gran Premio al Tav Moschettieri del Nera.”

Michele Manzella

Ci sono interessanti connessioni quasi sotterranee (o forse meglio: subacquee) nell’attività sportiva dei ragazzi e delle ragazze che hanno svettato al Criterium 2024. Vanta ad esempio dei trascorsi nella danza e nel nuoto Alice Garoppo, ma è stato un nuotatore di belle speranze anche Antonio Zoccoli.

“Sì, prima di avvicinarmi al tiro a volo facevo nuoto agonistico – spiega l’atleta bolognese del Trap – e non sapevo davvero niente di piattelli e pedane. Dietro il suggerimento di un amico di mio padre Rocco, ma anche di mio zio Giuseppe, ho iniziato quasi per caso a fare due tiri a Casalecchio; poi però l’anno successivo ho deciso che dovevo impegnarmi seriamente e allora sono andato da Fabio Ragazzini che mi ha accolto con grande entusiasmo, mi ha avviato in maniera sistematica al tiro a volo e da sei anni ormai è il mio istruttore.”

Antonio Zoccoli con Fabio Ragazzini

“Con l’approccio al tiro a volo – dice ancora Antonio Zoccoli – ho abbandonato il nuoto perché ho scoperto che mi interessava decisamente di più uno sport in cui ci si diverte in qualunque momento che uno in cui invece si pensa soltanto alla corsia. L’ambiente del tiro a volo mi è piaciuto subito: è un mondo che mi ha affascinato e in cui ho trovato un gruppo di amici con cui ci sentiamo regolarmente anche fuori dalle occasioni del tiro a volo. È certamente vero quello che si dice del tiro a volo: cioè che si tratta di uno sport meno fisico ad esempio appunto del nuoto. Però adesso vedo chiaramente che anche nel tiro a volo una torsione sbagliata, se non sei proprio allenato, può perfino configurare qualche inconveniente.”

Calca le pedane da appena diciotto mesi Gabriele Ciurnella, quattordicenne perugino che si è imposto tra le Giovani Speranze del Trap con 67/75.

Gabriele Ciurnella riceve i complimenti dell’amico Alessandro Sebastiani

“No, neppure io mi aspettavo quel risultato – spiega l’atleta tesserato al Tav Cascata delle Marmore – perché negli ultimi tempi non mi ero allenato molto. Sono andato al Criterium per arrivare tra i primi dieci. Però mi sono impegnato e sono contento di essere riuscito a vincere. So che davvero ci ho messo tanta concentrazione e quello ha determinato il risultato. Quel punteggio del Criterium mi ha sorpreso ancora di più perché in realtà tutte le altre gare della stagione non sono andate bene: ad esempio al Gran Premio di Cieli Aperti che aveva preceduto il Criterium di poche settimane era mancata totalmente la concentrazione. Ma forse con questa gara qualcosa è cambiato davvero in meglio.”

Gabriele Ciurnella al vertice del podio delle giovani Speranze del Trap

Tra i volti nuovamente noti che il Criterium 2024 ha rivelato c’è sicuramente Ambra Parodi (protagonista della foto di copertina) che ha totalizzato 59/75 e ha vinto tra le Allieve della Fossa Olimpica.

“Sotto il profilo del punteggio speravo di fare qualcosa di più, – sentenzia la diciassettenne atleta bresciana della Franciacorta – ma il proposito era comunque quello di arrivare sul podio e quindi sono soddisfatta. Anche perché ad esempio ero rimasta molto delusa del mio punteggio della gara immediatamente precedente: il Gran Premio di Cieli Aperti. In quel caso mi ha giocato un brutto scherzo la tensione della gara: era un periodo di alti e bassi e non sono proprio riuscita a concentrarmi. In realtà anche al Criterium ho continuato a vivere un momento di alti e bassi però sono riuscita a concentrarmi molto di più.”

Ambra Parodi in vetta al podio delle Allieve della Fossa Olimpica

“Sì, ci tenevo molto a realizzare una bella prova al Criterium – dice ancora Ambra Parodi – e ho affrontato quella gara con una testa diversa: volevo davvero portare a casa il risultato. Ho messo in campo tutta la concentrazione che potevo avere e mi sono sentita più tranquilla. C’è una seconda serie della quale non sono proprio fiera, ma gli zeri in quel 18 sono distribuiti: non ci sono stati momenti di crollo e piogge di biciclette come altre volte. Non sono arrabbiata né delusa perché ad ogni zero c’è stata la risposta adeguata. Spero quindi che questo modo di stare in gara mi aiuti ad approdare al Campionato italiano con più convinzione di quanto non sia avvenuto un anno fa.”

Si è detto prima che lo spareggio che ha eletto Antonio Zoccoli vincitore tra gli Allievi non è stato letteralmente una formalità e ha impegnato molto, anzitutto emotivamente, l’atleta bolognese.

“In spareggio sono partito oggettivamente un po’ nervoso – precisa l’allievo di Fabio Ragazzini – e mi sono trovato davvero in difficoltà, tant’è che ho fatto due zeri ai primi due lanci e sono rimasto in gara soltanto perché ha fatto gli stessi zeri anche il mio avversario. Al terzo piattello mi sono detto che dovevo farcela: ho sentito alle spalle il sostegno fortissimo di tutto il gruppo degli amici, dei miei genitori, della Delegazione Emilia-Romagna di Demetrio Pillon. Ho detto: è il mio momento. Ho fulminato un montante sinistro ed è quel centro che mi ha permesso di vincere. Statisticamente il 69/75 del Criterium è stato il punteggio migliore della mia stagione: il mio allenatore ci credeva in questa gara perché valutando il risultato dei Gran Premi e anche di altre prove di questi mesi era convinto che me la potessi giocare bene. C’era sicuramente qualche indizio che testimoniava a favore. Io sparo volentieri anche alla Fossa Universale e infatti ci troviamo spesso con il Delegato Pillon a gareggiare insieme proprio in quella disciplina. La settimana precedente il Criterium ho fatto un 46/50 all’Universale e proprio anche da quel punteggio con Fabio Ragazzini abbiamo capito che c’erano i presupposti per comporre un buon risultato a Lonato.”

Antonio Zoccoli con il numero uno di Fitav Emilia-Romagna Demetrio Pillon

L’intervento dell’istruttore esperto d’altronde è sempre provvidenziale. Lo conferma anche Alice Garoppo, allieva di Nicola Firta e di un prof che in cattedra sa davvero stare con competentissima autorevolezza.

“Quando ci troviamo in difficoltà e non riusciamo a trovare la soluzione a qualche problema, – dice la Giovane Speranza piemontese – Johnny Pellielo interviene e risolve!”

“In questo momento – precisa ancora Alice Garoppo – sono molto soddisfatta della stagione e non credevo davvero di poter raggiungere questi risultati già in questa stagione. All’inizio dell’anno pensare di aver vinto il titolo delle Esordienti nel 2023 mi spaventava anche un po’ perché non sapevo se sarei stata all’altezza di quello che avevo fatto nella stagione precedente. Quando adesso mi chiedono quale sia stata la gara più emozionante della stagione 2024, dico senza esitazioni: il Criterium. Anche perché quella gara mi ha permesso di vincere la Coppa Italia delle Società che è stata una bella soddisfazione per il Tav S. Giovanni: un club che per noi giovani fa tantissimo. Guardando indietro vedo che a Umbriaverde ho fatto una bella gara in qualificazione, ma non sono riuscita ad entrare in finale con la giusta determinazione. Ma adesso so che è anche utile attraversare momenti di difficoltà di quel genere perché riesci a lavorare di più su te stessa. Vedi l’errore che hai fatto e sai dove puoi andare a lavorare: e puoi lavorare proprio pensando alle tante altre gare che affronterai.”

Alice Garoppo con la squadra del Tav San Giovanni al vertice del podio della Coppa Italia femminile di Trap