Campionati invernali al microscopio

In queste settimane la nebbia ha letteralmente tormentato i circuiti di Fossa Olimpica del Veneto e dell’Emilia-Romagna, ma non ha ridotto il grande entusiasmo agonistico che si sta manifestando sulle due rive del Po: le impressioni dei Delegati Fitav Adriano Lonardi e Demetrio Pillon

(di Massimiliano Naldoni)

Il Veneto del tiro a volo (in copertina le pedane del Tav Santa Lucia di Piave in cui si disputerà la prova del circuito invernale di Trap in questo weekend) sta vivendo una interessante stagione di sperimentazioni che, a detta del Delegato regionale Adriano Lonardi, vanno davvero incontro alle esigenze dei praticanti e non a caso, malgrado qualche iniziale diffidenza, hanno raccolto il plauso di tutto il movimento euganeo delle pedane.

“Per la Fossa Olimpica e la Fossa Universale – spiega Adriano Lonardi – nel Campionato invernale abbiamo deciso di applicare una modifica alla distribuzione dei premi perché abbiamo ricevuto delle legittime istanze dai tiratori di Terza categoria. I praticanti di quella divisione hanno segnalato che, pur istituendo una classifica di premiati relativamente lunga, riguardante quindi i primi sei o sette classificati della generale, si sentivano semplicemente dei contribuenti, non riuscendo quasi mai ad accedere a quei premi. Quest’anno allora, in accordo con tutte le Società, esclusivamente per il Campionato invernale abbiamo provato a fare delle classifiche separate: ogni categoria contribuisce ai premi della medesima categoria con le proprie quote d’iscrizione. Inevitabilmente questo provvedimento ha creato qualche disappunto nelle categorie più alte perché certamente i tiratori di Eccellenza e Prima si sono visti ridurre i premi delle loro categorie: però ha permesso di incrementare davvero tanto la presenza dei Terza categoria. Nella prima prova del circuito invernale di Fossa Olimpica siamo passati dai 28 Terza categoria dell’anno scorso a 35. Il totale dei partecipanti della prova da 142 dell’anno scorso è passato a 133 di quest’anno: si tratta di una una lieve flessione prodotta da una serie di fattori. Una flessione che però è rientrata immediatamente in occasione della seconda prova.”

Il Delegato Fitav del Veneto Adriano Lonardi

Dopo la prova di esordio sulle pedane del Vecio Piave, il circuito di Trap del Veneto ha celebrato il suo secondo round – dei quattro programmati – al Giorgio Rosatti e sulle pedane di Ponso è stata sfida dalle scintillanti prerogative agonistiche. In classifica generale Robertino Tacchetto è stato autore di 49/50 e ha preceduto i brillanti 48 di Roberto Marchiori e Carolina Paganin. Di pregio anche i 47 di Giacomo Ziviani ed Emanuele Savio, ma a descrivere la qualità distribuita dei risultati interviene la statistica che dice di un lotto di venticinque atlete e atleti entro la fascia del 44/50.

“Nella seconda prova che si è disputata lo scorso weekend – commenta ancora Adriano Lonardi – siamo passati infatti dai 154 iscritti del 2023 agli attuali 155. Sul significato di questa prova mi soffermo volentieri. Perché la gara era stata programmata in realtà per il weekend precedente, ma, come è noto, è stata cancellata e rinviata a causa della nebbia. La Segreteria di Ponso mi ha comunicato che in realtà diciotto tiratori che erano iscritti alla prova nel weekend precedente non sono potuti venire nelle giornate del recupero la settimana successiva. Questo ci dice che avremmo potuto aumentare di una ventina di tiratori le presenze rispetto all’anno scorso. È interessante di nuovo esaminare le presenze della Terza categoria: dai 25 dell’anno scorso siamo passati ai 42 di quest’anno. È la prova che il provvedimento di cui parlavo incontra il favore dei nostri praticanti. Io sono convintissimo che se vogliamo richiamare tiratori e conservare soprattutto quelli che ci sono, allora dobbiamo alimentare la Terza categoria. La Terza categoria è la divisione di approdo di tutti coloro che iniziano a sparare e quindi dobbiamo puntare su quella categoria per far crescere il numero dei praticanti. Non dobbiamo assolutamente trascurare i tiratori di Terza categoria, altrimenti andremo verso una inesorabile riduzione dei frequentatori delle pedane. Al momento, quindi, questa è una scelta giusta che ci sta dando molta soddisfazione. È allo studio, tuttavia, per l’anno prossimo la reintroduzione dei premi per i primi tre della classifica generale.”

La nebbia e il maltempo hanno tormentato anche il circuito di Fossa Olimpica dell’Emilia-Romagna, ma anche in questo caso i segnali complessivi sono davvero confortanti.

“Dell’andamento del Campionato invernale di Fossa Olimpica – spiega il Delegato Regionale dell’Emilia-Romagna Demetrio Pillon – sono particolarmente contento e non è soltanto un’impressione mia, ma sono i numeri che ci stanno dando ragione. Quest’anno abbiamo riproposto il modello di Campionato invernale dell’anno scorso e la media di partecipazione è molto alta nonostante che ci siano stati problemi dovuti alle condizioni meteo in alcune prove, in special modo per la nebbia. Nella prima prova al Tav Bologna, invece, i due giorni di gara sono stati funestati da una pioggia torrenziale, ma anche in quel caso è stato rispettato il numero previsto di iscritti. Che, in termini pratici, significa che siamo intorno ai duecento partecipanti ad ogni prova. Me lo aspettavo: ma più che altro ci speravo.”

Il Delegato Fitav dell’Emilia-Romagna Demetrio Pillon

“Va detto – dichiara ancora Demetrio Pillon – che le nostre Società hanno saputo creare lo spirito di squadra e lo hanno saputo trasmettere ai propri tesserati. Io per primo ho spinto molto su questo tasto e le Società hanno raccolto il suggerimento e quindi i tiratori partecipano volentieri alle gare anche e soprattutto per far primeggiare la propria squadra. Quest’anno nel Campionato invernale noi premieremo la prima Società assoluta e poi naturalmente le prime di ogni categoria come da regolamento: è un meccanismo che ha innescato quello spirito di appartenenza al sodalizio e quella sana competitività tra le formazioni e che sta determinando il fatto che, ad esempio, una volta vince una Società per due piattelli, ma la volta successiva è un’altra Società a provare a vincere per tre piattelli. Se stai in mezzo ai tiratori come faccio abitualmente, lo senti che c’è questo spirito agonistico acceso che è una cosa davvero piacevole. Senti che gli appartenenti ad una squadra che non è riuscita a vincere commentano la gara dicendo che nella prova successiva magari recupereranno uno o due tiratori che non avevano potuto partecipare e quindi cambieranno gli equilibri. C’è questa volontà di portare il proprio contributo alla propria Società che crea davvero una bella atmosfera. Tutto lo sport dovrebbe avere questo aspetto. Io sono stato davvero molto contento che nella riunione di fine anno con tutte le Società, alla presenza dello stesso Presidente federale Luciano Rossi, sia stato deciso di rispettare il regolamento del Campionato invernale dell’anno precedente con l’impegno, espresso apertamente da tutti, di dare ancora maggior slancio alla partecipazione dei propri tesserati. E il risultato nel Campionato invernale è già tangibilmente visibile.”

Il Tav Po Polesine ospiterà la prova del circuito di Trap dell’Emilia-Romagna in questo weekend

“In questo inverno 2024 abbiamo fatto un esperimento interessante, – dice ancora il Delegato regionale del Veneto Adriano Lonardi – che consiste nel programmare una prova di Fossa Olimpica e una di Fossa Universale nella stessa giornata in campi vicini. Nel fine settimana del rinvio per la nebbia era prevista infatti la prova di Fossa Olimpica a Ponso e quella dell’Universale alle Tre Piume di Agna. Il timore dei dirigenti in questi casi è che la concomitanza crei il fenomeno che una gara va a “rubare” tiratori all’altra. E invece abbiamo visto che, al contrario, li incrementa. Perché il tiratore che viene da lontano, per fare un esempio nel nostro caso specifico: da Treviso, fa un solo viaggio, ma ha la possibilità di fare due gare. L’anno prossimo quasi sicuramente introdurremo sistematicamente questa formula istituendo anche dei premi di maggioranza sulle due gare di discipline diverse. Prima di questo esperimento qualcuno obbiettava che oggi un tiratore, a causa dei costi, non fa due gare in un fine settimana e invece è stato accolto con favore proprio il fatto di poter utilizzare uno spostamento solo per partecipare a due competizioni. Purtroppo la nebbia ha fatto saltare il piano: abbiamo dovuto rinviare le due gare, ma per una serie di concomitanze con gare di altri impianti nel weekend successivo non è stato possibile ripetere l’abbinamento e quindi questo ragionamento che sto facendo lo abbiamo formulato semplicemente sulla base delle iscrizioni. Ma è la prova che il meccanismo funziona e ottiene una risposta favorevole dei praticanti.”

“Abbiamo introdotto qualche altra novità che sta risultando interessante. – Spiega ancora Adriano Lonardi – Ad esempio non chiediamo agli iscritti di fare i direttori di tiro ausiliari. D’inverno questo è un aspetto importante: i tiratori non devono fare la giuria e possono invece rifocillarsi tra una serie e l’altra. E in questo modo tutti effettuano la seconda serie nella stessa condizione. C’è un altro esperimento che sta funzionando bene. Nelle prove del Campionato invernale, chi è iscritto per la domenica nella giornata di sabato può sparare insieme agli altri tiratori in gara per fare allenamento. Dobbiamo considerare che ci sono praticanti che nei cinque giorni lavorativi della settimana non hanno la possibilità di fare allenamento e dispongono proprio soltanto della giornata del sabato per le prove. Abbiamo imposto una regola per l’equo trattamento di tutti i tiratori. Il tiratore che il sabato fa allenamento insieme a chi è già in gara deve ovviamente fare anche la seconda serie con la stessa batteria perché l’esecuzione della seconda serie per chi è in gara abbia appunto esattamente le stesse prerogative della prima. Avviene inoltre che dare la possibilità a tutti di allenarsi il giorno prima della gara ci permette anche di riempire gli spazi vuoti nelle batterie che non sono complete. In tal modo si va di nuovo incontro alle esigenze dei tiratori in gara e si punta a incrementare l’attività che deve essere poi il traguardo principale del nostro lavoro di Federazione.”