Giovanissimevolmente: Beatrice Zainotto e Leonardo Mallia

Dopo il successo di squadra al Trofeo Coni l’Allieva di Mira e la Giovane Speranza di Marghera si stanno ritagliando uno spazio illuminato nel panorama 2026 dei talenti under 21 della Fossa Olimpica

(di Massimiliano Naldoni)

Il Trofeo Coni dedicato alle giovanissime e ai giovanissimi della Fossa Olimpica quest’anno sulle pedane di Porpetto ha visto in chiara evidenza la squadra del Veneto. Beatrice Zainotto e Leonardo Mallia hanno infatti prevalso in maniera netta con un 87/100 collettivo che ha permesso al team euganeo di staccare i padroni di casa del Friuli-Venezia Giulia e il Piemonte. Per Beatrice Zainotto (nella foto di copertina) si tratta di un’importante riconferma: un anno fa la diciassettenne veneziana, allieva di Luigi Pegoraro, in quella gara aveva infatti svettato a livello individuale guadagnando anche il diritto alla sua prima intervista nel nostro Magazine. Nella circostanza più recente l’atleta di Mira ha anche sfiorato l’en-plein andando a conquistare un prestigioso argento individuale. Al quarto anno del Liceo Scientifico e con lo sguardo già rivolto allo studio delle neuroscienze che intende affrontare in sede universitaria, Beatrice Zainotto si appresta a compiere anche un altro passo sportivamente importante con il transito nella qualifica Junior dal prossimo gennaio. Ma anche di Leonardo Mallia in queste stesse pagine avevamo già parlato: il quindicenne delle Giovani Speranze a Porpetto aveva già brillato di luce intensa in occasione del Grand Prix internazionale dell’estate e con la vittoria a squadre nel Trofeo Coni l’allievo di Carlo Alberto Zandomeneghi corona una stagione di importanti traguardi.

Beatrice Zainotto

Beatrice, il Trofeo Coni sembra davvero la tua gara: dopo la vittoria individuale del 2024, quest’anno è arrivata l’affermazione di squadra in tandem con Leonardo Mallia e l’argento individuale.

Sì, è vero: ma fra l’altro la finale di quest’anno è stata una fase un po’ tormentata della gara perché mi aveva punto un’ape subito prima di entrare in pedana e la puntura mi ha prodotto un dolore fortissimo alla mascella. Distratta da quel fastidio, ho sbagliato l’ultimo piattello della finale, altrimenti avrei potuto stare in corsa per il primo posto nello shoot-off. Ma sono comunque molto soddisfatta del risultato e del piazzamento.

Possiamo considerare il Trofeo Coni il vertice qualitativo della stagione o ci sono altre gare che consideri le tue vette stagionali?

Il Campionato italiano è andato abbastanza bene perché anche in quel caso ho raggiunto il podio. Anche al Grand Prix di Porpetto a giugno avevo sparato bene in qualificazione: avevo totalizzato 103 ed ero entrata in finale come prima. Poi, meno bene in finale, perché quest’anno le finali sono state proprio un po’ il mio chiodo…

Il podio dell’individuale femminile al Trofeo Coni con Francesca Iorianni, Beatrice Zainotto e Michelle Lisca

Quello delle finali è un aspetto che avevi evidenziato anche in un’altra intervista un anno fa.

Sì, effettivamente quel problema si era verificato anche nella stagione passata. Sicuramente sento moltissimo la tensione di quel momento della gara. Anche quest’anno mi è capitato di entrare in finale da prima e poi magari di uscire dal podio. Per effetto del risultato della qualificazione, in finale si manifesta fortemente il peso di dover fare il podio a tutti i costi. Nella finale del Trofeo Coni sono riuscita però ad essere più tranquilla: mi sono concentrata più sui piattelli che non sul risultato da conseguire e infatti sono riuscita a tirar fuori qualcosa di buono. Anche nella finale del Campionato italiano in effetti ho saputo fare una gestione migliore. Il Campionato italiano era anche un appuntamento che avevo preparato molto bene e per tempo: volevo fare una buona gara ma soprattutto volevo fare una buona finale e non perdere i pezzi per strada come invece è avvenuto appunto qualche altra volta nell’arco dell’anno.

Che bilancio tracci quindi della stagione 2025?

È stata una stagione che mi ha insegnato tanto. Ho avuto la possibilità di partecipare a tutti i Gran Premi e di fare tante finali, quindi ho avuto l’opportunità di migliorare e ho capito anche su che cosa devo concentrarmi per ottenere punteggi sempre migliori. Nella prossima stagione militerò tra le Juniores e infatti ho già iniziato a fare un allenamento un po’ più intenso rispetto al passato e soprattutto a curare la preparazione atletica fuori dalla pedana.  Fra l’altro già da alcuni mesi il Settore Giovanile del Veneto ha attivato una serie di incontri con la mental coach Veronica Borgato e quel lavoro mi ha aiutato tantissimo specialmente per gestire meglio le fasi di alta tensione in gara.

Leonardo Mallia

Leonardo, il Trofeo Coni ti ha permesso di centrare una bella vittoria di squadra con Beatrice Zainotto, ma forse ti attendevi qualcosa di più dalla prova individuale?

Sì, speravo di far di più, perché ad esempio nella prima serie ero carichissimo e infatti ne è uscito un bel 24. Nella seconda serie invece la situazione è cambiata completamente: probabilmente non è stata corretta la gestione delle energie e sono entrato in pedana scarico. E infatti di quella situazione ho risentito anche in finale.

Il podio della gara a squadre al Trofeo Coni: Beatrice Zainotto e Leonardo Mallia occupano il primo gradino davanti al Friuli-Venezia Giulia e al Piemonte

Forse anche al Campionato italiano sentivi di meritare una posizione un po’ più di rilievo, invece ti sei ritrovato fuori dalla finale per quella difficile prima serie.

Sì, c’è stato il passo falso del 16 alla prima serie che ha condizionato tutta la gara. Dopo il 110 e il secondo posto a Cieli Aperti, il 111 e il secondo posto anche al Gran Premio di Umbriaverde e poi il successo al Grand Prix internazionale di Porpetto in cui avevo gareggiato con grande regolarità, effettivamente mi attendevo di più.

Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione 2026?

Ho intenzione di impegnarmi molto perché vorrei passare alla qualifica Junior. Sono convinto che occorra sempre andare in pedana contenti di quello che si sta facendo, ma soprattutto occorre aumentare il grado di allenamento. Sto già intensificando l’allenamento in giro per i campi del Veneto: a Mira, ma anche a Ponso e a Santa Lucia di Piave. E ho introdotto anche qualche importante modifica tecnica. Un anno fa non avevo vinto niente e avevo ottenuto appena un terzo posto in una gara. Al termine di questa stagione posso invece dire che ci sono stati tanti risultati buoni e anche alcuni addirittura molto buoni, quindi adesso devo continuare a crederci.

Foto: Clikkami  e Tav Porpetto