Valerio Palmucci: tu chiamala, se vuoi, perfezione
Lo skeettista delle Fiamme Oro svetta in Eccellenza al Gran Premio Fitav di Roma con una gara di altissimo livello qualitativo
(di Massimiliano Naldoni)
È uno di quei casi in cui risulta difficile individuare l’imperfezione: è infatti con una prova di altissimo livello qualitativo che Valerio Palmucci ha incamerato la prima vittoria della stagione imponendosi tra gli Eccellenza nel Gran Premio Fitav di Skeet al Tav Roma con 123/125 di qualificazione e un sontuoso 58/60 di finale.
Valerio, come descriveresti la tua gara?
Sono partito leggermente sottotono con due 24, ma sapevo che mi ero preparato bene per questa gara e che potevo chiuderla bene e magari appunto anche vincere.
Tu definisci sottotono due 24 che invece senz’altro molti sottoscriverebbero subito: tanto per andare a cercare il pelo nell’uovo, quali lanci ti hanno messo in difficoltà in quelle prime due serie?
Un 5 mark in doppia e un 4 pull sulla seconda doppia alla 4. Non posso neanche considerarli lanci problematici: stavo tirando bene senza nessun dubbio su nessuna pedana. Ma lo zero ci sta: nell’arco della serie può ovviamente verificarsi.
Anche con il maestoso punteggio della finale hai dimostrato di essere già al top della preparazione.
Sì, effettivamente avevo preparato bene anche la finale. In prova al Tav Roma avevo fatto bellissimi risultati, ma anche in allenamento nelle ultime settimane avevo avuto ottime impressioni, quindi diciamo che avevo il punteggio nelle canne. Questo mi ha permesso di rimanere tranquillo e di conservare la calma per tutta la finale perché sapevo quello che dovevo fare su ogni piattello.
Valerio Palmucci con Francesco Bernardini (in primo piano) nel corso della finale
Questa vittoria ti fornisce anche subito una conferma importante in vista degli impegni della stagione.
Sì, possiamo dire che siamo partiti con il piede giusto. D’altronde nei mesi invernali ho fatto una preparazione molto intensa: in particolare ho curato la preparazione fisica con corsa e palestra. Poi naturalmente alla preparazione fisica ho affiancato l’attività in pedana che è cresciuta gradualmente come volume e quantità nell’avvicinamento a questo Gran Premio Fitav. Certamente vincere subito il primo Fitav è il modo giusto per provare a vincere anche gli altri.
Foto: Chiara Costa