Marco Coco: quando vincere è un’abitudine
L’atleta delle Fiamme Oro è impeccabile tra gli Juniores dello Skeet nel Gran Premio del Settore Giovanile al Tav Moschettieri del Nera
(di Massimiliano Naldoni)
È Marco Coco a dominare la gara degli Juniores di Skeet al secondo Gran Premio del Settore Giovanile al Tav Moschettieri del Nera e non è certamente una sfida alla scaramanzia sentenziare che l’affermazione dell’atleta delle Fiamme Oro è sempre quantomeno attesa, se non prevista. Anche a Terni lo skeettista di Ardea ha confezionato una gara da manuale. Con 122/125 ha ottenuto l’accesso alla finale in prima posizione e con un 58/60 vertiginoso (peraltro con i due zeri incredibilmente concentrati nella prima inversa alla pedana 3) ha confermato il suo primato davanti ad un vivacissimo Antonio La Volpe e a Gioele Carletti.
Marco, molti appassionati si chiedono se riesci a rispettare questi livelli altissimi anche in allenamento: è così?
In realtà sì: anche se in allenamento voglio cercare sempre la perfezione. Quel traguardo di perfezione ti permette poi di ottenere quel piattello in più in ogni gara che, come ognuno di noi sa, è quello che serve per vincere.
Quindi il tuo atteggiamento tra l’allenamento e la gara è abbastanza diverso?
Diciamo che prima di entrare in gara mi devo sentire a posto e devo avere la certezza che a casa ho lavorato bene. Quella consapevolezza mi trasmette tranquillità. Devo arrivare in pedana sapendo che ho fatto di tutto per far bene la mia gara. Poi, però, quello che viene, viene: non ci si deve mai far condizionare dalle aspettative, perché ogni gara è una storia diversa e ogni volta tutti gli altri atleti che affronti mettono le loro migliori energie e le loro doti.
58/60 in finale non arriva così facilmente: che lavoro fai sulle finali appunto ancora in allenamento?
Dedico molto tempo ai piattelli delle qualificazioni, ma molto anche ai lanci delle finali. E soprattutto cerco sempre di simulare realisticamente il momento della finale: ad esempio sfrutto il pomeriggio per testare la finale perché la luce e la posizione del sole in quelle ore sono proprio quelle che affronterò nella finale in gara e anche la mia condizione generale nell’arco della giornata corrisponderà a quella del momento in cui si celebrerà la finale.
Per l’enciclopedia delle curiosità, quali sono stati i piattelli che questa volta non sei riuscito a intercettare in qualificazione?
Lo zero della prima giornata è stato sul 4 mark nella seconda doppia all’ultima serie. I due errori di oggi sono concentrati di nuovo nell’ultima serie di gara: il 2 pull e il 4 pull in doppia.
In finale hai voluto concedere un momento di brivido ai tuoi fans con il doppio zero alla prima inversa della 3…
Per una partenza troppo rapida ho perso il primo piattello e non sono riuscito a riprendere il secondo. Ma ho fatto in modo che non si ripetesse più l’inconveniente.
Foto: Clikkami