Guglielmina Chinaglia: un black-out e poi il riscatto

L'atleta bolognese della scuderia del Tav Olimpia vince tra le Ladies al Gran Premio Fitav di Fossa Olimpica

(di Massimiliano Naldoni)

Splende Guglielmina Chinaglia (nella foto di copertina con la figlia Aurora) tra le Ladies al Gran Premio Fitav di Fossa Olimpica al Tav Acquaviva. L’atleta bolognese della scuderia del Tav Olimpia è autrice di una gara da manuale sulle pedane abruzzesi: conquista un posto in finale con 113/125 e combatte tenacemente per aggiudicarsi una vittoria meritatissima che è sancita da un potente 5 a 4 in shoot-off ai danni di una fuoriclasse del calibro di Maria Lucia Palmitessa che l’aveva costretta al 41 pari nei tempi regolamentari.

Guglielmina, con quali aspettative hai affrontato questo primo Gran Premio stagionale?

Ho una professione impegnativa e una famiglia e quindi quello che arriva dall’attività sportiva, non dico che sia inaspettato, ma è sempre sorprendente. Sto lavorando seriamente in pedana nei weekend, ad esempio a Conselice con Massimo Moni, però non posso davvero fare allenamento durante la settimana tranne in qualche rara occasione.

Quindi non c’erano traguardi precisi?

No, anche se questo Gran Premio era iniziato molto bene: avevo buone sensazioni. All’inizio ho detto: non formuliamo previsioni, affrontiamo un piattello alla volta e alla fine vediamo cosa succede.

Guglielmina Chinaglia al vertice del podio delle Ladies del Gran Premio al Tav Acquaviva con Maria Lucia Palmitessa e Alessia Iezzi

Ma il 25 della terza serie forse ha trasformato il quadro?

Quello davvero sì, perché è arrivato dopo una seconda serie catastrofica in cui ero senza errori fino al diciassettesimo piattello, poi sono andata in black-out e ho chiuso con 20. A quel punto ho detto: o mi rimbocco le maniche e provo a recuperare o butto via del tutto la gara. Io non guardo i risultati delle altre mie colleghe e quindi non sapevo quale fosse la situazione generale, però naturalmente il 25 di quella terza serie mi ha fatto ben sperare per il secondo giorno e per la possibilità di rientrare in partita. E oggi infatti sono riuscita a rispettare una buona media malgrado le condizioni meteo non certo favorevoli.

Ma in finale non sono mancate le emozioni…

Ho affrontato la finale con la consapevolezza che è un’altra gara rispetto alla qualificazione, ma sempre senza grandi aspettative, perché tra le sei atlete in effetti ero quella che non aveva niente da perdere. Sono riuscita a gestire bene la finale anche se c’è stato un passaggio davvero difficile alla fine perché ho fatto quattro zeri negli ultimi cinque piattelli: due zeri, un piattello buono e altri due zeri. Come dicevo, non guardo mai i punteggi, ma avevo sentito in giro tante volte il campanello e sapevo di avere un certo margine. Poi, quando ho scoperto che avrei dovuto affrontare lo shoot-off con Lucia Palmitessa, che è un’atleta fortissima e di grande esperienza, ho rimpianto di non essere riuscita a spuntarla con i piattelli della finale. Malgrado tutto però sono rimasta concentrata e sono davvero felice di aver vinto con quel 5 su 5 in shoot-off. Un punteggio alla maniera dell’Elica: avrei detto pensando al passato!