Alessia Iezzi: il mio Gran Premio da otto in pagella

Una finale solida consegna all’atleta abruzzese del Trap la vittoria nel terzo appuntamento stagionale di Umbriaverde

(di Massimiliano Naldoni)

Il convitato di pietra per Alessia Iezzi si chiama Perù. Al Gran Premio Fitav di Umbriaverde all’azzurra dei Carabinieri serve sgombrare il campo dai fantasmi di quella Coppa del Mondo di Lima che nel mese di aprile l’aveva promossa al primo posto al traguardo dei 125 piattelli, ma ne aveva poi decretato un’insospettata esclusione al secondo step della finale. L’operazione riesce perfettamente e Alessia Iezzi sul terreno di Todi conquista un posto tra le sei finaliste con 115/125 per comporre poi una finale da manuale in cui il punteggio di 45/50 consegna all’atleta abruzzese una rotonda vittoria nei confronti di Sofia Littamè e Valentina Panza.

Alessia, che cosa rappresenta questa vittoria nella tua stagione 2025?

Diciamo che dopo le due Coppe del mondo del Perù e di Cipro mi sono presa una piccola-grande rivincita: in Perù sono entrata prima in finale e uscita quinta. Lo so bene che una Coppa del mondo e un Gran Premio nazionale non sono proprio la stessa cosa, però questa vittoria mi conferma che ho lavorato bene in questa fase successiva alle prove internazionali. Un po’ di amarezza per l’esito della Coppa del mondo resta, però…

Come hai arginato il pensiero della finale di Lima in questa finale del Gran Premio di Umbriaverde?

Ho cercato di trovare subito il feeling giusto per la finale perché infatti a Lima il problema è stato proprio quello di non essere riuscita a prendere il ritmo giusto. Sono maturati quei quattro zeri nei primi dieci piattelli della finale che poi hanno determinato la mia esclusione al turno successivo. La finale è un momento particolare della gara perché per quanto tu possa allenarti ogni giorno sul tuo campo, come faccio anche io, non riesci mai a riprodurre la vera situazione della finale e quindi in realtà devi poi verificare ogni volta in gara se sei davvero ben sintonizzato con quel momento. Questo Gran Premio è stato perciò anche un altro test importante per verificare di nuovo il mio modo di entrare nell’atmosfera della finale.

Il punteggio di qualificazione è certamente al di sotto dei tuoi standard.

Sicuramente le condizioni generali del primo giorno del Gran Premio non hanno aiutato: si è visto in classifica che la contrazione dei punteggi c’è stata un po’ per tutte e per tutti. Il 47 del secondo giorno poi mi ha permesso di chiudere a 115 che significa  comunque la media del 23.

Di questa finale sei invece appunto sicuramente soddisfatta.

Sì, ho chiuso bene a 45 con un 22 al primo giro: sono molto contenta della prova che ho fatto in finale perché ho giostrato bene le energie e ho saputo anzi dare il meglio proprio nella seconda parte di questa finale.

Che voto dai complessivamente al tuo Gran Premio di Umbriaverde?

Ero partita con un 45 alle prime due serie e quindi sembrava una gara tutta in salita. Mi sono però ripresa bene nella seconda giornata e poi ho fatto appunto una bella finale, quindi: otto!

Foto: Clikkami