Giovanissimevolmente: Antonio La Volpe

Diciannove anni e il titolo italiano degli Juniores di Skeet conquistato con una prova esemplare: è con queste prestigiose credenziali che l’atleta tarantino delle Fiamme Oro si presenta all’anno nuovo

(di Massimiliano Naldoni)

Antonio La Volpe si affaccia alla stagione 2026 con quello scudetto tricolore degli Juniores di Skeet che il diciannovenne tarantino ha saputo conquistare con una gara da manuale agli Assoluti di Laterina nello scorso settembre. 121 centri su 125 avevano attribuito all’atleta delle Fiamme Oro il secondo posto provvisorio alle spalle del rivale di sempre, il compagno di scuderia Marco Coco, ma la finale della gara aretina si rivelava un feudo esclusivo di Antonio La Volpe che con un superbo 57/60 si assicurava il titolo precedendo Gioele Carletti e Matteo Bragalli. Il duello serrato e la collegiale rivalità con Marco Coco del resto ha contraddistinto tutta la stagione 2025 degli Juniores dello Skeet e in quel confronto nella maggior parte dei casi, come lo stesso Antonio La Volpe ammette nell’intervista che vi apprestate a leggere, era stato il romano di Ardea a prevalere quasi stabilmente: Marco Coco aveva vinto nei Gran Premi del Settore a Taranto e ancora a Umbriaverde e a Conselice, nel Gran Premio Fitav, la sfida tra i due giovani talenti si era sublimata in un duello che dopo il 57/60 pari aveva visto prevalere ancora Coco per 22 a 21. Ma Antonio La Volpe ha saputo costruire con pazienza e determinazione il vertice qualitativo della sua stagione ed è arrivato all’appuntamento valido per i titoli nazionali sfoderando appunto una delle sua migliori prove. Di quella gara e soprattutto dell’anno che verrà ci parla appunto il tarantino cresciuto tiravolisticamente in Basilicata nell’intervista che vi proponiamo.

Antonio, hai vinto il titolo del 2025 con una grande prova, ma forse proprio il valore palesato a Laterina da alcuni dei tuoi avversari ti ha costretto nei fatti a dare il massimo?

Effettivamente come punteggio eravamo tutti lì: noi più forti c’eravamo tutti e devo riconoscere che anche molti altri miei colleghi a Laterina hanno fatto davvero una gran gara.

Antonio La Volpe al vertice del podio degli Juniores di Skeet al Campionato italiano di Laterina davanti a Gioele Carletti e Matteo Bragalli

Sei andato agli Assoluti con la precisa intenzione di conquistare il titolo?

Diciamo che parto sempre per dare il meglio e per portare a casa almeno una medaglia. Se si vince, ben venga. Se poi si tratta di un podio, va ugualmente bene. Certamente aver centrato il titolo italiano e aver portato a casa lo scudetto è un bellissimo risultato. Anche perché per tutta la stagione con Marco Coco abbiamo concluso quasi tutte le gare spalla contro spalla ed era diventata praticamente un’abitudine che Marco fosse primo e io secondo. Siamo stati sempre i protagonisti dei gold medal match e il testa a testa finale è quasi sempre stato riservato a noi. Quindi lo scudetto ha ripagato pienamente quello che eventualmente le altre gare mi avevano sottratto e in certo modo ha compensato tutti i secondi posti che ho conquistato. Dopo le tante medaglie d’argento ci voleva davvero un bel primo posto ed è stato davvero il più bello della stagione.

Possiamo considerare il 2025 la tua miglior stagione?

Sì, sono veramente soddisfatto del modo in cui ho sparato nell’arco di tutto l’anno. Sono entrato sempre in finale e sono riuscito sempre a portare una medaglia a casa, quindi: no, non posso davvero lamentarmi.

Che tu sia riuscito a far coincidere la tua miglior prova dell’anno con il Campionato italiano premia evidentemente anche il tuo calendario di preparazione.

Non posso dire di aver dedicato più attenzione al Campionato italiano che alle altre gare perché sono accurato nei confronti di tutti gli appuntamenti del calendario, però certamente in avvicinamento a quella gara c’è stato un benefico sovraccarico di allenamento che ha prodotto i suoi frutti: ho curato ogni minimo dettaglio nell’allenamento per arrivare appunto a disputare quella gara nel migliore dei modi.

Che ruolo ha nel tuo allenamento la preparazione atletica?

Voglio essere sincero: in passato non sono stato proprio accurato nella preparazione atletica. Nei mesi di punta della stagione sono in pedana quattro giorni alla settimana e in questa stagione sono riuscito anche a conciliare bene sport e lavoro, ma sicuramente adesso sento l’esigenza di dedicarmi con più attenzione anche alla preparazione atletica. Nella prossima stagione quell’attività avrà un ruolo più centrale nel calendario di preparazione.

Quali sono i tuoi obiettivi per il 2026?

Mi piacerebbe poter partecipare a qualche trasferta in più: quest’anno sono stato presente a una sola gara internazionale all’estero. E naturalmente vorrei poter concretizzare il mio impegno in una medaglia in una delle gare internazionali.

Possiamo dire che la grande atmosfera di collegialità che si vive nella squadra azzurra e nella tua scuderia è un ingrediente essenziale per i risultati?

Certamente! Quando siamo insieme ci divertiamo tantissimo: la squadra in cui mi sono ritrovato in queste stagioni è un gruppo bellissimo. Ci divertiamo come matti. Ovviamente quando c’è da lavorare, tutti ci dedichiamo molto seriamente al lavoro, ma quando poi c’è la possibilità di scherzare, siamo davvero come una grande famiglia in un giorno di festa.

Foto: Clikkami, Tav Laterina