Veniero Spada: tutte le emozioni del Regioni di Compak
Il selezionatore della squadra dell’Umbria racconta le tante sfaccettature del confronto che ha visto la sua formazione dominare nelle Categorie
(di Massimiliano Naldoni)
L’Umbria ha monopolizzato il vertice dei podi al Trofeo delle Regioni di Compak (che contemplava una gara riservata alle squadre delle Categorie e una dedicata alle formazioni composte dalle Qualifiche) e di quel duplice successo Veniero Spada è stato ispiratore in senso tecnico ma anche artefice come atleta Veterano. La vittoria più rilevante, soprattutto in senso agonistico, è stata quella conseguita dall’Umbria delle Categorie: con 548/600 la squadra composta da Daniele Valeri, Michele Cipullo, Luca Scala, Simone Berti, Alberto Cardinali e Moreno Cola si è imposta infliggendo distacchi abissali a formazioni brillanti come le Marche e la Sicilia. In questo primo articolo dedicato alla competizione di Foligno diamo voce proprio al coach Spada che racconta come ha costruito il dream team che ha svettato nella graduatoria delle Categorie, ma svela anche quella magica atmosfera che ha caratterizzato il Regioni 2025 di Compak. Nel successivo articolo daremo voce invece ad Alberto Pacassoni e ad Orazio Barbagallo, selezionatori delle squadre delle Marche e della Sicilia, e ai magnifici sei dell’Umbria che hanno conquistato la vittoria nella gara riservata alle Categorie. In un successivo intervento daremo spazio anche alle compagini che hanno meritato le medaglie nelle Qualifiche.
Coach Spada, l’Umbria delle Categorie ha stravinto, ma sicuramente era un risultato, se non scontato, almeno molto probabile?
Eravamo i favoriti: non si può negare. Avevamo il favore del pronostico, nonostante che nella costruzione delle due squadre dell’Umbria ci si sia stata la necessità di rispettare rigorosamente il risultato del Campionato regionale estivo e questo abbia escluso a sorpresa qualche nome. È il caso dei fratelli Rea: Salvatore e Pasquale infatti avevano offerto una prova meno brillante in un paio di gare di quel circuito, che qualificava appunto per la squadra del Trofeo delle Regioni, e quindi non sono stati designati come titolari. Posso dire che con la loro presenza la squadra avrebbe potuto essere perfino più forte e avremmo potuto fare un punteggio addirittura superiore.
I magnifici sei dell’Umbria che hanno vinto il Trofeo delle Regioni nelle Categorie
La decisione di designare i titolari in base al risultato del Campionato estivo è quindi la chiave del successo?
Diciamo che la scelta di rendere qualificante il Campionato regionale e di designare quindi il miglior Eccellenza, il miglior Prima categoria e i primi due di Seconda e di Terza ci ha anche permesso di costringere praticamente i più forti di ogni divisione a partecipare. Forse altre regioni non sono state così severe e probabilmente si sono trovate scoperte in alcune caselle della squadra. La nostra è stata anche una scelta che abbiamo fatto per rivitalizzare il Campionato regionale estivo che negli ultimi anni ha visto scendere l’affluenza: con la formula qualificante per il Trofeo delle Regioni abbiamo effettivamente richiamato un numero più consistente di appassionati. E per il risultato che abbiamo ottenuto, anche da altre regioni mi sono arrivati giudizi di apprezzamento per questa scelta.
Il 548/600 con cui la squadra delle Categorie ha vinto era il punteggio che aveva immaginato?
Una previsione molto precisa è sempre difficile per una gara con una squadra di sei persone, perché di rado succede che proprio tutti e sei gli atleti che hai designato sparino al loro livello massimo. Quindi non puoi fare la somma dei sei punteggi che mediamente ciascuno di quegli atleti ha fatto in altre gare e pensare che quello sia il risultato che la squadra otterrà. C’è sempre il tiratore che quel giorno fa quattro zeri in più. Ma c’è anche magari un altro tiratore che compensa: questa volta, ad esempio, il Terza Simone Berti, che era stato già in squadra anche nel 2024, ha prodotto un bel 90 e Daniele Valeri da Eccellenza ha fatto addirittura 98 e si tratta di punteggi che hanno bilanciato qualche esitazione qua e là di altri. Per dire degli altri atleti, ad esempio Moreno Cola è un Terza categoria che aveva già gareggiato con Foligno, ma non era mai stato in squadra al Trofeo delle Regioni e infatti nel giorno della gara la sua emozione era visibile, ma devo ammettere che tecnicamente, a parte qualche momento di difficoltà, ha retto bene. Complessivamente la squadra ha offerto davvero una bella prova e il punteggio totale descrive perfettamente la compattezza del gruppo.
Veniero Spada
Ci conferma che l’emozione in questa gara non è stata avvertita però soltanto dalle matricole..?
È stato davvero così. Va da sé che il Trofeo delle Regioni di Compak è sempre stata una gara molto sentita dagli appassionati di tutta l’Italia, ma quest’anno ho avvertito una partecipazione ancora più intensa da parte di tutti. Lo dicono fra l’altro anche i numeri perché abbiamo stabilito il record di partecipazione con sedici regioni presenti e ventitré formazioni in gara, ma lo dice soprattutto il fatto che il sabato, per le serie di prova, ho dovuto illuminare i campi perché alcune squadre hanno proseguito l’allenamento anche ben oltre le ore di luce naturale. Tra quelle squadre c’era anche la Sicilia che sulla carta non aveva proprio i favori del pronostico e invece è andata ad agguantare un terzo posto di grande importanza. Ma, al di là di situazioni specifiche, proprio nel caso di tutte le squadre ho visto reazioni ed espressioni tipiche di quando si affronta una gara che impegna davvero tanto emotivamente: tantissimi tiratori volevano fare il risultato e ci tenevano ad uscire bene da questa gara. E questo è veramente un bel fenomeno che ha contribuito alla riuscita della manifestazione.
Foto: Clikkami e Tav Foligno