Raimondo: vincono i tenaci

Tommaso Raimondo guida al successo il team di Pastorano tra le Società di Trap di Seconda categoria in lizza al Tav Castellano

(di Massimiliano Naldoni)

Tra le diciassette formazioni che al Tav Castellano erano in corsa per lo scudetto invernale di Trap delle Società di Seconda categoria vince il Tav Raimondo. È proprio il Presidente Tommaso Raimondo in persona a reggere il vessillo del club di Pastorano sulle pedane marchigiane della Presidente Alessandra Porfiri insieme ad un compatto collettivo di esperti specialisti: i Prima categoria Salvatore Grillo, Michele Candilio e Luigi Palomba e, proprio con il massimo dirigente della Società casertana, gli altri Seconda Nicola Mandato e Pasquale Tedesco.

“È stata una gara molto difficile, – spiega Tommaso Raimondo – prima di tutto per le condizioni ambientali: la luce non era mai uguale, repentini cambiamenti di luce intervenivano di continuo nella stessa serie, e il sole si è continuamente alternato alle nubi e nel corso della mattina c’è stata anche pioggia e di conseguenza momenti di visibilità molto ridotta. Il nostro gruppo è riuscito però a portare avanti le quattro serie rispettando in maniera abbastanza regolare la stessa sequenza ed è su questa tenacia e su questa regolarità che abbiamo costruito la nostra vittoria.”

“Mi sono assunto la responsabilità di partecipare attivamente alla gara nel ruolo di atleta – spiega Tommaso Raimondo – e in questi casi per un dirigente significa sobbarcarsi il doppio della responsabilità. Giuseppe Vitiello, la nostra riserva, era pronto in ogni momento ad entrare in gara, ma abbiamo ritenuto che il gruppo marciasse solidamente in questo modo e Vitiello ci ha fornito un sostegno indispensabile dalla panchina.”

“Certamente, dopo il 134 della prima serie e prima del 135 e del 133 con cui abbiamo concluso la gara, – dichiara il massimo dirigente del Tav Raimondo – la seconda serie è stata la più strana: ai primi dieci piattelli, in sei avevamo appena quattro zeri, ma immediatamente dopo si è abbassata fortemente la luce e in parallelo si è alzato un po’ di vento. I piattelli sono diventati davvero invisibili e a quel punto c’è stata una forte concentrazione di zeri nella parte finale di quella serie. Ma va detto che stavamo tirando tutti bene: ciascuno di noi ha dato il meglio, abbiamo saputo reagire a quella serie difficile, abbiamo riconquistato il nostro ritmo, abbiamo fatto appello alla tenacia e siamo andati alla conquista di questo titolo.”